Cerved Credit Management (CCM), la divisione del gruppo Cerved focalizzata sulla gestione di crediti problematici, si è aggiudicato la gara, avviata a marzo, con cui è stata messa in vendita la piattaforma operativa di REV Gestione Crediti – la società, partecipata al 100% dal Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) istituito presso Bankitalia, nata nel 2015 per trovare una collocazione ai crediti delle quattro banche del Centro Italia poste in risoluzione (Popolare Etruria, Banca Marche, Cassa di Chieti e CariFerrara) – e riceverà l’incarico di gestione degli 8,3 miliardi di crediti NPL residui (dagli iniziali 10) e di prestazione di servizi accessori.
Con questa operazione Cerved Credit Management supera i 44 miliardi di euro di crediti deteriorati in gestione confermandosi tra i principali operatori nell’industria del credit management.
Nella procedura di gara e nella negoziazione e finalizzazione dei contratti, il Gruppo Cerved è stato assistito dallo studio Gattai, Minoli, Partners, mentre REV è stata assistita dallo Studio Legance – Avvocati Associati e da PWC nella qualità di advisor industriale.
“C’è grande soddisfazione per questa operazione – afferma Maria Teresa Bianchi, Presidente di Rev Gestione Crediti – dimostra l’apprezzamento del mercato per il buon lavoro svolto in questi anni dalla società ed il valore del suo capitale umano”.
“Siamo molto soddisfatti del risultato, perché si tratta di una delle maggiori operazioni in termini di volumi degli ultimi tre anni – commenta Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved Group –. Avere ottenuto l’incarico dimostra concretamente al mercato il pieno rilancio di Cerved Credit Management e conferma la centralità di questa divisione nella strategia complessiva del Gruppo. Dal 2017 siamo tra i 4 servicer di REV per una porzione importante del portafoglio e durante questo periodo crediamo di avere operato con prestazioni caratterizzate da performance, trasparenza e spirito di partnership. Abbiamo fortemente creduto in questa operazione e REV ha visto in noi solidità e affidabilità, nonché il know how e la struttura necessari per portare a termine in modo efficace e accurato la gestione del portafoglio residuo e successivamente garantire prospettive di lavoro di medio-lungo periodo alle persone di REV che ora entrano a far parte della nostra squadra”.
“Cerved Credit Management era stata ammessa alla seconda fase del processo di selezione, a cui hanno partecipato una ventina tra i principali operatori del settore, anche internazionali – afferma Paolo Pellegrini, Amministrare Delegato di Cerved Credit Management – Dalla short list di tre candidati che si sono dimostrati idonei a tutti i requisiti richiesti, siamo stati scelti noi. L’operazione infatti prevede, da un lato, lo scorporo e la vendita a CCM della piattaforma operativa di gestione degli asset di REV. Dall’altro, la sottoscrizione tra CCM e REV di due contratti pluriennali di servicing, uno per i finanziamenti e uno per il leasing, di una durata coincidente con la vita dei portafogli, e di un contratto di servizi amministrativi cosiddetti “ancillari”. Gli asset invece non verranno ceduti e la società REV rimarrà di proprietà di Banca d’Italia”.
Cerved Credit Management (CCM), la divisione del gruppo Cerved focalizzata sulla gestione di crediti problematici, si è aggiudicato la gara, avviata a marzo, con cui è stata messa in vendita la piattaforma operativa di REV Gestione Crediti – la società, partecipata al 100% dal Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) istituito presso Bankitalia, nata nel 2015 per trovare una collocazione ai crediti delle quattro banche del Centro Italia poste in risoluzione (Popolare Etruria, Banca Marche, Cassa di Chieti e CariFerrara) – e riceverà l’incarico di gestione degli 8,3 miliardi di crediti NPL residui (dagli iniziali 10) e di prestazione di servizi accessori.
Con questa operazione Cerved Credit Management supera i 44 miliardi di euro di crediti deteriorati in gestione confermandosi tra i principali operatori nell’industria del credit management.
Nella procedura di gara e nella negoziazione e finalizzazione dei contratti, il Gruppo Cerved è stato assistito dallo studio Gattai, Minoli, Partners, mentre REV è stata assistita dallo Studio Legance – Avvocati Associati e da PWC nella qualità di advisor industriale.
“C’è grande soddisfazione per questa operazione – afferma Maria Teresa Bianchi, Presidente di Rev Gestione Crediti – dimostra l’apprezzamento del mercato per il buon lavoro svolto in questi anni dalla società ed il valore del suo capitale umano”.
“Siamo molto soddisfatti del risultato, perché si tratta di una delle maggiori operazioni in termini di volumi degli ultimi tre anni – commenta Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved Group –. Avere ottenuto l’incarico dimostra concretamente al mercato il pieno rilancio di Cerved Credit Management e conferma la centralità di questa divisione nella strategia complessiva del Gruppo. Dal 2017 siamo tra i 4 servicer di REV per una porzione importante del portafoglio e durante questo periodo crediamo di avere operato con prestazioni caratterizzate da performance, trasparenza e spirito di partnership. Abbiamo fortemente creduto in questa operazione e REV ha visto in noi solidità e affidabilità, nonché il know how e la struttura necessari per portare a termine in modo efficace e accurato la gestione del portafoglio residuo e successivamente garantire prospettive di lavoro di medio-lungo periodo alle persone di REV che ora entrano a far parte della nostra squadra”.
“Cerved Credit Management era stata ammessa alla seconda fase del processo di selezione, a cui hanno partecipato una ventina tra i principali operatori del settore, anche internazionali – afferma Paolo Pellegrini, Amministrare Delegato di Cerved Credit Management – Dalla short list di tre candidati che si sono dimostrati idonei a tutti i requisiti richiesti, siamo stati scelti noi. L’operazione infatti prevede, da un lato, lo scorporo e la vendita a CCM della piattaforma operativa di gestione degli asset di REV. Dall’altro, la sottoscrizione tra CCM e REV di due contratti pluriennali di servicing, uno per i finanziamenti e uno per il leasing, di una durata coincidente con la vita dei portafogli, e di un contratto di servizi amministrativi cosiddetti “ancillari”. Gli asset invece non verranno ceduti e la società REV rimarrà di proprietà di Banca d’Italia”.