Il Gruppo Banca Finint ha finalizzato l’acquisizione di Finint Revalue – societa’ specializzata nel credit asset management – che entra formalmente nel perimetro del gruppo bancario.
L’operazione e’ realizzata con l’obiettivo di creare un’eccellenza in Italia nel segmento degli Npl e Utp. In particolare, si spiega in una nota, l’acquisizione consente di affiancare le attivita’ di credit servicing di Finint Revalue a quelle di acquisto di portafogli, specialized lending e restructoring in capo a Banca Finint e di gestione di fondi con sottostante crediti deteriorati e inadempienze probabili di Finint Investments. Il gruppo bancario sta puntando al settore degli Npe, che presenta prospettive di crescita importanti legate all’aumento dello stock per le crisi degli ultimi anni e al trasferimento degli asset dai bilanci delle banche all’industria del credito deteriorato.
In questa ottica, e nel quadro del piano industriale 2021-2023, Banca Finint ha fatto nel 2021 il proprio ingresso sul mercato delle acquisizioni di portafogli di Npe e ha, al contempo, rafforzato la propria struttura di restructuring e specialized lending a servizio dei crediti Utp, raggruppandole all’interno di un’unica unita’ di business dedicata. Si sviluppa con questa operazione il quarto pilastro di attivita’ del Gruppo che si affianca a quelli del corporate investment banking, dell’asset management e del private banking. Finint Revalue fungera’ da servicer per i portafogli acquisiti da Banca Finint, oltre a continuare ad operare anche per clienti terzi. Daniele Da Lozzo, attualmente amministratore delegato di Finint Revalue ne assumera’ la presidenza e Luciano Colombini, consigliere esecutivo del CdA di Banca Finint con deleghe per i rapporti con i clienti corporate del Gruppo Banca Finint, assumera’ in questa fase anche il ruolo di amministratore delegato della societa’, che nel 2021 ha registrato ricavi per 10,5 milioni di euro e un Ebitda pari a 1,5 milioni di euro. Al 31 dicembre 2021 gestiva asset per 3,6 miliardi di euro, dei quali 3,1 mld di Npl e 0,5 mld di Utp/Pd.
Fonte: Borsa Italiana
Il Gruppo Banca Finint ha finalizzato l’acquisizione di Finint Revalue – societa’ specializzata nel credit asset management – che entra formalmente nel perimetro del gruppo bancario.
L’operazione e’ realizzata con l’obiettivo di creare un’eccellenza in Italia nel segmento degli Npl e Utp. In particolare, si spiega in una nota, l’acquisizione consente di affiancare le attivita’ di credit servicing di Finint Revalue a quelle di acquisto di portafogli, specialized lending e restructoring in capo a Banca Finint e di gestione di fondi con sottostante crediti deteriorati e inadempienze probabili di Finint Investments. Il gruppo bancario sta puntando al settore degli Npe, che presenta prospettive di crescita importanti legate all’aumento dello stock per le crisi degli ultimi anni e al trasferimento degli asset dai bilanci delle banche all’industria del credito deteriorato.
In questa ottica, e nel quadro del piano industriale 2021-2023, Banca Finint ha fatto nel 2021 il proprio ingresso sul mercato delle acquisizioni di portafogli di Npe e ha, al contempo, rafforzato la propria struttura di restructuring e specialized lending a servizio dei crediti Utp, raggruppandole all’interno di un’unica unita’ di business dedicata. Si sviluppa con questa operazione il quarto pilastro di attivita’ del Gruppo che si affianca a quelli del corporate investment banking, dell’asset management e del private banking. Finint Revalue fungera’ da servicer per i portafogli acquisiti da Banca Finint, oltre a continuare ad operare anche per clienti terzi. Daniele Da Lozzo, attualmente amministratore delegato di Finint Revalue ne assumera’ la presidenza e Luciano Colombini, consigliere esecutivo del CdA di Banca Finint con deleghe per i rapporti con i clienti corporate del Gruppo Banca Finint, assumera’ in questa fase anche il ruolo di amministratore delegato della societa’, che nel 2021 ha registrato ricavi per 10,5 milioni di euro e un Ebitda pari a 1,5 milioni di euro. Al 31 dicembre 2021 gestiva asset per 3,6 miliardi di euro, dei quali 3,1 mld di Npl e 0,5 mld di Utp/Pd.
Fonte: Borsa Italiana