L’hedge fund statunitense Davidson Kempner Capital Management (DK) ha dichiarato di aver accettato di vendere Prelios al gruppo ION, che in Italia possiede già Cedacri e Cerved, , in un’operazione attesa da tempo che, secondo due fonti, avrebbe valutato il gestore di crediti italiano a 1,35 miliardi di euro (1,5 miliardi di dollari).
DK, che non ha reso noto il prezzo di vendita, era alla ricerca di un acquirente da anni e ha discusso per diversi mesi con ION. Il gruppo ION, con sede a Dublino, è stato a sua volta in trattative con le banche per mesi per assicurarsi i finanziamenti per l’operazione.
Fondato da Andrea Pignataro, ex trader di Salomon Brothers, ION Group fornisce servizi di trading, analisi, tesoreria e gestione del rischio per i mercati dei capitali e delle materie prime. L’operazione dovrebbe essere realizzata con debito per circa la metà del prezzo d’acquisto e, in passato, alcune fonti avevano riportato che uno degli ostacoli al perfezionamento era appunto costituito da mancato accordo sulla struttura del finanziamento.
Il consorzio che finanzierà l’operazione è guidato da UniCredit (CRDI.MI), Intesa Sanpaolo (ISP.MI) e BNP Paribas (BNPP.PA) e comprende anche Banco BPM (BAMI.MI), Standard Chartered Bank e Mediobanca, secondo il venditori. L’operazione verrà perfezionata attraverso il veicolo societarioX3.
L’hedge fund statunitense Davidson Kempner Capital Management (DK) ha dichiarato di aver accettato di vendere Prelios al gruppo ION, che in Italia possiede già Cedacri e Cerved, , in un’operazione attesa da tempo che, secondo due fonti, avrebbe valutato il gestore di crediti italiano a 1,35 miliardi di euro (1,5 miliardi di dollari).
DK, che non ha reso noto il prezzo di vendita, era alla ricerca di un acquirente da anni e ha discusso per diversi mesi con ION. Il gruppo ION, con sede a Dublino, è stato a sua volta in trattative con le banche per mesi per assicurarsi i finanziamenti per l’operazione.
Fondato da Andrea Pignataro, ex trader di Salomon Brothers, ION Group fornisce servizi di trading, analisi, tesoreria e gestione del rischio per i mercati dei capitali e delle materie prime. L’operazione dovrebbe essere realizzata con debito per circa la metà del prezzo d’acquisto e, in passato, alcune fonti avevano riportato che uno degli ostacoli al perfezionamento era appunto costituito da mancato accordo sulla struttura del finanziamento.
Il consorzio che finanzierà l’operazione è guidato da UniCredit (CRDI.MI), Intesa Sanpaolo (ISP.MI) e BNP Paribas (BNPP.PA) e comprende anche Banco BPM (BAMI.MI), Standard Chartered Bank e Mediobanca, secondo il venditori. L’operazione verrà perfezionata attraverso il veicolo societarioX3.