Le banche europee all’inizio del nuovo anno sono, grazie anche al sostegno pubblico durante la pandemia, “generalmente ben capitalizzate, hanno a disposizione un’ampia liquidita’ e sono in grado di svolgere il loro ruolo chiave di finanziatori” ma, afferma il presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce Andrea Enria, c’e’ da fare massima attenzione al rischio credito. “L’impatto pieno della pandemia sulla qualita’ degli attivi apparira’ solo quando le misure di sostegno saranno completamente rimosse” osserva nel testo di un’intervento svolto a Parigi. Secondo il banchiere centrale italiano “le classificazioni di crediti al livello ‘stage2′” – ossia crediti ancora in bonis ma che iniziano a manifestare dei rischi – sono piu’ alte rispetto alla situazione esistente pre-pandemia” e i prestiti che hanno beneficiato delle misure di sostegno, come le moratorie, “mostrano un profilo di rischio leggermente piu’ alto”. I rischi, aggiunge Enria parlando davanti ai membri della Commissione Finanze del Senato francese,potrebbero essere piu’ pronunciati nei settori particolarmente colpiti dalla pandemia”. Enria indica l’albergiero, la ristorazione e il settore immobiliare commerciale. Bisogna poi considerare anche l’incertezza sull’evoluzione della pandemia, aggiunge il banchiere nel testo dell’intervento. In questo scenario la Vigilanza della Bce “proseguira’ il lavoro dello scorso anno, per garantire che le banche affrontino eventuali debolezze nelle loro misurazioni e gestione del rischio di credito che abbiamo identificato nello Srep, il nostro processo di revisione e valutazione prudenziale”. Enria Aggiunge che la Vigilanza di Francoforte intende esaminare da vicino le esposizioni delle banche nei confronti dei settori particolarmente colpiti dallo shock del COVID-19 effettuando revisioni mirate e ispezioni in loco”.
Fonte: Borsa Italiana
Le banche europee all’inizio del nuovo anno sono, grazie anche al sostegno pubblico durante la pandemia, “generalmente ben capitalizzate, hanno a disposizione un’ampia liquidita’ e sono in grado di svolgere il loro ruolo chiave di finanziatori” ma, afferma il presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce Andrea Enria, c’e’ da fare massima attenzione al rischio credito. “L’impatto pieno della pandemia sulla qualita’ degli attivi apparira’ solo quando le misure di sostegno saranno completamente rimosse” osserva nel testo di un’intervento svolto a Parigi. Secondo il banchiere centrale italiano “le classificazioni di crediti al livello ‘stage2′” – ossia crediti ancora in bonis ma che iniziano a manifestare dei rischi – sono piu’ alte rispetto alla situazione esistente pre-pandemia” e i prestiti che hanno beneficiato delle misure di sostegno, come le moratorie, “mostrano un profilo di rischio leggermente piu’ alto”. I rischi, aggiunge Enria parlando davanti ai membri della Commissione Finanze del Senato francese,potrebbero essere piu’ pronunciati nei settori particolarmente colpiti dalla pandemia”. Enria indica l’albergiero, la ristorazione e il settore immobiliare commerciale. Bisogna poi considerare anche l’incertezza sull’evoluzione della pandemia, aggiunge il banchiere nel testo dell’intervento. In questo scenario la Vigilanza della Bce “proseguira’ il lavoro dello scorso anno, per garantire che le banche affrontino eventuali debolezze nelle loro misurazioni e gestione del rischio di credito che abbiamo identificato nello Srep, il nostro processo di revisione e valutazione prudenziale”. Enria Aggiunge che la Vigilanza di Francoforte intende esaminare da vicino le esposizioni delle banche nei confronti dei settori particolarmente colpiti dallo shock del COVID-19 effettuando revisioni mirate e ispezioni in loco”.
Fonte: Borsa Italiana