Credito e consumatori Dalla Redazione In Evidenza

USA: un voto ad ogni singolo Stato per valutare il grado di protezione e tutela dei consumatori dai creditori

La National Consumer Law Center, organizzazione non-profit con sede negli Stati Uniti, dedicata alla difesa dei diritti dei consumatori e alla promozione della giustizia economica, fondata nel 1969, ha pubblicato il report annuale, nel quale, analizza e valuta le diverse leggi di 50 stati e Porto Rico, che interessano la protezione dei consumatori  nei confronti dei creditori e delle pratiche di recupero del credito.

Lo studio si completa con l’assegnazione, a tutti gli Stati,  di  un voto su scala da “A” a “F” che indica il livello di protezione che le regolamentazioni garantiscono ai consumatori .

Fra i  criteri di valutazione vengono analizzate le  varie norme e regolamentazioni, fra cui ad esempio:

  • I limiti di pignorabilità di salari e stipendi   e quanto questi limiti consentano il mantenimento di un importo dignitoso per vivere.
  • Se i consumatori indebitati  possono salvare, dalle azioni di pignoramento,  l’auto usata di valore medio
  • Se i consumatori indebitati possono salvare, dalle azioni di pignoramento,  la propria casa familiare di valore medio. –
  • Se le persone con debiti possono accedere ai fondi di base per le spese essenziali della vita.
  • Se i creditori possono pignorare e vendere i beni necessari del debitore.

Ad esempio nello stato dell’Indiana  la protezione dal pignoramento dei salari è legata al salario minimo federale. Quindi l’importo minimo protetto è $ 217,50 a settimana. Altri stati come l’Arizona, il Nevada hanno tutele migliori per i salari delle persone rispetto all’Indiana. L’Arizona protegge i propri residenti fino a 831 dollari a settimana, mentre il Texas non consente affatto la riscossione dei salari.

Nello specifico gli Stati hanno ricevuto le seguenti valutazioni:

Nessuno stato ha raggiunto il  grado “A”  ossia il massimo livello di protezione
15 Stati hanno ottenuto il grado “B” che dimostra un elevato gradi di protezione dei consumatori
 A 16 Stati assegnato il grado “C”  che indica la presenza di  alcune lacune e debolezze nelle normative
17 Stati hanno  norme  deboli di protezione e ricevono il grado “D”
5 Stati presentato invece regolamentazioni estremamente deboli di protezione e hanno ricevuto il voto “F”

 

Nessuno stato quindi raggiunge il voto “A” . L’Arizona, che era l’unico stato classificato “A” lo scorso anno, è scesa a  “B alta” perché la sua esenzione per le prime case,  recentemente aumentata non protegge più una immobile di valore medio. Ciò evidenzia il fatto che sarà necessario adeguare i valori e le regolamentazioni, anno per anno,  magari indicizzandole  all’inflazione, in modo che aumentino con l’aumento dell’inflazione. Anche il Nevada valuta una B alta. Tre stati, Nuovo Messico, Nord Dakota e Washington, quest’anno sono passati da C   a B . Il New Mexico ha apportato una revisione significativa del suo statuto di esenzione, aumentando notevolmente le protezioni per un’auto familiare e una casa, consentendo l’uso del salario minimo locale più elevato (piuttosto che del salario federale stagnante) nei calcoli della protezione salariale e creando un mezzo esplicito di esentare un conto corrente  bancario. Il North Dakota e Washington hanno entrambi aumentato significativamente la protezione delle auto familiari. Il Nebraska è passato da D a C quest’anno semplicemente perché ha adeguato la protezione dell’auto familiare all’inflazione. All’estremità opposta della scala ci sono diversi stati le cui leggi di protezione  riflettono l’indifferenza verso i debitori in difficoltà. Questi stati consentono ai creditori – o agli eventuali debt buyer in caso di cessione dei crediti- da loro assunti – di pignorare quasi tutto ciò che possiede un debitore, anche gli elementi minimi necessari affinché il debitore continui a lavorare e a provvedere alla famiglia. Georgia, Kentucky, Michigan, New Jersey e Utah sono i peggiori e valutati  con il voto “F”. Nel frattempo, Pennsylvania e Wyoming sono quasi altrettanto pessimi, con voti” D basso”.

Amministratore Delegato di Credit Village, Roberto Sergio vanta un’esperienza pluridecennale su temi inerenti gli Npl ed i Distressed debt sia in ambito italiano che internazionale. Cura la rubrica fissa NPL sulla rivista Credit Village Magazine ed Direttore dell’Osservatorio Nazionale Npl Market di Credit Village.