Il mondo dei pagamenti diventa sempre più smart e sarà impossibile tornare indietro. Accanto alle carte ci sono smartphone e wallet, e ormai si sta affermando sempre di più il sistema BNPL (BuyNowPayLater) che piace ai giovani e registra nel 2022 una crescita del 253% sul 2021. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio sui pagamenti innovativi del Politecnico di Milano, nel 2022 in tutto il mondo ben 1,5 miliardi di persone hanno fatto acquisti con lo smartphone, che la fa da padrone con un transato totale di 2.860 miliardi di dollari (+13% rispetto al 2021 quando è stato utilizzato dal 61% della popolazione mondiale).
A guidare questo trend è l’Asia, ma l’Italia non è da meno con un transato attraverso strumenti di pagamento digitale pari a 397 miliardi di euro (390 miliardi di euro transati con carte e wallet, in crescita del 18% sul 2021, e 7 miliardi di euro su conto).
“Sono dati inequivocabili di come i consumatori italiani trovino sempre più comodi, veloci e sicuri i pagamenti digitali – sottolinea Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital e Innovation del Politecnico di Milano – Secondo i dati della Bce sul numero di transazioni pro capite con carta registrate nel 2021, l’Italia è uno dei paesi a maggior crescita nell’ultimo anno (+33,6%). Aumenta, infatti, la frequenza con cui gli italiani scelgono i pagamenti elettronici al posto del contante per acquisti sempre a più basso importo”.
La crescita si riscontra in tutte le componenti, dalle carte agli smartphone. Tra i pagamenti più innovativi ci sono i Contactless Payment che nel 2022 raggiungono i 186 miliardi di euro (+45% rispetto al 2021) e gli Innovative Payment , pari a 20,3 miliardi di euro (+107% rispetto al 2021). Nel corso del 2022, infatti, gli italiani hanno usato lo smartphone o i dispositivi wearable per un totale di 16,2 miliardi di euro (+ 123% rispetto al 2021).
Tra i servizi correlati al pagamento che stanno destando interesse tra i consumatori c’è il Buy Now Pay Later (BNPL) che si è affermato dal 2021. Le soluzioni di BNPL sono particolarmente diffuse in Europa, dove nel 2021 l’8% del valore degli acquisti eCommerce è stato transato con questo strumento. Anche in Italia è in crescita: il 13% degli italiani lo ha già utilizzato per uno o più acquisti online e/o in negozio, mentre il 33% ha dichiarato che utilizzerebbe il servizio in futuro (percentuale che sale al 67% se si considerano anche gli indecisi). Nel 2022 sono stati transati 2,3 miliardi di euro con questo servizio, con una crescita del 253% rispetto al 2021. L’86% del valore è stato transato online, con una penetrazione del BNPL nel mondo online del 4%.
La Cina è il Paese che registra i numeri più alti con oltre la metà del transato mondiale (55%, 1.560 miliardi di dollari): nel 2022 il 39% della popolazione cinese ha utilizzato questo tipo di pagamento, contro il 20% a livello globale e il 18% degli Stati Uniti. Complici della grande diffusione dei mobile payment nel mercato asiatico sono le super App, come Alipay e WeChat, che racchiudono diversi servizi, dalla messaggistica istantanea ai social media, ai servizi legati al trasporto, fino ai pagamenti online, in negozio e peer-to-peer (P2P).
Crescono anche i digital wallet a cui si sono progressivamente affiancati altri servizi, dalla conservazione di biglietti e tessere fedeltà fino alle chiavi di accesso a luoghi fisici e ai documenti d’identità. Proprio nel 2022, la concezione di digital wallet ha iniziato a cambiare. Il tema centrale non è più lo strumento di pagamento in sé, ma l’identità del possessore, alla quale possono essere collegati diversi tipi di documenti, tra cui gli strumenti di pagamento. Questo tipo di wallet è fortemente spinto a livello europeo. La revisione del regolamento eIDAS, infatti, ha l’obiettivo di introdurre nel 2024 l’European Union Digital Identity Wallet (EUDI wallet), ossia un insieme di servizi certificati che permette agli utenti di richiedere, conservare e condividere le informazioni personali per accedere ai servizi online e firmare documenti elettronici.
Lo smartphone è centrale anche nelle sperimentazioni di nuove versioni delle valute di banca centrale, le cosiddette Central Bank Digital Currency (CBDC), che dipendono anche dalla modalità con cui sarà disegnata la user experience del wallet che l’esercente o il consumatore dovranno utilizzare. I progetti più avanzati in questo ambito arrivano dai paesi Asiatici ma anche l’Unione Europea ha avviato lavori per implementare il cosidetto “Euro Digitale” e sta considerando lo sviluppo di una App che ne consenta l’uso in negozio in modalità contactless o con QR code e anche online.
“I pagamenti innovativi, però, guardano anche oltre lo smartphone. In Italia si intravedono ad esempio novità importanti tra i servizi e le applicazioni che sfruttano le Open API, facendo leva sul minor numero di attori coinvolti in queste operazioni e sulla possibilità di avere immediatamente i fondi sul conto dell’esercente – sostiene Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments – A livello globale, infine, crescono gli ‘Smart Objects Payment’: soprattutto le cosiddette smart car – auto dotate di connessione Internet – stanno ricevendo sempre più attenzione da parte di un mercato che negli Stati Uniti vede già oggi circa 84 milioni di veicoli online e un grande potenziale di sviluppo”.
Il mondo dei pagamenti diventa sempre più smart e sarà impossibile tornare indietro. Accanto alle carte ci sono smartphone e wallet, e ormai si sta affermando sempre di più il sistema BNPL (BuyNowPayLater) che piace ai giovani e registra nel 2022 una crescita del 253% sul 2021. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio sui pagamenti innovativi del Politecnico di Milano, nel 2022 in tutto il mondo ben 1,5 miliardi di persone hanno fatto acquisti con lo smartphone, che la fa da padrone con un transato totale di 2.860 miliardi di dollari (+13% rispetto al 2021 quando è stato utilizzato dal 61% della popolazione mondiale).
A guidare questo trend è l’Asia, ma l’Italia non è da meno con un transato attraverso strumenti di pagamento digitale pari a 397 miliardi di euro (390 miliardi di euro transati con carte e wallet, in crescita del 18% sul 2021, e 7 miliardi di euro su conto).
“Sono dati inequivocabili di come i consumatori italiani trovino sempre più comodi, veloci e sicuri i pagamenti digitali – sottolinea Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital e Innovation del Politecnico di Milano – Secondo i dati della Bce sul numero di transazioni pro capite con carta registrate nel 2021, l’Italia è uno dei paesi a maggior crescita nell’ultimo anno (+33,6%). Aumenta, infatti, la frequenza con cui gli italiani scelgono i pagamenti elettronici al posto del contante per acquisti sempre a più basso importo”.
La crescita si riscontra in tutte le componenti, dalle carte agli smartphone. Tra i pagamenti più innovativi ci sono i Contactless Payment che nel 2022 raggiungono i 186 miliardi di euro (+45% rispetto al 2021) e gli Innovative Payment , pari a 20,3 miliardi di euro (+107% rispetto al 2021). Nel corso del 2022, infatti, gli italiani hanno usato lo smartphone o i dispositivi wearable per un totale di 16,2 miliardi di euro (+ 123% rispetto al 2021).
Tra i servizi correlati al pagamento che stanno destando interesse tra i consumatori c’è il Buy Now Pay Later (BNPL) che si è affermato dal 2021. Le soluzioni di BNPL sono particolarmente diffuse in Europa, dove nel 2021 l’8% del valore degli acquisti eCommerce è stato transato con questo strumento. Anche in Italia è in crescita: il 13% degli italiani lo ha già utilizzato per uno o più acquisti online e/o in negozio, mentre il 33% ha dichiarato che utilizzerebbe il servizio in futuro (percentuale che sale al 67% se si considerano anche gli indecisi). Nel 2022 sono stati transati 2,3 miliardi di euro con questo servizio, con una crescita del 253% rispetto al 2021. L’86% del valore è stato transato online, con una penetrazione del BNPL nel mondo online del 4%.
La Cina è il Paese che registra i numeri più alti con oltre la metà del transato mondiale (55%, 1.560 miliardi di dollari): nel 2022 il 39% della popolazione cinese ha utilizzato questo tipo di pagamento, contro il 20% a livello globale e il 18% degli Stati Uniti. Complici della grande diffusione dei mobile payment nel mercato asiatico sono le super App, come Alipay e WeChat, che racchiudono diversi servizi, dalla messaggistica istantanea ai social media, ai servizi legati al trasporto, fino ai pagamenti online, in negozio e peer-to-peer (P2P).
Crescono anche i digital wallet a cui si sono progressivamente affiancati altri servizi, dalla conservazione di biglietti e tessere fedeltà fino alle chiavi di accesso a luoghi fisici e ai documenti d’identità. Proprio nel 2022, la concezione di digital wallet ha iniziato a cambiare. Il tema centrale non è più lo strumento di pagamento in sé, ma l’identità del possessore, alla quale possono essere collegati diversi tipi di documenti, tra cui gli strumenti di pagamento. Questo tipo di wallet è fortemente spinto a livello europeo. La revisione del regolamento eIDAS, infatti, ha l’obiettivo di introdurre nel 2024 l’European Union Digital Identity Wallet (EUDI wallet), ossia un insieme di servizi certificati che permette agli utenti di richiedere, conservare e condividere le informazioni personali per accedere ai servizi online e firmare documenti elettronici.
Lo smartphone è centrale anche nelle sperimentazioni di nuove versioni delle valute di banca centrale, le cosiddette Central Bank Digital Currency (CBDC), che dipendono anche dalla modalità con cui sarà disegnata la user experience del wallet che l’esercente o il consumatore dovranno utilizzare. I progetti più avanzati in questo ambito arrivano dai paesi Asiatici ma anche l’Unione Europea ha avviato lavori per implementare il cosidetto “Euro Digitale” e sta considerando lo sviluppo di una App che ne consenta l’uso in negozio in modalità contactless o con QR code e anche online.
“I pagamenti innovativi, però, guardano anche oltre lo smartphone. In Italia si intravedono ad esempio novità importanti tra i servizi e le applicazioni che sfruttano le Open API, facendo leva sul minor numero di attori coinvolti in queste operazioni e sulla possibilità di avere immediatamente i fondi sul conto dell’esercente – sostiene Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments – A livello globale, infine, crescono gli ‘Smart Objects Payment’: soprattutto le cosiddette smart car – auto dotate di connessione Internet – stanno ricevendo sempre più attenzione da parte di un mercato che negli Stati Uniti vede già oggi circa 84 milioni di veicoli online e un grande potenziale di sviluppo”.