Intervista a Giuseppe Mascherpa, Director of Unsecured Operations Si Collection
Secondo gli ultimi dati Unirec, nel 2020 i crediti affidati per il recupero sono stati pari a 149 miliardi di euro, in aumento del 13% rispetto al 2019. Un trend di crescita degli importi gestiti meno marcato rispetto all’anno precedente che aveva segnato un più 30%. Una contrazione dovuta soprattutto all’effetto delle moratorie che ha visto definire, però, una ristrutturazione dei processi di gestione del credito, sempre più affidati al digitale. Ne parliamo con Giuseppe Mascherpa, Director of Unsecured Operations di Si Collection.
Una gestione del credito che passa sempre più dalla tecnologia, quindi?
G.M. Sicuramente. La vera innovazione attuale prevede un processo interamente digitalizzato, senza alcun ricorso alla carta e, di conseguenza, con una tempistica ridotta per essere presenti, efficaci e operativi in modo capillare e immediato sul territorio. Una tecnologia determinante soprattutto per la quotidiana operatività del sistema gestionale che governa l’intero percorso, con il caricamento e l’aggiornamento dei dati, all’invio di reminder automatizzati e a tutte le fasi successive del processo di gestione del credito. Senza dimenticare le persone, la squadra, perché i progetti hanno bisogno di un team unito, professionale, competente e dedicato, sia sul Front che sul Back Office.
Quali sono, allora, i punti cardine di una incisiva credit collection?
G.M. Partendo da una calibrata pianificazione, l’intero processo è oggi sempre più coinvolto nell’equilibrio tra innovazione tecnologica ed elasticità nella risposta nei confronti delle mandanti. In questa dinamica ciò che conta è la capacità di adattamento dei sistemi, soprattutto in termini di reportistica e di adeguamento flessibile alle singole situazioni. I vari moduli di intervento come phone, legal, home, emailing e altro sono, in questo senso, sempre più connessi nella loro funzione a un’attività di gestione personalizzata del credito. Rimane però sempre la componente “umana”, senza la quale ogni processo tecnologico sarebbe fine a sé stesso. Ed è proprio tale aspetto che fa la differenza nella nostra azienda, dove prima di essere un team di lavoro siamo un gruppo unito di persone che possono reciprocamente contare l’uno sull’altro.
Come avviene un vostro processo di gestione tipo, per esempio per un cliente del settore utility?
G.M. Stiamo parlando di un settore regolamentato che impone una serie di vincoli per quanto riguarda le attività di sollecitazione scritta oltre che per i tempi di versamento. È importante, perciò, istruire un processo in linea con tutte le caratteristiche di intervento che sono previste dal regolamento. Fondamentale aprire continui tavoli di discussione con le committenti, puntando a progetti ben impostati e prestando la massima attenzione ad una corretta messa a terra e ad una successiva fase di monitoraggio continuo. I work flow di gestione che abitualmente Si Collection realizza prevedono un primo punto altamente standardizzato che ha come obiettivo quello di reperire le informazioni e definire un cluster dei contatti al quale fanno seguito ulteriori due punti di crescente specializzazione svolti da operatori dedicati con l’obiettivo di utilizzare le migliori competenze possibili per la tipologia di lavorazione richiesta. La strategia operativa si traduce in quattro moduli differenti di un unico macro ciclo gestionale che, in sintesi, comincia con l’istruzione e la gestione dei costumer contacts e dei tracking telefonici. Nel secondo step si attivano il primo sollecito e la phone collection, mentre il terzo prevede il secondo sollecito e il recupero stragiudiziale. Infine, solo per le pratiche senza incasso, si passa all’ultima fase con la home collection e con l’invio finale del preavviso di distacco.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE
Intervista a Giuseppe Mascherpa, Director of Unsecured Operations Si Collection
Secondo gli ultimi dati Unirec, nel 2020 i crediti affidati per il recupero sono stati pari a 149 miliardi di euro, in aumento del 13% rispetto al 2019. Un trend di crescita degli importi gestiti meno marcato rispetto all’anno precedente che aveva segnato un più 30%. Una contrazione dovuta soprattutto all’effetto delle moratorie che ha visto definire, però, una ristrutturazione dei processi di gestione del credito, sempre più affidati al digitale. Ne parliamo con Giuseppe Mascherpa, Director of Unsecured Operations di Si Collection.
Una gestione del credito che passa sempre più dalla tecnologia, quindi?
G.M. Sicuramente. La vera innovazione attuale prevede un processo interamente digitalizzato, senza alcun ricorso alla carta e, di conseguenza, con una tempistica ridotta per essere presenti, efficaci e operativi in modo capillare e immediato sul territorio. Una tecnologia determinante soprattutto per la quotidiana operatività del sistema gestionale che governa l’intero percorso, con il caricamento e l’aggiornamento dei dati, all’invio di reminder automatizzati e a tutte le fasi successive del processo di gestione del credito. Senza dimenticare le persone, la squadra, perché i progetti hanno bisogno di un team unito, professionale, competente e dedicato, sia sul Front che sul Back Office.
Quali sono, allora, i punti cardine di una incisiva credit collection?
G.M. Partendo da una calibrata pianificazione, l’intero processo è oggi sempre più coinvolto nell’equilibrio tra innovazione tecnologica ed elasticità nella risposta nei confronti delle mandanti. In questa dinamica ciò che conta è la capacità di adattamento dei sistemi, soprattutto in termini di reportistica e di adeguamento flessibile alle singole situazioni. I vari moduli di intervento come phone, legal, home, emailing e altro sono, in questo senso, sempre più connessi nella loro funzione a un’attività di gestione personalizzata del credito. Rimane però sempre la componente “umana”, senza la quale ogni processo tecnologico sarebbe fine a sé stesso. Ed è proprio tale aspetto che fa la differenza nella nostra azienda, dove prima di essere un team di lavoro siamo un gruppo unito di persone che possono reciprocamente contare l’uno sull’altro.
Come avviene un vostro processo di gestione tipo, per esempio per un cliente del settore utility?
G.M. Stiamo parlando di un settore regolamentato che impone una serie di vincoli per quanto riguarda le attività di sollecitazione scritta oltre che per i tempi di versamento. È importante, perciò, istruire un processo in linea con tutte le caratteristiche di intervento che sono previste dal regolamento. Fondamentale aprire continui tavoli di discussione con le committenti, puntando a progetti ben impostati e prestando la massima attenzione ad una corretta messa a terra e ad una successiva fase di monitoraggio continuo. I work flow di gestione che abitualmente Si Collection realizza prevedono un primo punto altamente standardizzato che ha come obiettivo quello di reperire le informazioni e definire un cluster dei contatti al quale fanno seguito ulteriori due punti di crescente specializzazione svolti da operatori dedicati con l’obiettivo di utilizzare le migliori competenze possibili per la tipologia di lavorazione richiesta. La strategia operativa si traduce in quattro moduli differenti di un unico macro ciclo gestionale che, in sintesi, comincia con l’istruzione e la gestione dei costumer contacts e dei tracking telefonici. Nel secondo step si attivano il primo sollecito e la phone collection, mentre il terzo prevede il secondo sollecito e il recupero stragiudiziale. Infine, solo per le pratiche senza incasso, si passa all’ultima fase con la home collection e con l’invio finale del preavviso di distacco.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE