DBRS ha pubblicato un report sulle cartolarizzazioni di NPL in Europa. Secondo l’agenzia di Rating il rallentamento delle nuove emissioni di crediti in sofferenza iniziato nel 2022 dovrebbe invertirsi nel corso del 2023, con un volume di emissioni pubbliche sostanzialmente in linea con i volumi del 2020/2021, grazie alla maggiore stabilità delle politiche dei tassi di interesse delle banche centrali e al rinnovo dei programmi governativi di protezione degli asset.
Le aspettative per le emissioni del 2023 restano dominate dalla performance delle economie periferiche e, in particolare, delle giurisdizioni dell’Europa meridionale; tuttavia, considerando la portata sistemica del problema a livello europeo, è possibile che si assista a operazioni con rating in nuove giurisdizioni e, considerando il costo limitato per i governi rispetto ad altre soluzioni, potrebbe essere possibile l’introduzione di schemi simili a quello della Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze (GACS) dell’Italia (scaduto nel giugno 2022) e dell’Hellenic Asset Protection Scheme (HAPS) della Grecia (scaduto nell’ottobre 2022) in altre giurisdizioni.
A partire dalla seconda metà del 2022, uniformemente in tutta Europa, l’aumento dei costi di finanziamento, l’inflazione elevata e l’aumento delle bollette energetiche contribuiranno a rallentare la crescita economica e a gravare ulteriormente sulle famiglie e sulle imprese. L’aumento dei tassi di interesse esercita una pressione al ribasso sui valori immobiliari. Il lato positivo è che i tassi di disoccupazione hanno continuato a essere bassi dai massimi della pandemia e i risparmi delle famiglie sono aumentati durante la pandemia. Le banche sono ben capitalizzate e hanno ridotto ulteriormente i rischi negli ultimi due anni, riducendo il rischio di una contrazione dei finanziamenti. I fondi UE di nuova generazione (NGEU) previsti in Italia, Spagna e Cipro dovrebbero influire positivamente sui rispettivi risultati macroeconomici. Le chiusure dei tribunali e i conseguenti colli di bottiglia stanno diminuendo (ad eccezione della Spagna).
Per le prime transazioni GACS italiane più colpite dai ritardi temporali, è probabile che l’aumento delle commissioni GACS nel tempo renda più pronunciato l’effetto dei ritardi nei recuperi, il che potrebbe comportare un’ulteriore migrazione del rating nel 2023. Nel 2022, DBRS Morningstar ha aggiornato i rating delle senior notes di due transazioni irlandesi alla categoria AA, dopo una significativa riduzione della leva finanziaria dovuta a consistenti vendite di portafoglio. Nel clima attuale, il trend positivo delle vendite di prestiti riformati degli anni precedenti potrebbe essere difficile da mantenere.
Focus Italia: Outlook Negativo
L’aumento dei prezzi dell’energia a livello mondiale, l’inflazione elevata e i tassi di interesse stanno influenzando anche l’economia italiana. DBRS Morningstar prevede che l’aumento dei tassi di interesse metterà sotto pressione i prezzi degli immobili (e i recuperi garantiti dalle cartolarizzazioni di NPL).
D’altra parte, grazie alla continua attenzione della Commissione europea alla riduzione dei crediti in sofferenza durante la pandemia, le banche italiane hanno profili di rischio e di capitalizzazione più solidi rispetto al passato. Anche i risparmi delle famiglie e i depositi delle imprese sono aumentati, creando una certa resistenza ai venti contrari che ci attendono. La disoccupazione è più bassa rispetto all’inizio della pandemia (T3 2022: 7,9%; T2 2020: 9,6%, Eurostat), mentre l’aspettativa di crescita del PIL è positiva per il 2022 al 3,7% e negativa per il 2023 al -0,1%, secondo gli Scenari Macroeconomici di Riferimento recentemente pubblicati da DBRS Morningstar. Il nuovo governo ha dato segnali di continuità politica e di impegno nei confronti del National Recovery and Resilience Plan (NRRP).
Le chiusure dei tribunali e le conseguenti strozzature, che hanno portato a ritardi nel recupero delle cartolarizzazioni di NPL e al passaggio dei servicer da strategie di recupero giudiziarie a strategie più amichevoli, come lo swap debito-attività o le opzioni di acquisto del debito, stanno scomparendo. Nei rapporti dei servicer, DBRS Morningstar osserva che il calo comparativo della percentuale di recuperi giudiziari nelle riscossioni periodiche si sta invertendo. Ciò dovrebbe influire positivamente sui futuri piani commerciali aggiornati per le transazioni con rating DBRS Morningstar.
Le transazioni emesse prima della pandemia non avevano previsto nei loro business plan i ritardi e i cambiamenti di strategia causati dalla chiusura dei tribunali durante la pandemia. Di conseguenza, nel corso della pandemia sono state apportate diverse correzioni nei business plan aggiornati di queste transazioni. Ciò ha comportato anche incassi inferiori al previsto per queste transazioni, sia in termini di importo che di tempistica degli incassi. Le cartolarizzazioni di NPL emesse durante e dopo la pandemia avevano incorporato gli effetti della pandemia nei loro piani aziendali e quindi hanno registrato una performance più forte rispetto alle aspettative.
