Officine CST, servicer e piattaforma d’investimento controllato dal fondo Cerberus Capital Management, ha presentato un resoconto sull’attività di investimento del 2022 prospettando una crescita del 200% negli acquisti di NPL passati dai 30m del 2021 ai 90 dell’anno successivo.
Significativo anche il volume degli incassi sugli investimenti diretti, che ha superato €45 milioni, in crescita del 30% rispetto al 2021. Presente nel mercato del credit servicing ed in particolare nel credito verso la Pubblica Amministrazione fin dal 2004, dal 2018 è attiva come investitore qualificato in SPV che acquistano crediti con investimenti complessivi per circa €190 milioni, su un valore lordo di oltre €800 milioni.
Il 2022 in particolare è stato caratterizzato da 14 transazioni e la creazione di due ulteriori veicoli di investimento, con l’ingresso anche di nuovi co-investitori di natura bancaria, rinforzando e diversificando ulteriormente le fonti di liquidità a cui Officine CST può attingere, significativo vantaggio competitivo nell’attuale fase dei mercati finanziari.
Significativa anche l’intermediazione sulle piattaforme fintech di crediti commerciali, dove operano investitori terzi su crediti performing, che ha superato nel corso del 2022 €150 milioni. Tra i clienti di Officine ci sono alcune delle maggiori utilities, telco e istituzioni finanziarie italiane, ma anche numerose PMI, specie tra i fornitori della PA dove è sempre più difficile trovare soluzioni nel sistema bancario tradizionale.
Paolo Gesa, CEO di Officine CST ha commentato: “La crisi energetica, l’inflazione e l’aumento dei tassi operato delle Banche Centrali hanno radicalmente mutato lo scenario di mercato. Officine CST si è confermata un’azienda a-ciclica, che sa trovare opportunità anche nei momenti più complessi. Vediamo un contesto interessante nel nostro business nei prossimi mesi e abbiamo le capacità per coglierlo al meglio, come abbiamo dimostrato nel 2022”.
Officine CST, servicer e piattaforma d’investimento controllato dal fondo Cerberus Capital Management, ha presentato un resoconto sull’attività di investimento del 2022 prospettando una crescita del 200% negli acquisti di NPL passati dai 30m del 2021 ai 90 dell’anno successivo.
Significativo anche il volume degli incassi sugli investimenti diretti, che ha superato €45 milioni, in crescita del 30% rispetto al 2021. Presente nel mercato del credit servicing ed in particolare nel credito verso la Pubblica Amministrazione fin dal 2004, dal 2018 è attiva come investitore qualificato in SPV che acquistano crediti con investimenti complessivi per circa €190 milioni, su un valore lordo di oltre €800 milioni.
Il 2022 in particolare è stato caratterizzato da 14 transazioni e la creazione di due ulteriori veicoli di investimento, con l’ingresso anche di nuovi co-investitori di natura bancaria, rinforzando e diversificando ulteriormente le fonti di liquidità a cui Officine CST può attingere, significativo vantaggio competitivo nell’attuale fase dei mercati finanziari.
Significativa anche l’intermediazione sulle piattaforme fintech di crediti commerciali, dove operano investitori terzi su crediti performing, che ha superato nel corso del 2022 €150 milioni. Tra i clienti di Officine ci sono alcune delle maggiori utilities, telco e istituzioni finanziarie italiane, ma anche numerose PMI, specie tra i fornitori della PA dove è sempre più difficile trovare soluzioni nel sistema bancario tradizionale.
Paolo Gesa, CEO di Officine CST ha commentato: “La crisi energetica, l’inflazione e l’aumento dei tassi operato delle Banche Centrali hanno radicalmente mutato lo scenario di mercato. Officine CST si è confermata un’azienda a-ciclica, che sa trovare opportunità anche nei momenti più complessi. Vediamo un contesto interessante nel nostro business nei prossimi mesi e abbiamo le capacità per coglierlo al meglio, come abbiamo dimostrato nel 2022”.