Borgosesia, società attiva negli investimenti in asset non performing e alternativi in generale, ha reso nota la nuova partneship con Ddm Invest III AG. In concomitanza con questa iniziativa è stata anche comunicata la cessione di quasi 2 milioni di azioni proprie a investitori bresciani e approvato il bilancio del 2021, con proposta di un dividendo più alto rispetto al 2020.
Tra i dati del 2021 spiccano anche il realizzo di investimenti già in portafoglio per 21,8 milioni (+107%) e il conseguimento di nuovi investimenti per 22,2 milioni (+104%), di cui 16,5 milioni per l’acquisto con “strategia reposses” di single name loans ipotecari non performing pari nominalmente a 36,1 milioni, 3,8 milioni per l’acquisto diretto di immobili nell’ambito di special situation e 1,9 milioni per l’acquisto con strategia collection di single name loans ipotecari non performing pari nominalmente a 4,8 milioni.
La società ha anche comunicato che, in continuità con le previsioni del memorandum of understanding sottoscritto nel dicembre scorso, ha sottoscritto con Ddm Invest III AG, società appartenente al gruppo Ddm, la cui capogruppo Ddm Holding AG è quotata presso il Nasdaq First North Growth Market di Stoccolma, una partnership strategica, industriale e finanziaria, finalizzata allo sviluppo degli investimenti in distressed asset e in non performing loan immobiliari.
L’acordo ha la durata di tre anni e prevede investimenti per 100 milioni da realizzarsi attraverso cartolarizzazioni le cui notes verranno sottoscritte per il 20% massimo da Borgosesia e, per il restante, da Ddm. Nell’ambito di questo, in esclusiva, Borgosesia presterà tutti i servizi immobiliari connessi ai singoli interventi nonché quelli di special servicer in relazione ai crediti acquisiti.
Il gruppo ha realizzato lo scorso anno un utile netto pari a 7,87 milioni di euro (+56% anno su anno), con un volume della produzione (comprensivo dei riallineamenti a fair value del portafoglio crediti e immobiliare) e un margine lordo delle attività operative pari, rispettivamente, a 18,5 milioni e 15 milioni, un ebitda adjusted pari a 12 milioni (+77%), un cash flow positivo per 5,5 milioni (contro gli 1,4 milioni del 2020) e un indebitamento netto pari a 27,5 milioni. Proposta all’assemblea convocata il 25 maggio la distribuzione di un dividendo a 0,022 euro per azione, per un totale degli utili distribuiti pari a 1,05 milioni.
Borgosesia, società attiva negli investimenti in asset non performing e alternativi in generale, ha reso nota la nuova partneship con Ddm Invest III AG. In concomitanza con questa iniziativa è stata anche comunicata la cessione di quasi 2 milioni di azioni proprie a investitori bresciani e approvato il bilancio del 2021, con proposta di un dividendo più alto rispetto al 2020.
Tra i dati del 2021 spiccano anche il realizzo di investimenti già in portafoglio per 21,8 milioni (+107%) e il conseguimento di nuovi investimenti per 22,2 milioni (+104%), di cui 16,5 milioni per l’acquisto con “strategia reposses” di single name loans ipotecari non performing pari nominalmente a 36,1 milioni, 3,8 milioni per l’acquisto diretto di immobili nell’ambito di special situation e 1,9 milioni per l’acquisto con strategia collection di single name loans ipotecari non performing pari nominalmente a 4,8 milioni.
La società ha anche comunicato che, in continuità con le previsioni del memorandum of understanding sottoscritto nel dicembre scorso, ha sottoscritto con Ddm Invest III AG, società appartenente al gruppo Ddm, la cui capogruppo Ddm Holding AG è quotata presso il Nasdaq First North Growth Market di Stoccolma, una partnership strategica, industriale e finanziaria, finalizzata allo sviluppo degli investimenti in distressed asset e in non performing loan immobiliari.
L’acordo ha la durata di tre anni e prevede investimenti per 100 milioni da realizzarsi attraverso cartolarizzazioni le cui notes verranno sottoscritte per il 20% massimo da Borgosesia e, per il restante, da Ddm. Nell’ambito di questo, in esclusiva, Borgosesia presterà tutti i servizi immobiliari connessi ai singoli interventi nonché quelli di special servicer in relazione ai crediti acquisiti.
Il gruppo ha realizzato lo scorso anno un utile netto pari a 7,87 milioni di euro (+56% anno su anno), con un volume della produzione (comprensivo dei riallineamenti a fair value del portafoglio crediti e immobiliare) e un margine lordo delle attività operative pari, rispettivamente, a 18,5 milioni e 15 milioni, un ebitda adjusted pari a 12 milioni (+77%), un cash flow positivo per 5,5 milioni (contro gli 1,4 milioni del 2020) e un indebitamento netto pari a 27,5 milioni. Proposta all’assemblea convocata il 25 maggio la distribuzione di un dividendo a 0,022 euro per azione, per un totale degli utili distribuiti pari a 1,05 milioni.