Intervista a Gianni Amprino e Raffaele Aiezza, CEO e General Manager di CCM SpA
Gianni Amprino, CEO CCM SpA, “Ci descrive le principali dinamiche del mercato nei prossimi due anni?”
G.A. Credo che lo scenario sarà caratterizzato da tre principali trend: maggiore centralità del Cliente, approccio di credit management “su misura” e più sofisticato del passato, sostenibilità.
Più in dettaglio, nel mondo finanziario – lato Originator e Investors – assisteremo ad una crescita dei crediti deteriorati conseguente alla fine delle moratorie e delle misure a sostegno della crisi pandemica con volumi in crescita delle cessioni sia di NPL che di UTP per la necessità di allinearsi agli obiettivi europei di NPE ratio al 5%. Di pari passo, vedo per noi Operatori del settore una doppia sfida: continuare a focalizzarsi sulla gestione dello stock cumulato di NPE e trovare soluzioni innovative per fare sistema con le banche, valorizzando al meglio i flussi sia performing che non-performing.
Nel comparto utilities, il key point sarà l’individuazione di modalità di definizione sostenibili in grado di coniugare il recupero del credito con la salvaguardia della relazione commerciale con il Cliente e – per le imprese – anche della continuità produttiva.
I driver di questa evoluzione saranno: competenze delle persone, predictive analysis, automatizzazione ed ingegnerizzazione dei processi, digital transformation.
In questo contesto, la CCM si posiziona come Servicer indipendente di eccellenza e Partner strategico per tutti i principali Player del mercato.
Raffaele Aiezza, General Manager CCM SpA: “Quali sono le features della Covisian Credit Management?”
R.A. Sono quelle della quarta rivoluzione industriale: competenze e tecnologie. Le persone, le loro capacità e la relazione con un nuovo modello produttivo coniugate ad una forte spinta innovativa, sono i motori del cambiamento.
Il nostro valore aggiunto è dato dalla sinergia tra: struttura modulare con team dotati di forte specializzazione, tool di data analysis, infrastrutture tecnologiche all’avanguardia, strategie di collection per ciascun cluster, workflow specifici dall’ingaggio alla definizione della posizione e strumenti di monitoraggio.
In CCM lavoriamo costantemente su: digital collection per abilitare un nuovo paradigma nella relazione con il Cliente e data analysis per creare e applicare in modo ingegnerizzato modelli predittivi.
Quest’anno abbiamo sviluppato una piattaforma per la gestione di tutti i touch point digitali, che assicura al Cliente un’esperienza di carattere consulenziale e avanzata nelle modalità comunicative, con l’obiettivo di incrementare la contattabilità, la “capacità di ascolto” e collaborazione, traendo ancora più valore da ogni interazione. Inoltre, crediamo fortemente che profilazione data-driven e clusterizzazione, con assegnazione di uno scoring in termini di propensione al pagamento e tempi e modi di contatto, siano il punto di partenza. Le azioni immediatamente successive sono: allocazione “best fit” ai nostri consulenti del credito e impostazione di exit strategy per riportare il Cliente in bonis.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE
Intervista a Gianni Amprino e Raffaele Aiezza, CEO e General Manager di CCM SpA
Gianni Amprino, CEO CCM SpA, “Ci descrive le principali dinamiche del mercato nei prossimi due anni?”
G.A. Credo che lo scenario sarà caratterizzato da tre principali trend: maggiore centralità del Cliente, approccio di credit management “su misura” e più sofisticato del passato, sostenibilità.
Più in dettaglio, nel mondo finanziario – lato Originator e Investors – assisteremo ad una crescita dei crediti deteriorati conseguente alla fine delle moratorie e delle misure a sostegno della crisi pandemica con volumi in crescita delle cessioni sia di NPL che di UTP per la necessità di allinearsi agli obiettivi europei di NPE ratio al 5%. Di pari passo, vedo per noi Operatori del settore una doppia sfida: continuare a focalizzarsi sulla gestione dello stock cumulato di NPE e trovare soluzioni innovative per fare sistema con le banche, valorizzando al meglio i flussi sia performing che non-performing.
Nel comparto utilities, il key point sarà l’individuazione di modalità di definizione sostenibili in grado di coniugare il recupero del credito con la salvaguardia della relazione commerciale con il Cliente e – per le imprese – anche della continuità produttiva.
I driver di questa evoluzione saranno: competenze delle persone, predictive analysis, automatizzazione ed ingegnerizzazione dei processi, digital transformation.
In questo contesto, la CCM si posiziona come Servicer indipendente di eccellenza e Partner strategico per tutti i principali Player del mercato.
Raffaele Aiezza, General Manager CCM SpA: “Quali sono le features della Covisian Credit Management?”
R.A. Sono quelle della quarta rivoluzione industriale: competenze e tecnologie. Le persone, le loro capacità e la relazione con un nuovo modello produttivo coniugate ad una forte spinta innovativa, sono i motori del cambiamento.
Il nostro valore aggiunto è dato dalla sinergia tra: struttura modulare con team dotati di forte specializzazione, tool di data analysis, infrastrutture tecnologiche all’avanguardia, strategie di collection per ciascun cluster, workflow specifici dall’ingaggio alla definizione della posizione e strumenti di monitoraggio.
In CCM lavoriamo costantemente su: digital collection per abilitare un nuovo paradigma nella relazione con il Cliente e data analysis per creare e applicare in modo ingegnerizzato modelli predittivi.
Quest’anno abbiamo sviluppato una piattaforma per la gestione di tutti i touch point digitali, che assicura al Cliente un’esperienza di carattere consulenziale e avanzata nelle modalità comunicative, con l’obiettivo di incrementare la contattabilità, la “capacità di ascolto” e collaborazione, traendo ancora più valore da ogni interazione. Inoltre, crediamo fortemente che profilazione data-driven e clusterizzazione, con assegnazione di uno scoring in termini di propensione al pagamento e tempi e modi di contatto, siano il punto di partenza. Le azioni immediatamente successive sono: allocazione “best fit” ai nostri consulenti del credito e impostazione di exit strategy per riportare il Cliente in bonis.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE