Intesa Sanpaolo ha pubblicato il suo Piano d’Impresa triennale autoproclamandosi come una banca solida per un mondo sostenibile, leader nella gestione patrimoniale, protezione e consulenza, un’azienda zero-npl, digitale e fee-driven, con un significativo impegno ESG.
Le caratteristiche principali del piano comprendono la creazione di valore forte e sostenibile e distribuzione agli azionisti:
- rote fino a circa il 14% nel 2025;
- utile netto fino a 6,5 miliardi di euro nel 2025;
- distribuzione per il 2021-2025 di oltre €22 miliardi, di cui oltre €6,6 miliardi nel 2022, attraverso dividendi in contanti con un payout ratio del 70% nel 2022-2025 e buyback di €3,4 miliardi nel 2022. ogni ulteriore distribuzione sarà valutata su base annuale a partire dal 2023
A questo va aggiunta una posizione patrimoniale molto solida con un Common Equity Tier 1 ratio fully phased e superiore al 12% nel 2022-2025 in conformità con le norme di Basilea 3 / Basilea 4 e un significativo processo di massiccio de-risking:
- rapporto tra npl e prestiti totali dello 0,8%, al netto delle rettifiche, nel 2025;
- costo del rischio di circa 40 punti base nel 2022-2025.
Il piano prevede anche una riduzione strutturale dei costi, nonostante l’investimento significativo in tecnologia e crescita:
- costi operativi in calo di circa 0,3 miliardi di euro nel 2025, con 2 miliardi di euro di risparmi sui costi e 1,1 miliardi di euro per la crescita nel 2022-2025;
- miglioramento dei costi/ricavi, fino al 46,4% nel 2025;
- investimenti di €7,1 miliardi nel 2022-2025, di cui €5 miliardi in tecnologia e crescita, compresi circa €650 milioni in una nuova banca digitale.
Completano il quadro un percorso di solida generazione di ricavi operativi in aumento di 2 miliardi di euro nel 2025, di cui 1,6 miliardi di euro da commissioni e 0,2 miliardi di euro da attività assicurative, con commissioni nette e reddito da attività assicurative pari al 57% del reddito operativo nel 2025.
SI segnala anche un significativo impegno in ambito ESG:
- contributo, nel 2022-2025, di circa €115 miliardi alla società e alla transizione verde e di circa €500 milioni a sostegno delle persone in difficoltà;
- emissioni nette zero, in termini di emissioni proprie entro il 2030 e in termini di portafogli di prestiti e investimenti, gestione patrimoniale e assicurazioni entro il 2050.
Intesa Sanpaolo ha pubblicato il suo Piano d’Impresa triennale autoproclamandosi come una banca solida per un mondo sostenibile, leader nella gestione patrimoniale, protezione e consulenza, un’azienda zero-npl, digitale e fee-driven, con un significativo impegno ESG.
Le caratteristiche principali del piano comprendono la creazione di valore forte e sostenibile e distribuzione agli azionisti:
A questo va aggiunta una posizione patrimoniale molto solida con un Common Equity Tier 1 ratio fully phased e superiore al 12% nel 2022-2025 in conformità con le norme di Basilea 3 / Basilea 4 e un significativo processo di massiccio de-risking:
Il piano prevede anche una riduzione strutturale dei costi, nonostante l’investimento significativo in tecnologia e crescita:
Completano il quadro un percorso di solida generazione di ricavi operativi in aumento di 2 miliardi di euro nel 2025, di cui 1,6 miliardi di euro da commissioni e 0,2 miliardi di euro da attività assicurative, con commissioni nette e reddito da attività assicurative pari al 57% del reddito operativo nel 2025.
SI segnala anche un significativo impegno in ambito ESG: