Secondo quanto riportato dal Barometro CRIF sull’andamento delle richieste di credito da parte delle famiglie nel mese di gennaio si è registrata una una nuova contrazione del numero di richieste di mutui immobiliari, che hanno fatto segnare un -28,2%. In linea con quanto era stato rilevato anche nel corso del 2021, nel mese di gennaio il comparto vede un aumento del 27,0% delle richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi a fronte del +14,0% fatto segnare dai prestiti personali.
L’importo medio dei prestiti richiesti, nell’aggregato di personali e finalizzati, nel primo mese dell’anno si è attestato a 8.191 euro, -13,1% rispetto al valore del gennaio 2021. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati l’importo medio richiesto si è attestato a 5.535 euro contro i 13.014 euro dei prestiti personali.
Per quanto riguarda l’andamento delle richieste di mutui, dopo il calo fatto segnare nella seconda parte del 2021, anche il mese di gennaio resta in territorio negativo, registrando un -28,2%.Risulta invece in crescita (+5,4%) l’importo medio dei mutui richiesti, che si è attestato a 143.030 euro facendo segnare il record degli ultimi 10 anni.
Sulla dinamica in atto incide indubbiamente anche la costante crescita di richieste presentate da consumatori di età inferiore ai 35 anni, che nel complesso sono arrivati al 25,0% del totale (diventando così il segmento di popolazione maggiormente rappresentato, davanti ai 45-54enni, che pesano 24,4%).
Per quanto riguarda i mutui, il primo mese dell’anno ha fatto registrare un’accentuazione di alcuni trend già in atto negli ultimi trimestri. In particolare, l’andamento della domanda risente della contrazione del bacino di contratti per i quali risulta ancora conveniente la rinegoziazione e questo contribuisce anche a un innalzamento dell’importo medio richiesto. Al contempo, anche a gennaio si conferma la propensione degli italiani verso piani di rimborso più lunghi, con più dell’80% delle richieste che prevede una durata superiore ai 15 anni. L’incidenza degli under 35, infine, cresce ancora e arriva al 33,8% del totale contro il 29,5% di un anno fa”
Simone Capecchi, Executive Director di CRIF ha dichiarato : “Se la performance della domanda di mutui continua a scontare il progressivo ridimensionamento delle surroghe, analizzando la dinamica degli ultimi anni si evidenzia un significativo aumento delle richieste di credito finalizzato, sostenuto anche dalla vivacità delle generazioni più giovani che hanno adottato nuove modalità di acquisto rateizzato anche per beni di importo contenuto. In questo scenario l’opzione Buy Now Pay Later, che consente di fare acquisti e pagare in un secondo momento, rappresenta un’alternativa in rapida espansione, seppur ancora non troppo diffusa sul mercato italiano. Al momento si stima che gli acquisti con pagamento dilazionati rappresentino solo un 2% dell’e-commerce ma per il prossimo futuro il margine di penetrazione del BNPL è destinato a conoscere una forte espansione grazie alla crescita degli acquisti digitali, rappresentando un potenziale driver di ulteriore sviluppo per l’intero comparto.”
Secondo quanto riportato dal Barometro CRIF sull’andamento delle richieste di credito da parte delle famiglie nel mese di gennaio si è registrata una una nuova contrazione del numero di richieste di mutui immobiliari, che hanno fatto segnare un -28,2%. In linea con quanto era stato rilevato anche nel corso del 2021, nel mese di gennaio il comparto vede un aumento del 27,0% delle richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi a fronte del +14,0% fatto segnare dai prestiti personali.
L’importo medio dei prestiti richiesti, nell’aggregato di personali e finalizzati, nel primo mese dell’anno si è attestato a 8.191 euro, -13,1% rispetto al valore del gennaio 2021. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati l’importo medio richiesto si è attestato a 5.535 euro contro i 13.014 euro dei prestiti personali.
Per quanto riguarda l’andamento delle richieste di mutui, dopo il calo fatto segnare nella seconda parte del 2021, anche il mese di gennaio resta in territorio negativo, registrando un -28,2%.Risulta invece in crescita (+5,4%) l’importo medio dei mutui richiesti, che si è attestato a 143.030 euro facendo segnare il record degli ultimi 10 anni.
Sulla dinamica in atto incide indubbiamente anche la costante crescita di richieste presentate da consumatori di età inferiore ai 35 anni, che nel complesso sono arrivati al 25,0% del totale (diventando così il segmento di popolazione maggiormente rappresentato, davanti ai 45-54enni, che pesano 24,4%).
Per quanto riguarda i mutui, il primo mese dell’anno ha fatto registrare un’accentuazione di alcuni trend già in atto negli ultimi trimestri. In particolare, l’andamento della domanda risente della contrazione del bacino di contratti per i quali risulta ancora conveniente la rinegoziazione e questo contribuisce anche a un innalzamento dell’importo medio richiesto. Al contempo, anche a gennaio si conferma la propensione degli italiani verso piani di rimborso più lunghi, con più dell’80% delle richieste che prevede una durata superiore ai 15 anni. L’incidenza degli under 35, infine, cresce ancora e arriva al 33,8% del totale contro il 29,5% di un anno fa”
Simone Capecchi, Executive Director di CRIF ha dichiarato : “Se la performance della domanda di mutui continua a scontare il progressivo ridimensionamento delle surroghe, analizzando la dinamica degli ultimi anni si evidenzia un significativo aumento delle richieste di credito finalizzato, sostenuto anche dalla vivacità delle generazioni più giovani che hanno adottato nuove modalità di acquisto rateizzato anche per beni di importo contenuto. In questo scenario l’opzione Buy Now Pay Later, che consente di fare acquisti e pagare in un secondo momento, rappresenta un’alternativa in rapida espansione, seppur ancora non troppo diffusa sul mercato italiano. Al momento si stima che gli acquisti con pagamento dilazionati rappresentino solo un 2% dell’e-commerce ma per il prossimo futuro il margine di penetrazione del BNPL è destinato a conoscere una forte espansione grazie alla crescita degli acquisti digitali, rappresentando un potenziale driver di ulteriore sviluppo per l’intero comparto.”