Dovalue ha reso nota l’approvazione del resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2023. I risultati finanziari e operativi raggiunti nel primo trimestre 2023 sono complessivamente in linea con le aspettative del management ed il budget, ed hanno risentito del rallentamento macroeconomico (dovuto dall’inflazione e dall’aumento dei costi di finanziamento che colpiscono sia le PMI che le famiglie, unitamente al rallentamento delle aste in Italia) e da alcuni fattori esogeni specifici (in particolare lo sciopero dei tribunali in Spagna ma anche le elezioni a Cipro).
Nel primo trimestre 2023, doValue ha registrato Ricavi Lordi pari a €101,4 milioni, con un calo del 22,7% rispetto ai €131,3 milioni registrati nel primo trimestre 2022. I Ricavi di Servicing, pari a €87,9 milioni nel primo trimestre 2023, mostrano un calo del 25,1% rispetto al primo trimestre 2022 (€117,4 milioni), dovuto principalmente alla performance negativa dell’Iberia (calo del 55,5%, legato principalmente all’uscita del portafoglio Sareb e all’impatto dello sciopero dei tribunali in Spagna) e dal rallentamento dell’attività in Italia (calo del 23,1%), parzialmente compensato da una performance relativamente più resiliente nella Regione Ellenica (calo del 6,1%). Il calo dei Ricavi di Servicing è stato più pronunciato nel segmento REO (-37,9% anno su anno), vista l’importanza dell’attività di REO legata al contratto Sareb, rispetto al segmento NPE (-22,8% anno su anno).
I Ricavi da Co-investimento sono pari a €0,4 milioni, sostanzialmente in linea con i €0,4 milioni registrati nel primo trimestre del 2022. Il contributo dei Ricavi Ancillari è di €13,1 milioni, sostanzialmente in linea con i €13,5 milioni registrati nel primo trimestre del 2022.
Le Commissioni di Outsourcing sono diminuite sia in termini assoluti (del 36,2%) sia in percentuale sui Ricavi Lordi (dall’11,5% del primo trimestre del 2022 al 9,5% del primo trimestre del 2023), riflettendo in parte un diverso mix di ricavi (l’attività svolta sul portafoglio Sareb comprendeva un’attività di outsourcing superiore alla media relativa alla porzione di portafoglio REO) ma anche l’insourcing di alcuni processi aziendali, in particolare in Italia, che consentono di impiegare in modo efficiente l’attuale forza lavoro disponibile
Costi Operativi, pari a €61,7 milioni per il primo trimestre 2023 (€77,2 milioni nel primo trimestre 2022 sono diminuiti del 20,2% rispetto all’anno precedente e sono aumentati marginalmente in percentuale dei Ricavi Lordi al 61% (dal 59% del primo trimestre 2022). Il calo dei Costi Operativi in termini assoluti, pari a €15,6 milioni, è dovuto a risparmi su tutte le voci di spesa (Personale, IT, Real Estate e SG&A) e riflette in particolare la riduzione del 20,4% su base annua degli FTEs in Iberia (per lo più legata al programma di ristrutturazione post-Sareb).
L’EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti è diminuito del 23,4% a €30,1 milioni (da €39.3 milioni nel primo trimestre 2022), con un calo del margine di 0,3 p.p., dal 30,0% al 29,7%. Nel primo trimestre 2023 non sono stati registrati elementi non ricorrenti al di sopra dell’EBITDA (mentre ne erano stati registrati €0,4 milioni nel primo trimestre 2022).
Il Risultato Netto, inclusi gli elementi non ricorrenti, risulta in perdita di €2,7 milioni nel primo trimestre 2023, rispetto al risultato positivo di €8,9 milioni del primo trimestre 2022. Il calo è legato principalmente alla diminuzione dell’EBITDA (calo pari a €8,8 milioni anno su anno), all’aumento degli accantonamenti per rischi e oneri (aumento pari a €4,6 milioni anno su anno), alle variazioni di fair value (calo pari a €2,0 milioni anno su anno), parzialmente compensati da minori imposte (in calo di €1,3 milioni anno su anno) e minoranze (in calo di €1,5 milioni anno su anno).
Escludendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato Netto è negativo per €0,5 milioni, rispetto al risultato positivo di €10,4 milioni del primo trimestre 2022. Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l’EBITDA del primo trimestre 2023 si riferiscono principalmente ad accantonamenti per esuberi per circa €4,3 milioni (al lordo delle imposte e delle minoranze).
Dall’inizio del 2023, doValue è stata attiva su diversi fronti nelle tre regioni in cui opera; di seguito una sintesi di tutte le principali iniziative e dei principali mandati.
– MSCI ESG Research: a marzo 2023, MSCI ESG Research ha aggiornato il rating MSCI ESG del Gruppo da “AA” to “AAA”. MSCI ESG Research misura la resilienza di una società ai rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) su un orizzonte di lungo periodo. L’upgrade da parte di MSCI ESG Research è un esempio tangibile dell’impegno di doValue nell’adottare le migliori pratiche nell’interesse dei suoi stakeholder, in particolare dei clienti, dei fornitori di capitale (detentori di azioni e obbligazioni), dei dipendenti e del più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera.
– Progetto Souq: nel febbraio 2023, doValue ha completato la cessione a Intrum di un portafoglio secondario di GBV in Grecia per un valore di €630 milioni. Il portafoglio è stato scorporato dai veicoli di cartolarizzazione Cairo I e Cairo II HAPS, gestiti da doValue fin dalla loro creazione. La cessione consente a doValue di accelerare l’attività di raccolta in Grecia (per la quale ha ricevuto una commissione di vendita nel primo trimestre 2023), mantenendo il mandato di servizio a lungo termine sul portafoglio.
– Fino 1 GACS securitisation: nel gennaio 2023, grazie alla forte performance di doValue nella gestione della cartolarizzazione Fino 1, nell’ambito della quale è stata concessa la garanzia GACS dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono state rimborsate le senior notes di classe A di tale cartolarizzazione.
– Fondo Efesto: tra dicembre 2022 e gennaio 2023, il Fondo Efesto ha ricevuto impegni per contributi UTP per un importo complessivo di €1,1 miliardi, tra cui impegni consistenti da parte di due primarie banche italiane.
Dovalue ha reso nota l’approvazione del resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2023. I risultati finanziari e operativi raggiunti nel primo trimestre 2023 sono complessivamente in linea con le aspettative del management ed il budget, ed hanno risentito del rallentamento macroeconomico (dovuto dall’inflazione e dall’aumento dei costi di finanziamento che colpiscono sia le PMI che le famiglie, unitamente al rallentamento delle aste in Italia) e da alcuni fattori esogeni specifici (in particolare lo sciopero dei tribunali in Spagna ma anche le elezioni a Cipro).
Nel primo trimestre 2023, doValue ha registrato Ricavi Lordi pari a €101,4 milioni, con un calo del 22,7% rispetto ai €131,3 milioni registrati nel primo trimestre 2022. I Ricavi di Servicing, pari a €87,9 milioni nel primo trimestre 2023, mostrano un calo del 25,1% rispetto al primo trimestre 2022 (€117,4 milioni), dovuto principalmente alla performance negativa dell’Iberia (calo del 55,5%, legato principalmente all’uscita del portafoglio Sareb e all’impatto dello sciopero dei tribunali in Spagna) e dal rallentamento dell’attività in Italia (calo del 23,1%), parzialmente compensato da una performance relativamente più resiliente nella Regione Ellenica (calo del 6,1%). Il calo dei Ricavi di Servicing è stato più pronunciato nel segmento REO (-37,9% anno su anno), vista l’importanza dell’attività di REO legata al contratto Sareb, rispetto al segmento NPE (-22,8% anno su anno).
I Ricavi da Co-investimento sono pari a €0,4 milioni, sostanzialmente in linea con i €0,4 milioni registrati nel primo trimestre del 2022. Il contributo dei Ricavi Ancillari è di €13,1 milioni, sostanzialmente in linea con i €13,5 milioni registrati nel primo trimestre del 2022.
