Milano, 30 marzo 2023 – Dal 2015 ad oggi il sistema bancario europeo ha portato avanti una forte
azione di derisking sullo stock dei crediti deteriorati tanto che oggi in tutta Europa si sono
raggiunti livelli soddisfacenti con un NPL ratio che è passato dal 5,8% del 2015 all’1,8% di fine 2022 (in Italia è crollato dal 16,8% al 2,6%). Il processo ha richiesto tempo e fatica e oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo anche se in Europa ci sono ancora in circolazione 367 miliardi di euro di NPL, di cui 279 ancora presenti ma fuori dai bilanci delle banche, e quasi 2mila miliardi di Stage 2 in forte aumento. L’Italia è messa meglio di altri paesi, con 51 miliardi di NPL, contro i 110 della Francia e i 79 della Spagna. Il livello di Stage 2 in Italia è pari a 263 miliardi di euro contro i 626 della Francia e i 192 della Spagna.
Clicca qui per scaricare il comunicato stampa integrale
Milano, 30 marzo 2023 – Dal 2015 ad oggi il sistema bancario europeo ha portato avanti una forte
azione di derisking sullo stock dei crediti deteriorati tanto che oggi in tutta Europa si sono
raggiunti livelli soddisfacenti con un NPL ratio che è passato dal 5,8% del 2015 all’1,8% di fine 2022 (in Italia è crollato dal 16,8% al 2,6%). Il processo ha richiesto tempo e fatica e oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo anche se in Europa ci sono ancora in circolazione 367 miliardi di euro di NPL, di cui 279 ancora presenti ma fuori dai bilanci delle banche, e quasi 2mila miliardi di Stage 2 in forte aumento. L’Italia è messa meglio di altri paesi, con 51 miliardi di NPL, contro i 110 della Francia e i 79 della Spagna. Il livello di Stage 2 in Italia è pari a 263 miliardi di euro contro i 626 della Francia e i 192 della Spagna.
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