Alcune banche europee, nonostante i segnali di un deterioramento della qualità dei loro prestiti, “hanno già iniziato ad allentare le coperture e altre hanno intenzione di farlo”: ciò ha aiutato la generazione di utili nella prima metà del 2021, “tuttavia ci impone di assicurarci che le banche restino vigili e abbiano robusti meccanismi di controllo per affrontare questi rischi proattivamente”.
Lo scrivono in un blog sul sito della Bce Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza bancaria, e Mario Quagliariello, direttore della divisione Strategia di vigilanza e rischi.
Nell’articolo, Enria e Quagliariello evidenziano che “diversi indicatori puntano a un potenziale peggioramento della qualità degli asset in futuro”, come i flussi di prestiti Stage 2, a livello doppi rispetto a prima della pandemia, l’andamento dei prestiti oggetto di misure di forbearance e la possibilità che i prestiti oggetto di moratorie si trasformino successivamente in deteriorati.
Con i tassi ai minimi storici, la liquidità e le misure di sostegno pubblico senza precedenti adottate durante la pandemia – si legge inoltre nel blog della Bce – molte banche hanno adottato “un atteggiamento compiacente” di maggiore esposizione ai rischi alla ricerca di maggiori rendimenti, portando a valutazioni che potrebbero essere soggette a una correzione.
“Aumenteremo la nostra vigilanza rispetto ai rischi posti da un’eccessiva ricerca di rendimenti”, affermano Enria e Quagliariello. (ANSA).
Fonte: ANSA
Alcune banche europee, nonostante i segnali di un deterioramento della qualità dei loro prestiti, “hanno già iniziato ad allentare le coperture e altre hanno intenzione di farlo”: ciò ha aiutato la generazione di utili nella prima metà del 2021, “tuttavia ci impone di assicurarci che le banche restino vigili e abbiano robusti meccanismi di controllo per affrontare questi rischi proattivamente”.
Lo scrivono in un blog sul sito della Bce Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza bancaria, e Mario Quagliariello, direttore della divisione Strategia di vigilanza e rischi.
Nell’articolo, Enria e Quagliariello evidenziano che “diversi indicatori puntano a un potenziale peggioramento della qualità degli asset in futuro”, come i flussi di prestiti Stage 2, a livello doppi rispetto a prima della pandemia, l’andamento dei prestiti oggetto di misure di forbearance e la possibilità che i prestiti oggetto di moratorie si trasformino successivamente in deteriorati.
Con i tassi ai minimi storici, la liquidità e le misure di sostegno pubblico senza precedenti adottate durante la pandemia – si legge inoltre nel blog della Bce – molte banche hanno adottato “un atteggiamento compiacente” di maggiore esposizione ai rischi alla ricerca di maggiori rendimenti, portando a valutazioni che potrebbero essere soggette a una correzione.
“Aumenteremo la nostra vigilanza rispetto ai rischi posti da un’eccessiva ricerca di rendimenti”, affermano Enria e Quagliariello. (ANSA).
Fonte: ANSA