Andrea Enria, Presidente uscente del Consiglio di vigilanza della BCE, nel corso di una recente audizione ha evidenziato come il sistema bancario europeo sia migliorato sotto i profili della solidità e resilienza. Le istituzioni bancarie hanno segnalato un incremento nel coefficiente di solidità CET1, raggiungendo il 15,7% nel secondo trimestre. Un altro indicatore di stabilità è il tasso di copertura medio di liquidità, che si attesta al 158%, ben oltre i requisiti regolamentari.
La redditività ha toccato nuovi massimi, con un ritorno sul capitale medio del 10% nella prima metà dell’anno, sebbene questo rimanga ancora al di sotto del costo del capitale che si attesta oltre il 13%. Importante anche il calo della quota di crediti deteriorati (NPL), scesi all’1,8% nel secondo trimestre, suggerendo un miglioramento nella qualità degli attivi delle banche.
Enria ha messo in luce l’importanza di un’attenta gestione del rischio, specialmente in relazione all’esposizione al settore immobiliare e alle implicazioni degli alti tassi di interesse che potrebbero influenzare la capacità di proprietari e famiglie di onorare i debiti. A questo si aggiungono le sfide poste dal rischio climatico e la necessità per le banche di integrare tali fattori nelle loro strategie finanziarie e operative.
Un altro aspetto cruciale è il rischio di cyber attacchi, con Enria che annuncia l’introduzione di uno stress test sulla resilienza informatica nel 2024, inteso a valutare la capacità delle banche di gestire e riprendersi da attacchi informatici gravi. L’attenzione si estende anche ai meccanismi di finanziamento e ai comportamenti dei depositanti influenzati dalla digitalizzazione e dai social media, che possono generare volatilità nei depositi non garantiti.
In conclusione, le banche europee stanno navigando un contesto complesso, con pressioni derivanti da vari fronti, ma continuano a dimostrare una notevole resistenza e agilità nel rafforzare la loro posizione finanziaria e operativa.
Andrea Enria, Presidente uscente del Consiglio di vigilanza della BCE, nel corso di una recente audizione ha evidenziato come il sistema bancario europeo sia migliorato sotto i profili della solidità e resilienza. Le istituzioni bancarie hanno segnalato un incremento nel coefficiente di solidità CET1, raggiungendo il 15,7% nel secondo trimestre. Un altro indicatore di stabilità è il tasso di copertura medio di liquidità, che si attesta al 158%, ben oltre i requisiti regolamentari.
La redditività ha toccato nuovi massimi, con un ritorno sul capitale medio del 10% nella prima metà dell’anno, sebbene questo rimanga ancora al di sotto del costo del capitale che si attesta oltre il 13%. Importante anche il calo della quota di crediti deteriorati (NPL), scesi all’1,8% nel secondo trimestre, suggerendo un miglioramento nella qualità degli attivi delle banche.
Enria ha messo in luce l’importanza di un’attenta gestione del rischio, specialmente in relazione all’esposizione al settore immobiliare e alle implicazioni degli alti tassi di interesse che potrebbero influenzare la capacità di proprietari e famiglie di onorare i debiti. A questo si aggiungono le sfide poste dal rischio climatico e la necessità per le banche di integrare tali fattori nelle loro strategie finanziarie e operative.
Un altro aspetto cruciale è il rischio di cyber attacchi, con Enria che annuncia l’introduzione di uno stress test sulla resilienza informatica nel 2024, inteso a valutare la capacità delle banche di gestire e riprendersi da attacchi informatici gravi. L’attenzione si estende anche ai meccanismi di finanziamento e ai comportamenti dei depositanti influenzati dalla digitalizzazione e dai social media, che possono generare volatilità nei depositi non garantiti.
In conclusione, le banche europee stanno navigando un contesto complesso, con pressioni derivanti da vari fronti, ma continuano a dimostrare una notevole resistenza e agilità nel rafforzare la loro posizione finanziaria e operativa.