Nel 2023, Banca Ifis ha segnato un utile netto di 160 milioni di euro, con un aumento del 13,5% rispetto all’anno precedente. Questo risultato supera l’obiettivo di 137 milioni previsto dal piano industriale, riflettendo un forte incremento dei ricavi, cresciuti del 35% rispetto al 2022, e un solido recupero dei crediti non performing (NPL), che sono aumentati del 36% nonostante le pressioni inflazionistiche. La banca ha anche annunciato un dividendo totale di 110 milioni di euro per il 2023, segnando un aumento del 60% rispetto agli obiettivi. Tra le iniziative di impatto sociale, oltre 30 progetti sono stati realizzati attraverso il Social Impact Lab Kaleidos, con un investimento di 7 milioni di euro nel triennio 2022-2024.
I guadagni nel settore bancario commerciale e aziendale hanno visto un incremento dell’8,2% rispetto al 2022, una crescita legata all’aumento dei tassi di interesse, con l’85% dei prestiti commerciali a tasso variabile che ha beneficiato di questo fattore. Nonostante una domanda di prestiti inferiore, causata dai tassi più elevati, la rete commerciale del Gruppo è riuscita a fare crescere gli attivi, con il factoring che ha registrato un incremento dell’1,4% e il leasing del 4,0% nel 2023. Durante questo periodo, si è dato impulso alla digitalizzazione, evolvendo “Ifis4Business” nella nuova piattaforma “myIfis”, migliorando così l’interazione con i clienti. La banca ha introdotto prodotti innovativi per facilitare la transizione ecologica e la digitalizzazione delle PMI italiane, espandendo l’offerta con soluzioni di leasing per veicoli, mobilità sostenibile, energia verde e un servizio di noleggio tecnologico per i privati.
Nel settore dei crediti non performanti, i recuperi sui crediti acquistati hanno raggiunto i 397 milioni di euro, con un aumento del 3,6% rispetto al 2022. Finora, l’incremento dell’inflazione e dei tassi di interesse non ha avuto effetti negativi rilevanti sul recupero dei crediti. Il 31 ottobre, come previsto e dopo aver ricevuto le approvazioni normative richieste, è stata completata l’acquisizione di Revalea e avviata una partnership a lungo termine con il Gruppo Mediobanca per la gestione dei crediti deteriorati, siglata a maggio 2023. Questo accordo mira a rafforzare la posizione di Banca Ifis come leader nel mercato dei crediti non performanti di piccolo valore non garantiti.
Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, ha dichiarato: “Nel 2023 Banca Ifis ha registrato nuovamente risultati positivi sotto il profilo economico-finanziario, con un aumento sensibile degli indicatori di redditività: in questi due anni di Piano Industriale, il nostro Istituto ha prodotto 300 milioni di euro di utili, distribuendone ai propri soci circa 185 milioni di euro. Risultati positivi sono stati raggiunti anche a livello industriale, con l’accelerazione sul fronte della digitalizzazione, e nella sostenibilità, in particolare sociale, incrementando gli investimenti previsti e realizzando oltre 30 progetti a elevato impatto per il benessere della comunità e la sostenibilità individuale e sociale del Paese, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos. Questi risultati ci orientano verso una double bottom line in cui la generazione di profitto si accompagna alla creazione di impatti positivi sulla società. Grazie a questo approccio, la Banca assicura sostegno concreto alle piccole e medie imprese nel percorso di transizione ESG e restituisce valore alle comunità nelle quali opera”.
Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, aggiunge: “Abbiamo chiuso il 2023 con un utile netto di 160 milioni di euro che, al netto della PPA, rappresenta il massimo storico per Banca Ifis e ha beneficiato principalmente dell’andamento favorevole dei ricavi e del modesto rischio di credito. Raggiungiamo così con un anno di anticipo il risultato previsto per il terzo anno di Piano Industriale. Nel periodo, abbiamo proseguito il processo di trasformazione operativa e digitale tracciata nel Piano Industriale con soluzioni innovative, da un lato per efficientare i processi, dall’altro per migliorare i servizi e il supporto ai clienti. La prudenza nella gestione dei rischi, unita alla trasformazione digitale ormai avanzata del modello di business e all’autorevolezza nei nostri mercati di riferimento, basata sulla competenza delle Ifis People, ci consentono di guardare avanti con fiducia. Confermiamo quindi l’obiettivo di circa 160 milioni di euro di utile per l’esercizio 2024, in assenza di shock macroeconomici, pur in un contesto caratterizzato dal rallentamento della crescita e un costo della raccolta più elevato”, dichiara .
