Intervista a Massimiliano Pizzi, Sales Director Banking & Investors
Si Collection
Il mercato italiano degli NPL, durante il 2021 è stato caratterizzato da una evidente diminuzione nelle operazioni sul segmento primario, a fronte di una certa vivacità sul segmento secondario. “È la dimostrazione”, spiega Massimiliano Pizzi, Sales Director Banking & Investors di Si Collection S.p.A, “di come il mercato italiano si stia avviando a raggiungere la sua piena maturità. Allo stesso tempo, il contesto pandemico ha generato una serie di criticità di carattere operativo/organizzativo per i Servicers del settore, in primo luogo un minore utilizzo della rete esattoriale per le evidenti difficoltà operative nel raggiungere fisicamente i debitori”.
Cosa hanno imposto queste criticità a Servicer come Si Collection?
M.P. Prima di tutto una riorganizzazione interna per favorire il recupero attraverso le strutture di Phone Collection. La crescente e costante attenzione al monitoraggio delle performance ottenuta grazie all’introduzione di nuove tecnologie, ha portato Si Collection a puntare decisamente per il 2022 sulla creazione di nuovi sistemi di “scoring per la recuperabilità” delle pratiche, e per la creazione di sistemi che consentono di calcolare la “redditività” per pratica. Lavorando, allo stesso tempo, su una forte sensibilizzazione dell’intero staff, su un’equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro tra le diverse strutture aziendali e sull’inserimento di nuove figure di project manager.
Come si garantisce competitività in questo settore?
M.P. Siamo convinti che i Servicer che riusciranno a sviluppare/modulare i propri applicativi personalizzandoli sulle esigenze degli Investitori potranno rispondere meglio alle mutate esigenze delle Mandanti in un mercato che ormai richiede un’importante specializzazione e una maggiore flessibilità. Si riuscirà ad emergere solo investendo in infrastrutture operative e informatiche, con piattaforme flessibili pronte a cogliere le nuove opportunità di mercato.
Quali le sue previsioni per il 2022?
M.P. Il 2021 è stato un anno in cui il numero delle transazioni NPL e del relativo GBV rispetto al 2020 ha registrato una continua decrescita restando molto distante dai risultati registrati nel 2018. Ma siamo fiduciosi che, durante il 2022, una volta terminate le diverse forme di aiuto elargite dal Governo per arginare la crisi, si potrà registrare la tanto attesa ondata di crediti deteriorati con una ripresa delle cartolarizzazioni GACS. Il tutto dopo il via libera del Governo a proseguire nel supporto al sistema, una ripresa delle transazioni sul mercato primario e un’accelerazione sul mercato secondario.
Qual è il significato del prossimo evento “Next Generation NPE, il ruolo dei distressed credit nel PNRR”?
M.P. Sarà il primo di una serie di appuntamenti che ci aiuteranno a conoscere le nuove opportunità generate dal programma Next Generation EU. L’interesse verso l’universo dei crediti distressed sta sempre più assumendo un importante ruolo strategico per il futuro economico dell’Italia con la reale possibilità che si realizzino cospicui investimenti statali nel settore.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE
Intervista a Massimiliano Pizzi, Sales Director Banking & Investors
Si Collection
Il mercato italiano degli NPL, durante il 2021 è stato caratterizzato da una evidente diminuzione nelle operazioni sul segmento primario, a fronte di una certa vivacità sul segmento secondario. “È la dimostrazione”, spiega Massimiliano Pizzi, Sales Director Banking & Investors di Si Collection S.p.A, “di come il mercato italiano si stia avviando a raggiungere la sua piena maturità. Allo stesso tempo, il contesto pandemico ha generato una serie di criticità di carattere operativo/organizzativo per i Servicers del settore, in primo luogo un minore utilizzo della rete esattoriale per le evidenti difficoltà operative nel raggiungere fisicamente i debitori”.
Cosa hanno imposto queste criticità a Servicer come Si Collection?
M.P. Prima di tutto una riorganizzazione interna per favorire il recupero attraverso le strutture di Phone Collection. La crescente e costante attenzione al monitoraggio delle performance ottenuta grazie all’introduzione di nuove tecnologie, ha portato Si Collection a puntare decisamente per il 2022 sulla creazione di nuovi sistemi di “scoring per la recuperabilità” delle pratiche, e per la creazione di sistemi che consentono di calcolare la “redditività” per pratica. Lavorando, allo stesso tempo, su una forte sensibilizzazione dell’intero staff, su un’equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro tra le diverse strutture aziendali e sull’inserimento di nuove figure di project manager.
Come si garantisce competitività in questo settore?
M.P. Siamo convinti che i Servicer che riusciranno a sviluppare/modulare i propri applicativi personalizzandoli sulle esigenze degli Investitori potranno rispondere meglio alle mutate esigenze delle Mandanti in un mercato che ormai richiede un’importante specializzazione e una maggiore flessibilità. Si riuscirà ad emergere solo investendo in infrastrutture operative e informatiche, con piattaforme flessibili pronte a cogliere le nuove opportunità di mercato.
Quali le sue previsioni per il 2022?
M.P. Il 2021 è stato un anno in cui il numero delle transazioni NPL e del relativo GBV rispetto al 2020 ha registrato una continua decrescita restando molto distante dai risultati registrati nel 2018. Ma siamo fiduciosi che, durante il 2022, una volta terminate le diverse forme di aiuto elargite dal Governo per arginare la crisi, si potrà registrare la tanto attesa ondata di crediti deteriorati con una ripresa delle cartolarizzazioni GACS. Il tutto dopo il via libera del Governo a proseguire nel supporto al sistema, una ripresa delle transazioni sul mercato primario e un’accelerazione sul mercato secondario.
Qual è il significato del prossimo evento “Next Generation NPE, il ruolo dei distressed credit nel PNRR”?
M.P. Sarà il primo di una serie di appuntamenti che ci aiuteranno a conoscere le nuove opportunità generate dal programma Next Generation EU. L’interesse verso l’universo dei crediti distressed sta sempre più assumendo un importante ruolo strategico per il futuro economico dell’Italia con la reale possibilità che si realizzino cospicui investimenti statali nel settore.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE