Il Gruppo BCC Iccrea ha reso noto il perfezionamento di una operazione di cessione pro soluto di crediti deteriorati, rappresentati da sofferenze e UTP, del valore complessivo di circa 500 milioni di euro e originata da circa 5 mila debitori.
All’operazione hanno partecipato 78 Banche appartenenti al Gruppo BCC Iccrea, tra cui 75 BCC, BCC Banca Iccrea, BCC Banca Impresa e Banca Medio Credito del Friuli Venezia Giulia. Il processo competitivo, in linea con gli obiettivi strategici di Gruppo volti a favorire il derisking mantenendo robusti presidi patrimoniali, ha portato a definire un’operazione di tipo “misto”, con cessione pro-soluto di circa l’80% degli NPE e per il restante 20% attraverso il conferimento a un Fondo d’Investimento Alternativo (FIA), selezionando i due investitori che hanno presentato offerte in linea con aspettative di recupero e approcci alla gestione degli NPE coerenti con la mission mutualistica del Gruppo.
In particolare, è stato ceduto pro-soluto ad AMCO SpA, intermediario che di recente ha pubblicato una carta dei valori nonché principi volti a una gestione “sostenibile” del credito, un portafoglio di circa 390 milioni di euro, di cui il 67% sofferenze (NPL) e il 33% inadempienze probabili (UTP), in larga parte riferibili a PMI, sia secured di ammontare più rilevante, sia unsecured.
In aggiunta, è stato definito il conferimento di un portafoglio granulare di poco più di 105 milioni di euro, rappresentato in larga parte da inadempienze probabili riferibili soprattutto a famiglie oltre che a piccoli operatori economici (prevalentemente mutui assistiti da garanzie residenziali e non), al Fondo “UTP Italia”, fondo innovativo multicomparto specializzato in crediti UTP derivanti da mutui e finanziamenti granulari erogati a PMI e famiglie.
Gestore del fondo, cui aderiscono già primari gruppi bancari nazionali e che si ispira ai principi di gestione etica con un approccio al recupero di tipo back to bonis, è Sagitta Sgr, mentre Intrum riveste il ruolo di servicer e Zenith Service agisce in qualità di master servicer.
L’iniziativa è stata coordinata dalla capogruppo BCC Banca Iccrea che ha supportato le Banche partecipanti nell’individuazione del perimetro dei crediti oggetto di cessione, gestito il processo competitivo che ha visto il coinvolgimento di una numerosa platea di primari investitori invitati e definito la complessiva struttura dell’operazione.
La finalizzazione dell’operazione, con relativa cancellazione definitiva dei crediti, è prevista entro il primo trimestre 2023.
“L’operazione appena conclusa – ha commentato Mauro Pastore, Direttore Generale di BCC Banca Iccrea – rappresenta un passaggio chiave nel percorso di derisking avviato con le BCC sin dalla costituzione del nostro Gruppo e porta la rischiosità degli attivi creditizi su livelli che oramai possiamo considerare non più problematici e di fatto allineati alle banche significative italiane, se si tiene conto anche dei prudenti presidi in termini di copertura a bilancio dei crediti deteriorati raggiunti a fine 2022.
La strategia attivata nell’ultimo trimestre dello scorso anno di fatto anticipa gli obiettivi che ci eravamo dati nel piano NPE 2022-2024, dimostrando la capacità del Gruppo di reagire, anche attraverso più articolate operazioni di derisking, di fronte al mutato contesto macroeconomico condizionato dal conflitto russo-ucraino e dall’andamento dell’inflazione che potrebbe portare tassi di decadimento peggiori rispetto alle previsioni dell’inizio dello scorso anno”.
Il Gruppo BCC Iccrea ha reso noto il perfezionamento di una operazione di cessione pro soluto di crediti deteriorati, rappresentati da sofferenze e UTP, del valore complessivo di circa 500 milioni di euro e originata da circa 5 mila debitori.
All’operazione hanno partecipato 78 Banche appartenenti al Gruppo BCC Iccrea, tra cui 75 BCC, BCC Banca Iccrea, BCC Banca Impresa e Banca Medio Credito del Friuli Venezia Giulia. Il processo competitivo, in linea con gli obiettivi strategici di Gruppo volti a favorire il derisking mantenendo robusti presidi patrimoniali, ha portato a definire un’operazione di tipo “misto”, con cessione pro-soluto di circa l’80% degli NPE e per il restante 20% attraverso il conferimento a un Fondo d’Investimento Alternativo (FIA), selezionando i due investitori che hanno presentato offerte in linea con aspettative di recupero e approcci alla gestione degli NPE coerenti con la mission mutualistica del Gruppo.
In particolare, è stato ceduto pro-soluto ad AMCO SpA, intermediario che di recente ha pubblicato una carta dei valori nonché principi volti a una gestione “sostenibile” del credito, un portafoglio di circa 390 milioni di euro, di cui il 67% sofferenze (NPL) e il 33% inadempienze probabili (UTP), in larga parte riferibili a PMI, sia secured di ammontare più rilevante, sia unsecured.
In aggiunta, è stato definito il conferimento di un portafoglio granulare di poco più di 105 milioni di euro, rappresentato in larga parte da inadempienze probabili riferibili soprattutto a famiglie oltre che a piccoli operatori economici (prevalentemente mutui assistiti da garanzie residenziali e non), al Fondo “UTP Italia”, fondo innovativo multicomparto specializzato in crediti UTP derivanti da mutui e finanziamenti granulari erogati a PMI e famiglie.
Gestore del fondo, cui aderiscono già primari gruppi bancari nazionali e che si ispira ai principi di gestione etica con un approccio al recupero di tipo back to bonis, è Sagitta Sgr, mentre Intrum riveste il ruolo di servicer e Zenith Service agisce in qualità di master servicer.
L’iniziativa è stata coordinata dalla capogruppo BCC Banca Iccrea che ha supportato le Banche partecipanti nell’individuazione del perimetro dei crediti oggetto di cessione, gestito il processo competitivo che ha visto il coinvolgimento di una numerosa platea di primari investitori invitati e definito la complessiva struttura dell’operazione.
La finalizzazione dell’operazione, con relativa cancellazione definitiva dei crediti, è prevista entro il primo trimestre 2023.
“L’operazione appena conclusa – ha commentato Mauro Pastore, Direttore Generale di BCC Banca Iccrea – rappresenta un passaggio chiave nel percorso di derisking avviato con le BCC sin dalla costituzione del nostro Gruppo e porta la rischiosità degli attivi creditizi su livelli che oramai possiamo considerare non più problematici e di fatto allineati alle banche significative italiane, se si tiene conto anche dei prudenti presidi in termini di copertura a bilancio dei crediti deteriorati raggiunti a fine 2022.
La strategia attivata nell’ultimo trimestre dello scorso anno di fatto anticipa gli obiettivi che ci eravamo dati nel piano NPE 2022-2024, dimostrando la capacità del Gruppo di reagire, anche attraverso più articolate operazioni di derisking, di fronte al mutato contesto macroeconomico condizionato dal conflitto russo-ucraino e dall’andamento dell’inflazione che potrebbe portare tassi di decadimento peggiori rispetto alle previsioni dell’inizio dello scorso anno”.