Dalla Redazione NPL e crediti deteriorati

Tecnologia e innovazione continua per la gestione di NPL e UTP: come affrontare l’attuale contesto di mercato

Intervista a Alberto Sondri, Executive Director di CRIBIS Credit Management

 

Il momento storico che stiamo attraversando e l’attuale quadro economico in evoluzione come potranno incidere sulle dinamiche del mercato dei crediti UTP/NPL?

A.S. Nell’ambito della gestione dei crediti deteriorati, negli ultimi anni sono stati molteplici gli eventi che hanno cambiato l’economia del nostro mercato condizionando le dinamiche di approccio.

Nella nostra realtà aziendale abbiamo deciso di puntare principalmente su due direttrici di sviluppo: le persone e la digitalizzazione.

Il primo aspetto su cui mi voglio soffermare sono le persone che con le loro competenze specialistiche fanno la differenza. È fondamentale motivare adeguatamente e formare i nostri talenti. Questo vale sempre ma vale ancora di più in questo momento, caratterizzato da cambiamenti organizzativi e normativi. È imprescindibile aggiornare costantemente le competenze professionali delle risorse.

Il secondo aspetto è collegato alla digitalizzazione dei nostri servizi e processi. In tale ambito, ormai da anni, i nostri pilastri sono i dati, gli analytics e le tecnologie. Questi asset trovano sintesi nei “CRIF Metadati”, un mix unico e distintivo che coniuga proprio ecosistema di informazioni, capacità di intelligence, piattaforme e outsourcing specializzato per rispondere alle sfide del mercato e creare innovazione continua.

Parlando di digitalizzazione e innovazione, quali sono le principali iniziative che avete messo in campo all’interno della vostra realtà?

A.S. Il nostro progetto è quello di lavorare trasversalmente rispetto agli Stakeholder coinvolti nel processo di Credit Management (Ceditore/Debitore/Filiera Produttiva).

Riteniamo che per un Credit Manager sia di fondamentale importanza avere una visione complessiva, puntuale e oggettiva del proprio portafoglio crediti per prendere decisioni informate e tempestive.

Per questo motivo abbiamo deciso di sviluppare un applicativo as a service in cloud che consente di automatizzare la segmentazione delle posizioni a recupero, attraverso processi di smart data enrichment su base dati CRIF e modelli di scoring di Artificial Intelligence personalizzabili per ogni tipologia di controparte, credito e stato di deterioramento.

Il processo di digitalizzazione ha l’obiettivo inoltre di aumentare la partecipazione attiva del Debitore nella gestione delle criticità che lo vedono coinvolto. In tale contesto all’interno nella nostra realtà, stiamo sviluppando un Digital Debtor Journey che tramite autenticazione e acquisizione automatica di dati e documenti, permetta, ad esempio, di completare velocemente i processi di Adeguata Verifica. Tramite la piattaforma si dà la possibilità al Debitore di accedere in sicurezza alla sua situazione debitoria fornendo una guida per formulare in autonomia una proposta transattiva. Per il Debitore sarà possibile concludere il processo usufruendo, tra le opzioni, anche di soluzioni di pagamento derivate dall’Open Banking. L’Asset manager, a sua volta, ha la possibilità di governare il processo, monitorando scadenze ed eventuali anomalie.

In termini di gestione, questo velocizza i tempi di interlocuzione tra le parti, facilita il contatto e migliora l’esperienza contribuendo a raggiungere risultati più soddisfacenti.

Inoltre continuiamo a investire in servizi digitali a supporto della Gestione Giudiziale. Riteniamo che ci siano ancora grandi spazi di miglioramento. L’introduzione del Processo Civile Tematico nel 2014 ci ha permesso di sviluppare una piattaforma digitale di monitoraggio delle procedure giudiziali. Stiamo puntando fortemente su questo aspetto proprio perché riteniamo che l’efficientamento dei procedimenti giudiziali non possa fare a meno della digitalizzazione e della semplificazione. In questa direzione, abbiamo introdotto nelle nostre strategie di gestione i modelli di Giustizia Predittiva. Si tratta di modelli che consentono previsioni su esiti, tempistiche e costi delle azioni legali da attivare e in corso. Queste stime permettono un’analisi preventiva utile per i Credit Manager nelle decisioni di azionamento giudiziale e per la definizione anticipata delle procedure in corso. Ritengo che la diffusione di questa tecnologia assumerà un’importanza strategica, non solo per noi come iniziativa privata ma più in generale a livello sistemico, per ridurre i carichi dei tribunali e quindi i tempi della giustizia civile.

Quanto la valorizzazione dei collateral è importante per la gestione dei crediti secured?

A.S. L’introduzione del processo civile tematico ci ha dato anche la possibilità di investire nei servizi a supporto delle vendite in asta con un processo innovativo. La Digital Auction Facilitation ci consente una migliore valorizzazione dei collateral sui quali insistono le esecuzioni immobiliari e, quindi, di facilitare i processi di promozione. Riteniamo che questo sia strettamente necessario per salvaguardare il valore dei crediti secured. Dai dati del nostro Osservatorio NPE, infatti, ricalcolando il Loan To Value dei crediti con sottostante immobiliare emerge come più del 50% degli UTP/Sofferenze abbia un indicatore aggiornato superiore all’80%.

I tassi e gli aspetti di green finance sono un’opportunità o un rischio?

 A.S. Gli indicatori Environmental, Social e Governance non sono ancora particolarmente diffusi nei processi valutativi in ambito credit management, in quanto nella quotidianità si è costretti a prendere decisioni di breve termine. Per loro natura, invece, le valutazioni ESG hanno un’ottica forward looking e vanno a delineare strategie differenziate che hanno impatto più nel medio/lungo periodo. Tuttavia, oggi, sotto la spinta di un nuovo contesto non solo normativo ma anche economico e culturale, sta crescendo in tutti gli stakeholder la consapevolezza che uno sviluppo sostenibile che valorizzi le dimensioni ESG sia assolutamente imprescindibile. D’altronde i dati dimostrano che aziende più ESG compliant sono anche meno rischiose e le imprese con un rating ESG hanno la possibilità di ottenere fondi e finanziamenti privilegiati che possono dare loro la possibilità di considerare strategie di rifinanziamento o ristrutturazione del debito più efficaci. La sostenibilità è un ambito in cui CRIF sta investendo da anni per dare un contributo concreto in questo percorso, mettendo a disposizione di player finanziari e aziende informazioni, capacità di intelligence per elaborarle, avanzate piattaforme digitali basate su AI e machine learning, outsourcing specializzato, oltre a formazione e advisory.