Nel 2023, Banca Ifis ha segnato un utile netto di 160 milioni di euro, con un aumento del 13,5% rispetto all’anno precedente. Questo risultato supera l’obiettivo di 137 milioni previsto dal piano industriale, riflettendo un forte incremento dei ricavi, cresciuti del 35% rispetto al 2022, e un solido recupero dei crediti non performing (NPL), che sono aumentati del 36% nonostante le pressioni inflazionistiche. La banca ha anche annunciato un dividendo totale di 110 milioni di euro per il 2023, segnando un aumento del 60% rispetto agli obiettivi. Tra le iniziative di impatto sociale, oltre 30 progetti sono stati realizzati attraverso il Social Impact Lab Kaleidos, con un investimento di 7 milioni di euro nel triennio 2022-2024.
I guadagni nel settore bancario commerciale e aziendale hanno visto un incremento dell’8,2% rispetto al 2022, una crescita legata all’aumento dei tassi di interesse, con l’85% dei prestiti commerciali a tasso variabile che ha beneficiato di questo fattore. Nonostante una domanda di prestiti inferiore, causata dai tassi più elevati, la rete commerciale del Gruppo è riuscita a fare crescere gli attivi, con il factoring che ha registrato un incremento dell’1,4% e il leasing del 4,0% nel 2023. Durante questo periodo, si è dato impulso alla digitalizzazione, evolvendo “Ifis4Business” nella nuova piattaforma “myIfis”, migliorando così l’interazione con i clienti. La banca ha introdotto prodotti innovativi per facilitare la transizione ecologica e la digitalizzazione delle PMI italiane, espandendo l’offerta con soluzioni di leasing per veicoli, mobilità sostenibile, energia verde e un servizio di noleggio tecnologico per i privati.
Nel settore dei crediti non performanti, i recuperi sui crediti acquistati hanno raggiunto i 397 milioni di euro, con un aumento del 3,6% rispetto al 2022. Finora, l’incremento dell’inflazione e dei tassi di interesse non ha avuto effetti negativi rilevanti sul recupero dei crediti. Il 31 ottobre, come previsto e dopo aver ricevuto le approvazioni normative richieste, è stata completata l’acquisizione di Revalea e avviata una partnership a lungo termine con il Gruppo Mediobanca per la gestione dei crediti deteriorati, siglata a maggio 2023. Questo accordo mira a rafforzare la posizione di Banca Ifis come leader nel mercato dei crediti non performanti di piccolo valore non garantiti.
Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, ha dichiarato: “Nel 2023 Banca Ifis ha registrato nuovamente risultati positivi sotto il profilo economico-finanziario, con un aumento sensibile degli indicatori di redditività: in questi due anni di Piano Industriale, il nostro Istituto ha prodotto 300 milioni di euro di utili, distribuendone ai propri soci circa 185 milioni di euro. Risultati positivi sono stati raggiunti anche a livello industriale, con l’accelerazione sul fronte della digitalizzazione, e nella sostenibilità, in particolare sociale, incrementando gli investimenti previsti e realizzando oltre 30 progetti a elevato impatto per il benessere della comunità e la sostenibilità individuale e sociale del Paese, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos. Questi risultati ci orientano verso una double bottom line in cui la generazione di profitto si accompagna alla creazione di impatti positivi sulla società. Grazie a questo approccio, la Banca assicura sostegno concreto alle piccole e medie imprese nel percorso di transizione ESG e restituisce valore alle comunità nelle quali opera”.
Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, aggiunge: “Abbiamo chiuso il 2023 con un utile netto di 160 milioni di euro che, al netto della PPA, rappresenta il massimo storico per Banca Ifis e ha beneficiato principalmente dell’andamento favorevole dei ricavi e del modesto rischio di credito. Raggiungiamo così con un anno di anticipo il risultato previsto per il terzo anno di Piano Industriale. Nel periodo, abbiamo proseguito il processo di trasformazione operativa e digitale tracciata nel Piano Industriale con soluzioni innovative, da un lato per efficientare i processi, dall’altro per migliorare i servizi e il supporto ai clienti. La prudenza nella gestione dei rischi, unita alla trasformazione digitale ormai avanzata del modello di business e all’autorevolezza nei nostri mercati di riferimento, basata sulla competenza delle Ifis People, ci consentono di guardare avanti con fiducia. Confermiamo quindi l’obiettivo di circa 160 milioni di euro di utile per l’esercizio 2024, in assenza di shock macroeconomici, pur in un contesto caratterizzato dal rallentamento della crescita e un costo della raccolta più elevato”, dichiara .