Sul fronte positivo, osserviamo un rallentamento del deterioramento della performance delle cartolarizzazioni nel 2022. Il grafico 6 mostra una riduzione consistente della performance durante il primo anno della pandemia (Gross Cumulative Collection Ratio (GCCR) 24 mesi fa vs. GCCR 12 mesi fa), mentre la performance più recente (Gross CCR – Last IPD vs. GCCR 12 mesi fa) è più eterogenea. Si nota un rallentamento del deterioramento del rapporto di raccolta cumulativo lordo e si può persino notare un miglioramento della performance di alcune transazioni italiane.
Tuttavia, per le prime transazioni GACS più colpite dai ritardi temporali, è probabile che l’aumento delle commissioni GACS nel tempo renda più pronunciato l’effetto dei ritardi nei recuperi, il che potrebbe comportare un’ulteriore migrazione del rating. Il programma italiano di protezione degli asset, GACS, iniziato nel 2016 e modificato durante il suo rinnovo nel 2019, è scaduto il 14 giugno 2022. Gli operatori di mercato sono concordi nel ritenere che ci sarà un rinnovo, anche se con alcune modifiche strutturali. Alla data del presente rapporto non vi è alcun annuncio ufficiale.
Il GACS ha svolto un ruolo significativo nel de-risking delle banche italiane. Tuttavia, a differenza dell’HAPS della Grecia, ha riguardato solo i prestiti denunciati e non ha affrontato i prestiti “unlikely-to-pay” (UTP). L’ampio stock di UTP italiani deve ancora essere risolto e le cartolarizzazioni al di fuori del GACS potrebbero essere una soluzione per questi portafogli nel 2023.
Il rapporto NPL per le banche seguite dall’EBA alla fine del secondo trimestre del 2022 era pari al 2,6%, mentre sul sito della Banca Centrale Italiana questo rapporto è pari al 3,5% per tutte le banche italiane, il che suggerisce un rapporto NPL più elevato per le banche più piccole. Nonostante le difficoltà di raccolta dati legate a questo tipo di transazioni, il 2023 potrebbe potenzialmente portare un maggior numero di transazioni in pool per le banche più piccole.
Link al report di DBRS
https://www.dbrsmorningstar.com/research/408187/european-npls-2023-credit-outlook
DBRS ha pubblicato un report sulle cartolarizzazioni di NPL in Europa. Secondo l’agenzia di Rating il rallentamento delle nuove emissioni di crediti in sofferenza iniziato nel 2022 dovrebbe invertirsi nel corso del 2023, con un volume di emissioni pubbliche sostanzialmente in linea con i volumi del 2020/2021, grazie alla maggiore stabilità delle politiche dei tassi di interesse delle banche centrali e al rinnovo dei programmi governativi di protezione degli asset.
Le aspettative per le emissioni del 2023 restano dominate dalla performance delle economie periferiche e, in particolare, delle giurisdizioni dell’Europa meridionale; tuttavia, considerando la portata sistemica del problema a livello europeo, è possibile che si assista a operazioni con rating in nuove giurisdizioni e, considerando il costo limitato per i governi rispetto ad altre soluzioni, potrebbe essere possibile l’introduzione di schemi simili a quello della Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze (GACS) dell’Italia (scaduto nel giugno 2022) e dell’Hellenic Asset Protection Scheme (HAPS) della Grecia (scaduto nell’ottobre 2022) in altre giurisdizioni.
A partire dalla seconda metà del 2022, uniformemente in tutta Europa, l’aumento dei costi di finanziamento, l’inflazione elevata e l’aumento delle bollette energetiche contribuiranno a rallentare la crescita economica e a gravare ulteriormente sulle famiglie e sulle imprese. L’aumento dei tassi di interesse esercita una pressione al ribasso sui valori immobiliari. Il lato positivo è che i tassi di disoccupazione hanno continuato a essere bassi dai massimi della pandemia e i risparmi delle famiglie sono aumentati durante la pandemia. Le banche sono ben capitalizzate e hanno ridotto ulteriormente i rischi negli ultimi due anni, riducendo il rischio di una contrazione dei finanziamenti. I fondi UE di nuova generazione (NGEU) previsti in Italia, Spagna e Cipro dovrebbero influire positivamente sui rispettivi risultati macroeconomici. Le chiusure dei tribunali e i conseguenti colli di bottiglia stanno diminuendo (ad eccezione della Spagna).
Per le prime transazioni GACS italiane più colpite dai ritardi temporali, è probabile che l’aumento delle commissioni GACS nel tempo renda più pronunciato l’effetto dei ritardi nei recuperi, il che potrebbe comportare un’ulteriore migrazione del rating nel 2023. Nel 2022, DBRS Morningstar ha aggiornato i rating delle senior notes di due transazioni irlandesi alla categoria AA, dopo una significativa riduzione della leva finanziaria dovuta a consistenti vendite di portafoglio. Nel clima attuale, il trend positivo delle vendite di prestiti riformati degli anni precedenti potrebbe essere difficile da mantenere.
Focus Italia: Outlook Negativo
L’aumento dei prezzi dell’energia a livello mondiale, l’inflazione elevata e i tassi di interesse stanno influenzando anche l’economia italiana. DBRS Morningstar prevede che l’aumento dei tassi di interesse metterà sotto pressione i prezzi degli immobili (e i recuperi garantiti dalle cartolarizzazioni di NPL).
D’altra parte, grazie alla continua attenzione della Commissione europea alla riduzione dei crediti in sofferenza durante la pandemia, le banche italiane hanno profili di rischio e di capitalizzazione più solidi rispetto al passato. Anche i risparmi delle famiglie e i depositi delle imprese sono aumentati, creando una certa resistenza ai venti contrari che ci attendono. La disoccupazione è più bassa rispetto all’inizio della pandemia (T3 2022: 7,9%; T2 2020: 9,6%, Eurostat), mentre l’aspettativa di crescita del PIL è positiva per il 2022 al 3,7% e negativa per il 2023 al -0,1%, secondo gli Scenari Macroeconomici di Riferimento recentemente pubblicati da DBRS Morningstar. Il nuovo governo ha dato segnali di continuità politica e di impegno nei confronti del National Recovery and Resilience Plan (NRRP).
Le chiusure dei tribunali e le conseguenti strozzature, che hanno portato a ritardi nel recupero delle cartolarizzazioni di NPL e al passaggio dei servicer da strategie di recupero giudiziarie a strategie più amichevoli, come lo swap debito-attività o le opzioni di acquisto del debito, stanno scomparendo. Nei rapporti dei servicer, DBRS Morningstar osserva che il calo comparativo della percentuale di recuperi giudiziari nelle riscossioni periodiche si sta invertendo. Ciò dovrebbe influire positivamente sui futuri piani commerciali aggiornati per le transazioni con rating DBRS Morningstar.
Le transazioni emesse prima della pandemia non avevano previsto nei loro business plan i ritardi e i cambiamenti di strategia causati dalla chiusura dei tribunali durante la pandemia. Di conseguenza, nel corso della pandemia sono state apportate diverse correzioni nei business plan aggiornati di queste transazioni. Ciò ha comportato anche incassi inferiori al previsto per queste transazioni, sia in termini di importo che di tempistica degli incassi. Le cartolarizzazioni di NPL emesse durante e dopo la pandemia avevano incorporato gli effetti della pandemia nei loro piani aziendali e quindi hanno registrato una performance più forte rispetto alle aspettative.
Sul fronte positivo, osserviamo un rallentamento del deterioramento della performance delle cartolarizzazioni nel 2022. Il grafico 6 mostra una riduzione consistente della performance durante il primo anno della pandemia (Gross Cumulative Collection Ratio (GCCR) 24 mesi fa vs. GCCR 12 mesi fa), mentre la performance più recente (Gross CCR – Last IPD vs. GCCR 12 mesi fa) è più eterogenea. Si nota un rallentamento del deterioramento del rapporto di raccolta cumulativo lordo e si può persino notare un miglioramento della performance di alcune transazioni italiane.
Tuttavia, per le prime transazioni GACS più colpite dai ritardi temporali, è probabile che l’aumento delle commissioni GACS nel tempo renda più pronunciato l’effetto dei ritardi nei recuperi, il che potrebbe comportare un’ulteriore migrazione del rating. Il programma italiano di protezione degli asset, GACS, iniziato nel 2016 e modificato durante il suo rinnovo nel 2019, è scaduto il 14 giugno 2022. Gli operatori di mercato sono concordi nel ritenere che ci sarà un rinnovo, anche se con alcune modifiche strutturali. Alla data del presente rapporto non vi è alcun annuncio ufficiale.
Il GACS ha svolto un ruolo significativo nel de-risking delle banche italiane. Tuttavia, a differenza dell’HAPS della Grecia, ha riguardato solo i prestiti denunciati e non ha affrontato i prestiti “unlikely-to-pay” (UTP). L’ampio stock di UTP italiani deve ancora essere risolto e le cartolarizzazioni al di fuori del GACS potrebbero essere una soluzione per questi portafogli nel 2023.
Il rapporto NPL per le banche seguite dall’EBA alla fine del secondo trimestre del 2022 era pari al 2,6%, mentre sul sito della Banca Centrale Italiana questo rapporto è pari al 3,5% per tutte le banche italiane, il che suggerisce un rapporto NPL più elevato per le banche più piccole. Nonostante le difficoltà di raccolta dati legate a questo tipo di transazioni, il 2023 potrebbe potenzialmente portare un maggior numero di transazioni in pool per le banche più piccole.
Link al report di DBRS
https://www.dbrsmorningstar.com/research/408187/european-npls-2023-credit-outlook