Le Commissioni di Outsourcing sono diminuite sia in termini assoluti (del 36,2%) sia in percentuale sui Ricavi Lordi (dall’11,5% del primo trimestre del 2022 al 9,5% del primo trimestre del 2023), riflettendo in parte un diverso mix di ricavi (l’attività svolta sul portafoglio Sareb comprendeva un’attività di outsourcing superiore alla media relativa alla porzione di portafoglio REO) ma anche l’insourcing di alcuni processi aziendali, in particolare in Italia, che consentono di impiegare in modo efficiente l’attuale forza lavoro disponibile
Costi Operativi, pari a €61,7 milioni per il primo trimestre 2023 (€77,2 milioni nel primo trimestre 2022 sono diminuiti del 20,2% rispetto all’anno precedente e sono aumentati marginalmente in percentuale dei Ricavi Lordi al 61% (dal 59% del primo trimestre 2022). Il calo dei Costi Operativi in termini assoluti, pari a €15,6 milioni, è dovuto a risparmi su tutte le voci di spesa (Personale, IT, Real Estate e SG&A) e riflette in particolare la riduzione del 20,4% su base annua degli FTEs in Iberia (per lo più legata al programma di ristrutturazione post-Sareb).
L’EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti è diminuito del 23,4% a €30,1 milioni (da €39.3 milioni nel primo trimestre 2022), con un calo del margine di 0,3 p.p., dal 30,0% al 29,7%. Nel primo trimestre 2023 non sono stati registrati elementi non ricorrenti al di sopra dell’EBITDA (mentre ne erano stati registrati €0,4 milioni nel primo trimestre 2022).
Il Risultato Netto, inclusi gli elementi non ricorrenti, risulta in perdita di €2,7 milioni nel primo trimestre 2023, rispetto al risultato positivo di €8,9 milioni del primo trimestre 2022. Il calo è legato principalmente alla diminuzione dell’EBITDA (calo pari a €8,8 milioni anno su anno), all’aumento degli accantonamenti per rischi e oneri (aumento pari a €4,6 milioni anno su anno), alle variazioni di fair value (calo pari a €2,0 milioni anno su anno), parzialmente compensati da minori imposte (in calo di €1,3 milioni anno su anno) e minoranze (in calo di €1,5 milioni anno su anno).
Escludendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato Netto è negativo per €0,5 milioni, rispetto al risultato positivo di €10,4 milioni del primo trimestre 2022. Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l’EBITDA del primo trimestre 2023 si riferiscono principalmente ad accantonamenti per esuberi per circa €4,3 milioni (al lordo delle imposte e delle minoranze).
Dall’inizio del 2023, doValue è stata attiva su diversi fronti nelle tre regioni in cui opera; di seguito una sintesi di tutte le principali iniziative e dei principali mandati.
– MSCI ESG Research: a marzo 2023, MSCI ESG Research ha aggiornato il rating MSCI ESG del Gruppo da “AA” to “AAA”. MSCI ESG Research misura la resilienza di una società ai rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) su un orizzonte di lungo periodo. L’upgrade da parte di MSCI ESG Research è un esempio tangibile dell’impegno di doValue nell’adottare le migliori pratiche nell’interesse dei suoi stakeholder, in particolare dei clienti, dei fornitori di capitale (detentori di azioni e obbligazioni), dei dipendenti e del più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera.
– Progetto Souq: nel febbraio 2023, doValue ha completato la cessione a Intrum di un portafoglio secondario di GBV in Grecia per un valore di €630 milioni. Il portafoglio è stato scorporato dai veicoli di cartolarizzazione Cairo I e Cairo II HAPS, gestiti da doValue fin dalla loro creazione. La cessione consente a doValue di accelerare l’attività di raccolta in Grecia (per la quale ha ricevuto una commissione di vendita nel primo trimestre 2023), mantenendo il mandato di servizio a lungo termine sul portafoglio.
– Fino 1 GACS securitisation: nel gennaio 2023, grazie alla forte performance di doValue nella gestione della cartolarizzazione Fino 1, nell’ambito della quale è stata concessa la garanzia GACS dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono state rimborsate le senior notes di classe A di tale cartolarizzazione.
– Fondo Efesto: tra dicembre 2022 e gennaio 2023, il Fondo Efesto ha ricevuto impegni per contributi UTP per un importo complessivo di €1,1 miliardi, tra cui impegni consistenti da parte di due primarie banche italiane.