AMCO, la società specializzata in credit management di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti i risultati del primo semestre 2002.
Il bilancio semestrale si presenta positivo con gli Asset under Management (AuM) pro-forma che raggiungono €34,1 miliardi (+3,0% a/a) e sono composti per il 59% da sofferenze (NPL) e per il 41% da inadempienze probabili (UTP).La crescita degli AuM pro-forma riflette gli accordi firmati con il Gruppo Intesa Sanpaolo per l’acquisto di €1,4 miliardi (valore lordo) di crediti leasing immobiliari in sofferenza e di un portafoglio di single name UTP del valore lordo di €120 milioni, il cui perfezionamento è previsto nella seconda metà del 2022.
La variazione degli AuM nel periodo è influenzata dalla naturale dinamica del portafoglio e da ulteriori apporti al Fondo Back2Bonis relativo al Progetto Cuvée.
A seguito dei suddetti apporti, il Progetto Cuvée ha raggiunto €2,2 miliardi di attivi lordi in gestione, confermando così il successo della prima piattaforma multi-originator nata a fine 2019 per la gestione di UTP nel settore immobiliare.
Gli incassi nei primi sei mesi dell’anno evidenziano una crescita dell’11% a/a e raggiungono €667 milioni, confermando il successo del modello operativo in-house/outsourcing. Nel semestre, il collection rate annualizzato raggiunge il 4,2% degli Asset Under Management, in crescita rispetto al 3,6% del 1° semestre 2021.
I ricavi sono in crescita (+6% a/a) e raggiungono €150,2 milioni con un peso crescente dei ricavi da investimenti, pari all’85% del totale (83% nel 1° semestre 2021). I restanti ricavi sono originati dall’attività di servicing. Le commissioni da servicing derivano quasi interamente dalla gestione del portafoglio crediti delle ex-Banche Venete, in leggero calo per effetto della naturale dinamica dei portafogli off-balance, solo parzialmente compensata dall’aumento delle commissioni per nuove contribuzioni di masse in gestione al fondo Cuvée.
L’utile netto al 30 giugno 2022 è di circa €10 milioni, in calo rispetto ai €36,5 milioni del primo semestre 2021, per effetto delle maggiori rettifiche di valore a copertura del rischio di credito di specifiche posizioni e della revisione delle valutazioni dei fondi (OICR) in portafoglio, legata ai movimenti dei tassi di interesse, con particolare effetto sulle quote del fondo Italian Recovery Fund (IRF).
L’EBITDA – pari a €90,6 milioni – è in crescita dell’1% a/a rispetto a €89,6 milioni del primo semestre 2021. La dinamica riflette l’aumento dei ricavi che assorbe la crescita delle spese legali e di recupero delle azioni di gestione avviate che origineranno incassi futuri. L’EBITDA margin è al 60%.
“I risultati del semestre evidenziano una dinamica degli incassi in continuo miglioramento con una crescita a due cifre grazie al contributo di tutte le divisioni di business. La redditività operativa migliora per effetto della crescita dei ricavi. La struttura patrimoniale è solida e il team continua a rafforzarsi grazie all’ingresso di nuovi talenti – ha dichiarato Marina Natale, Amministratore Delegato di AMCO -. Il nostro obiettivo per la seconda parte dell’anno è consolidare la crescita, continuando ad approcciare il cliente debitore con una gestione paziente e sostenibile, volta a evitare stress finanziari, a garanzia della continuità del business e dello sviluppo dell’impresa”.
AMCO, la società specializzata in credit management di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti i risultati del primo semestre 2002.
Il bilancio semestrale si presenta positivo con gli Asset under Management (AuM) pro-forma che raggiungono €34,1 miliardi (+3,0% a/a) e sono composti per il 59% da sofferenze (NPL) e per il 41% da inadempienze probabili (UTP).La crescita degli AuM pro-forma riflette gli accordi firmati con il Gruppo Intesa Sanpaolo per l’acquisto di €1,4 miliardi (valore lordo) di crediti leasing immobiliari in sofferenza e di un portafoglio di single name UTP del valore lordo di €120 milioni, il cui perfezionamento è previsto nella seconda metà del 2022.
La variazione degli AuM nel periodo è influenzata dalla naturale dinamica del portafoglio e da ulteriori apporti al Fondo Back2Bonis relativo al Progetto Cuvée.
A seguito dei suddetti apporti, il Progetto Cuvée ha raggiunto €2,2 miliardi di attivi lordi in gestione, confermando così il successo della prima piattaforma multi-originator nata a fine 2019 per la gestione di UTP nel settore immobiliare.
Gli incassi nei primi sei mesi dell’anno evidenziano una crescita dell’11% a/a e raggiungono €667 milioni, confermando il successo del modello operativo in-house/outsourcing. Nel semestre, il collection rate annualizzato raggiunge il 4,2% degli Asset Under Management, in crescita rispetto al 3,6% del 1° semestre 2021.
I ricavi sono in crescita (+6% a/a) e raggiungono €150,2 milioni con un peso crescente dei ricavi da investimenti, pari all’85% del totale (83% nel 1° semestre 2021). I restanti ricavi sono originati dall’attività di servicing. Le commissioni da servicing derivano quasi interamente dalla gestione del portafoglio crediti delle ex-Banche Venete, in leggero calo per effetto della naturale dinamica dei portafogli off-balance, solo parzialmente compensata dall’aumento delle commissioni per nuove contribuzioni di masse in gestione al fondo Cuvée.
L’utile netto al 30 giugno 2022 è di circa €10 milioni, in calo rispetto ai €36,5 milioni del primo semestre 2021, per effetto delle maggiori rettifiche di valore a copertura del rischio di credito di specifiche posizioni e della revisione delle valutazioni dei fondi (OICR) in portafoglio, legata ai movimenti dei tassi di interesse, con particolare effetto sulle quote del fondo Italian Recovery Fund (IRF).
L’EBITDA – pari a €90,6 milioni – è in crescita dell’1% a/a rispetto a €89,6 milioni del primo semestre 2021. La dinamica riflette l’aumento dei ricavi che assorbe la crescita delle spese legali e di recupero delle azioni di gestione avviate che origineranno incassi futuri. L’EBITDA margin è al 60%.
“I risultati del semestre evidenziano una dinamica degli incassi in continuo miglioramento con una crescita a due cifre grazie al contributo di tutte le divisioni di business. La redditività operativa migliora per effetto della crescita dei ricavi. La struttura patrimoniale è solida e il team continua a rafforzarsi grazie all’ingresso di nuovi talenti – ha dichiarato Marina Natale, Amministratore Delegato di AMCO -. Il nostro obiettivo per la seconda parte dell’anno è consolidare la crescita, continuando ad approcciare il cliente debitore con una gestione paziente e sostenibile, volta a evitare stress finanziari, a garanzia della continuità del business e dello sviluppo dell’impresa”.