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La Bce alza i tassi di 50 punti base. Nonostante la crisi bancaria continua la lotta all’inflazione

La Bce ha deciso di alzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento in linea con la sua determinazione ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,5%, al 3,75% e al 3%, con effetto dal 22 marzo 2023.

«L’elevato livello di incertezza», si legge nella nota del Consiglio direttivo, «accresce l’importanza di un approccio fondato sui dati per le decisioni sui tassi, che saranno determinate dalle valutazioni sulle prospettive di inflazione e dall’intensità di trasmissione della politica monetaria».

Quando all’attuale crisi bancaria legata al crollo di Svb e la crisi di Credit Suisse, Francoforte ha detto di star seguendo «con attenzione le tensioni in atto sui mercati». «Il settore bancario dell’area dell’euro», ha spiegato, «è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità. In ogni caso, la Bce dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario qualora ve ne sia l’esigenza, e per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria»…

 

Autore: Rossella Savojardo

Fonte: Milano Finanza