Fitch Ratings negli ultimi giorni ha pubblicato le revisioni periodiche sul rating per alcuni player internazionali della gestione ed acquisto crediti.
Di seguito i rating assegnati che dimostrano una situazione non ottimale per il mercato NPE internazionale:
- Encore Capital . Gruppo statunitense quotato al Nasdaq e presente in UK con Cabot Credit Management
Encore Capital Group, Inc.: affirmed at ‘BB+’; Outlook Stable
- Pra Group altro gruppo americano, quotato al Nasdaq ed entrato in Europa anni fa attraverso l’acquisizione della multinazionale Aktiv kapital
PRA Group, Inc.: affirmed at ‘BB+’; Outlook Negative
- doValue, quotato alla Borsa di Milano , azienda italiana presente in Grecia, Cipro, Spagna e Portogallo
doValue S.p.A.: affirmed at ‘BB’; Outlook revised to Stable from Positive
- Intrum gruppo svedese quotato al Nasdaq di Stoccolma che nel 2017 ha completato la fusione con l’altrro grande player europeo Lindorff
Intrum AB (publ): affirmed at ‘BB’; Outlook Negative
- Sherwood Parentco è il gruppo che controlla Arrow, player presente e molto attivo su varie linee di business nella credit industry anche in Italia.
Sherwood Parentco Limited (Arrow): affirmed at ‘BB-‘; Outlook Stable
- Lowell Group è la realtà europea nata dopo che Permira acquisì Lowell da TDR e la fuse con con GFKL nel 2015
Garfunkelux Holdco 2 S.A. (Lowell): affirmed at ‘B+’; Outlook revised to Stable from Positive
Fitch, come aveva già evidenziato Credit Village nel suo Osservatorio NPL, ritiene che sia i debt buyer che i debt collector operino in un contesto più debole rispetto ad un anno fa. Il mercato attuale risulta infatti influenzato sia dall’aumento dei costi del funding dovuti all’incremento dei tassi da parte delle banche centrali , sia dalle prospettive di recupero dei crediti più lente a causa dell’inflazione e delle pressioni sul costo della vita. Tuttavia, il settore presenta come è noto alcune caratteristiche anticicliche, che si riflettono in un probabile aumento sul mercato, nei prossimi trimestri, di portafogli non perfoming generati dal deterioramento della qualità degli attivi degli originator finanziari e bancari.
La maggior parte degli emittenti con rating ha scadenze e finanziamenti a breve termine limitati, prevalentemente a tasso fisso o coperti. Tuttavia, è probabile che i notevoli requisiti di rifinanziamento che il settore dovrà affrontare saranno più costosi dell’emissione che sostituiranno. Questo a meno che le tendenze attuali non cambino in modo significativo.
Fitch Ratings negli ultimi giorni ha pubblicato le revisioni periodiche sul rating per alcuni player internazionali della gestione ed acquisto crediti.
Di seguito i rating assegnati che dimostrano una situazione non ottimale per il mercato NPE internazionale:
Encore Capital Group, Inc.: affirmed at ‘BB+’; Outlook Stable
PRA Group, Inc.: affirmed at ‘BB+’; Outlook Negative
doValue S.p.A.: affirmed at ‘BB’; Outlook revised to Stable from Positive
Intrum AB (publ): affirmed at ‘BB’; Outlook Negative
Sherwood Parentco Limited (Arrow): affirmed at ‘BB-‘; Outlook Stable
Garfunkelux Holdco 2 S.A. (Lowell): affirmed at ‘B+’; Outlook revised to Stable from Positive
Fitch, come aveva già evidenziato Credit Village nel suo Osservatorio NPL, ritiene che sia i debt buyer che i debt collector operino in un contesto più debole rispetto ad un anno fa. Il mercato attuale risulta infatti influenzato sia dall’aumento dei costi del funding dovuti all’incremento dei tassi da parte delle banche centrali , sia dalle prospettive di recupero dei crediti più lente a causa dell’inflazione e delle pressioni sul costo della vita. Tuttavia, il settore presenta come è noto alcune caratteristiche anticicliche, che si riflettono in un probabile aumento sul mercato, nei prossimi trimestri, di portafogli non perfoming generati dal deterioramento della qualità degli attivi degli originator finanziari e bancari.
La maggior parte degli emittenti con rating ha scadenze e finanziamenti a breve termine limitati, prevalentemente a tasso fisso o coperti. Tuttavia, è probabile che i notevoli requisiti di rifinanziamento che il settore dovrà affrontare saranno più costosi dell’emissione che sostituiranno. Questo a meno che le tendenze attuali non cambino in modo significativo.