Si avvia oramai verso il traguardo il processo relativo alla cessione di Carige a Bper. Sia in Bper che al Fondo interbancario (azionista di maggioranza della banca ligure con l’88%) si sta lavorando al massimo per arrivare pronti al d-day di lunedì 14, quando è in agenda un round di appuntamenti funzionali alla firma dell’intesa ormai definitiva tra le parti.
Del resto, l’indomani, martedì 15, come concordato da ambo le parti, scade l’esclusiva in mano a Bper relativa alla potenziale acquisizione della partecipazione di controllo di Carige, oggi detenuta quasi equamente tra il Fitd e lo Schema Volontario.
Dunque l’intenzione di massima è chiudere la partita e sottoscrivere l’accordo proprio lunedì. In quella giornata, è previsto che prima sia un board straordinario di Bper a dare il via libera all’operazione. Subito dopo toccherà al Fondo interbancario dare disco verde, e in particolare ai suoi diversi organismi interni: in serie, sono previste a ruota le riunioni del Team di selezione del Fitd, del Comitato di gestione, del Consiglio del Fitd e dello Schema Volontario. Ieri i componenti dei vari organi sono stati preallertati, come di consueto accade in questi casi. A conferma che la road map è oramai tracciata. Poi, l’approvazione del deal sarà ovviamente soggetta ai consueti via libera delle Autorità coinvolte, Bce in primis.
La struttura dell’operazione è di fatto cristallizzata: il Fitd ricapitalizzerà Carige per una cifra pari a 530 milioni, salvo limature, mentre Modena comprerà la banca genovese per un euro, lanciando un’Opa sulle azioni residue a 0,8o euro.
All’appello mancano alcuni punti da smarcare, tra cui la definizione del minor onere per il Fitd – passaggio tecnico che consente al veicolo consortile delle banche italiane di finanziare un aumento di capitale preventivo -, le fairness opinion e la definizione delle coordinate operative di Carige nel periodo di interim: ovvero quella fase di…
Fonte: Il Sole 24 Ore
Si avvia oramai verso il traguardo il processo relativo alla cessione di Carige a Bper. Sia in Bper che al Fondo interbancario (azionista di maggioranza della banca ligure con l’88%) si sta lavorando al massimo per arrivare pronti al d-day di lunedì 14, quando è in agenda un round di appuntamenti funzionali alla firma dell’intesa ormai definitiva tra le parti.
Del resto, l’indomani, martedì 15, come concordato da ambo le parti, scade l’esclusiva in mano a Bper relativa alla potenziale acquisizione della partecipazione di controllo di Carige, oggi detenuta quasi equamente tra il Fitd e lo Schema Volontario.
Dunque l’intenzione di massima è chiudere la partita e sottoscrivere l’accordo proprio lunedì. In quella giornata, è previsto che prima sia un board straordinario di Bper a dare il via libera all’operazione. Subito dopo toccherà al Fondo interbancario dare disco verde, e in particolare ai suoi diversi organismi interni: in serie, sono previste a ruota le riunioni del Team di selezione del Fitd, del Comitato di gestione, del Consiglio del Fitd e dello Schema Volontario. Ieri i componenti dei vari organi sono stati preallertati, come di consueto accade in questi casi. A conferma che la road map è oramai tracciata. Poi, l’approvazione del deal sarà ovviamente soggetta ai consueti via libera delle Autorità coinvolte, Bce in primis.
La struttura dell’operazione è di fatto cristallizzata: il Fitd ricapitalizzerà Carige per una cifra pari a 530 milioni, salvo limature, mentre Modena comprerà la banca genovese per un euro, lanciando un’Opa sulle azioni residue a 0,8o euro.
All’appello mancano alcuni punti da smarcare, tra cui la definizione del minor onere per il Fitd – passaggio tecnico che consente al veicolo consortile delle banche italiane di finanziare un aumento di capitale preventivo -, le fairness opinion e la definizione delle coordinate operative di Carige nel periodo di interim: ovvero quella fase di…
Fonte: Il Sole 24 Ore