Qual è lo scenario attuale e cosa si può prevedere nel futuro del mercato italiano degli NPE?
V.B. La risposta arriva dallo studio pubblicato a luglio dall’Osservatorio sugli NPL di PWC che analizza approfonditamente l’andamento degli ultimi 15 anni e inquadra le attese per il 2024: è stato illustrato durante “Unveil your potential”, l’evento di lancio della nostra nuova piattaforma EPC X, a dimostrazione di come la qualità dei dati sia imprescindibile per generare reale valore in ogni progetto di Digital Innovation.
Le criticità del contesto macroeconomico hanno avuto riflessi sulla qualità del credito comportando un aumento della quantità di Stage 2 che ad oggi rappresentano la nuova frontiera per prevenire e arginare un futuro deterioramento del credito. Un quadro competitivo e dinamico che è influenzato dal potenziale deflusso degli Stage 2 verso il default, da come si posizioneranno i player sul mercato e dalle attese modifiche alla normativa italiana in materia.
Quali sono i vantaggi che la tecnologia può dare in questo contesto?
V.B. La scelta della strategia corretta per approcciare le posizioni deteriorate è molto importante in quanto determina, soprattutto nel contesto UTP e Stage 2, la possibilità di valutare in maniera binaria la convenienza dell’approccio.
E’ quindi essenziale poter sfruttare i dati a disposizione investendo sull’aumento della loro qualità e sull’uso di algoritmi di AI e Machine Learning (ML) che consentano di confrontare la singola posizione con l’andamento del mercato e creare
modelli che facilitino l’attività dei loan manager anche grazie a scenari di simulazione realistici su una piattaforma integrata con l’ecosistema del Servicer o della Banca.
EPC X nasce dall’esperienza di oltre vent’anni sugli NPL e si propone come piattaforma di mercato per la gestione degli NPE puntando ai vantaggi tecnologici distintivi nell’ambito del credito. Fra questi ci sono l’integrazione di algoritmi di AI per migliorare l’analisi e la gestione dei dati complessi, l’adattabilità come Software as a Service (SaaS), l’accesso modulare alle funzionalità e un focus sulla gestione del credito in linea con le evoluzioni normative.
Quali sono le principali funzionalità offerte dalla piattaforma?
V.B. EPC X rappresenta indubbiamente una svolta, un cambiamento radicale che sta modificando profondamente alcuni dei processi che caratterizzano la nostra attività. Abbiamo introdotto nuovi casi d’uso su aspetti che i principali attori del mercato percepiscono come determinanti: la comunicazione multicanale, l’utilizzo dell’AI e ML per automatizzare operazioni massive complesse ed introdurre strumenti predittivi e di ausilio nella determinazione delle strategie migliori per gestire i propri portafogli, il clustering delle pratiche, il monitoraggio del portafoglio, la gestione flessibile dei processi.
Intervista a Vanes Bolandrini, Direttore Generale di RAD Informatica
Qual è lo scenario attuale e cosa si può prevedere nel futuro del mercato italiano degli NPE?
V.B. La risposta arriva dallo studio pubblicato a luglio dall’Osservatorio sugli NPL di PWC che analizza approfonditamente l’andamento degli ultimi 15 anni e inquadra le attese per il 2024: è stato illustrato durante “Unveil your potential”, l’evento di lancio della nostra nuova piattaforma EPC X, a dimostrazione di come la qualità dei dati sia imprescindibile per generare reale valore in ogni progetto di Digital Innovation.
Le criticità del contesto macroeconomico hanno avuto riflessi sulla qualità del credito comportando un aumento della quantità di Stage 2 che ad oggi rappresentano la nuova frontiera per prevenire e arginare un futuro deterioramento del credito. Un quadro competitivo e dinamico che è influenzato dal potenziale deflusso degli Stage 2 verso il default, da come si posizioneranno i player sul mercato e dalle attese modifiche alla normativa italiana in materia.
Quali sono i vantaggi che la tecnologia può dare in questo contesto?
V.B. La scelta della strategia corretta per approcciare le posizioni deteriorate è molto importante in quanto determina, soprattutto nel contesto UTP e Stage 2, la possibilità di valutare in maniera binaria la convenienza dell’approccio.
E’ quindi essenziale poter sfruttare i dati a disposizione investendo sull’aumento della loro qualità e sull’uso di algoritmi di AI e Machine Learning (ML) che consentano di confrontare la singola posizione con l’andamento del mercato e creare
modelli che facilitino l’attività dei loan manager anche grazie a scenari di simulazione realistici su una piattaforma integrata con l’ecosistema del Servicer o della Banca.
EPC X nasce dall’esperienza di oltre vent’anni sugli NPL e si propone come piattaforma di mercato per la gestione degli NPE puntando ai vantaggi tecnologici distintivi nell’ambito del credito. Fra questi ci sono l’integrazione di algoritmi di AI per migliorare l’analisi e la gestione dei dati complessi, l’adattabilità come Software as a Service (SaaS), l’accesso modulare alle funzionalità e un focus sulla gestione del credito in linea con le evoluzioni normative.
Quali sono le principali funzionalità offerte dalla piattaforma?
V.B. EPC X rappresenta indubbiamente una svolta, un cambiamento radicale che sta modificando profondamente alcuni dei processi che caratterizzano la nostra attività. Abbiamo introdotto nuovi casi d’uso su aspetti che i principali attori del mercato percepiscono come determinanti: la comunicazione multicanale, l’utilizzo dell’AI e ML per automatizzare operazioni massive complesse ed introdurre strumenti predittivi e di ausilio nella determinazione delle strategie migliori per gestire i propri portafogli, il clustering delle pratiche, il monitoraggio del portafoglio, la gestione flessibile dei processi.