Banca Ifis, ha reso noti i risultati relativi al primo semestre 2022.
Il Margine di intermediazione è in crescita del 11,6% a 324 milioni di euro (290,4 milioni di euro al 30.06.2021) e beneficia di maggiori ricavi nel Settore Npl, pari a 135,0 milioni di euro (+9,5% rispetto al 30.06.2021) e nel Settore Commercial &
Corporate Banking, pari a 142,2 milioni di euro (+1,6% rispetto al 30.06.2021).
I costi operativi, pari a 185,5 milioni di euro (+7,5% rispetto a 172,5 milioni di euro del 30.06.2021), sono in aumento per le maggiori spese del personale (73,6 milioni di euro rispetto a 67,7 milioni di euro del 30.06.2021), per la crescita della
remunerazione variabile e per il contributo, in termini di risorse, su tutto il semestre collegato all’acquisizione ex Aigis) e le altre spese amministrative (114,6 milioni di euro rispetto a 111,5 milioni di euro del 30.06.2021) per maggiori costi legati principalmente ai progetti strategici del Gruppo.
L’utile netto della Capogruppo è pari a 72,5 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto ai 48,3 milioni di euro del primo semestre 2021.
Il Costo del credito pari a 33,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 43,5 milioni di euro del corrispondente periodo del2021.
Solida posizione di liquidità: circa 1 miliardo di euro al 30 giugno 2022 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.000%).
CET1 pari a 14,92% (15,44% al 31 dicembre 2021) e TCR pari a 19,00% (19,63% al 31 dicembre 2021), calcolati escludendo l’utile del primo semestre 2022. Il CET1 si attesterebbe al 15,91% includendo i positivi effetti derivanti dall’applicazione del
regolamento delegato UE 954/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 giugno 2022 ed effettivo da luglio 2022, che consente una riduzione della ponderazione sui crediti acquisiti dal business Npl e della cessione di crediti verso il Sistema
sanitario nazionale (SSN) effettuata dalla Banca a giugno 2022 (il riconoscimento del trasferimento del rischio è atteso entro settembre 2022).
“I risultati del primo semestre 2022 – dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis – evidenziano un utile netto pari a 72,5 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto allo stesso periodo del 2021, trainato principalmente
all’incremento dei ricavi che si attestano al +12%. Quest’andamento riflette la resilienza del nostro modello di business che ci permette di operare traendo vantaggio dall’elevata specializzazione, dagli investimenti in innovazione dei processi e dalla gestione sostenibile del credito in mercati dove la nostra Banca detiene un forte vantaggio competitivo. I solidi risultati semestrali e l’approccio conservativo nell’assunzione dei rischi adottato negli ultimi anni, ci consentiranno di affrontare al meglio il possibile scenario macroeconomico avverso dei prossimi trimestri, continuando a svolgere il nostro ruolo di supporto all’economia reale”, conclude Frederik Geertman
Banca Ifis, ha reso noti i risultati relativi al primo semestre 2022.
Il Margine di intermediazione è in crescita del 11,6% a 324 milioni di euro (290,4 milioni di euro al 30.06.2021) e beneficia di maggiori ricavi nel Settore Npl, pari a 135,0 milioni di euro (+9,5% rispetto al 30.06.2021) e nel Settore Commercial &
Corporate Banking, pari a 142,2 milioni di euro (+1,6% rispetto al 30.06.2021).
I costi operativi, pari a 185,5 milioni di euro (+7,5% rispetto a 172,5 milioni di euro del 30.06.2021), sono in aumento per le maggiori spese del personale (73,6 milioni di euro rispetto a 67,7 milioni di euro del 30.06.2021), per la crescita della
remunerazione variabile e per il contributo, in termini di risorse, su tutto il semestre collegato all’acquisizione ex Aigis) e le altre spese amministrative (114,6 milioni di euro rispetto a 111,5 milioni di euro del 30.06.2021) per maggiori costi legati principalmente ai progetti strategici del Gruppo.
L’utile netto della Capogruppo è pari a 72,5 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto ai 48,3 milioni di euro del primo semestre 2021.
Il Costo del credito pari a 33,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 43,5 milioni di euro del corrispondente periodo del2021.
Solida posizione di liquidità: circa 1 miliardo di euro al 30 giugno 2022 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.000%).
CET1 pari a 14,92% (15,44% al 31 dicembre 2021) e TCR pari a 19,00% (19,63% al 31 dicembre 2021), calcolati escludendo l’utile del primo semestre 2022. Il CET1 si attesterebbe al 15,91% includendo i positivi effetti derivanti dall’applicazione del
regolamento delegato UE 954/2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 giugno 2022 ed effettivo da luglio 2022, che consente una riduzione della ponderazione sui crediti acquisiti dal business Npl e della cessione di crediti verso il Sistema
sanitario nazionale (SSN) effettuata dalla Banca a giugno 2022 (il riconoscimento del trasferimento del rischio è atteso entro settembre 2022).
“I risultati del primo semestre 2022 – dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis – evidenziano un utile netto pari a 72,5 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto allo stesso periodo del 2021, trainato principalmente
all’incremento dei ricavi che si attestano al +12%. Quest’andamento riflette la resilienza del nostro modello di business che ci permette di operare traendo vantaggio dall’elevata specializzazione, dagli investimenti in innovazione dei processi e dalla gestione sostenibile del credito in mercati dove la nostra Banca detiene un forte vantaggio competitivo. I solidi risultati semestrali e l’approccio conservativo nell’assunzione dei rischi adottato negli ultimi anni, ci consentiranno di affrontare al meglio il possibile scenario macroeconomico avverso dei prossimi trimestri, continuando a svolgere il nostro ruolo di supporto all’economia reale”, conclude Frederik Geertman