Intervista ad Alessandro Scorsone, Sales & Marketing Director di Axactor Italy
Dott. Scorsone come si trova a lavorare in un team composto per lo più da donne?
A.S. Devo ammettere che quando sono arrivato in Axactor sono rimasto sorpreso, in senso positivo s’intende, perché su oltre 120 dipendenti circa il 75% sono donne, una situazione che nel nostro settore è considerata una rarità. Il mio stesso team sales è formato interamente da donne e devo ammettere che ne sono molto soddisfatto.
Ritengo infatti che le donne possiedano attitudini e soft skill che per noi uomini è spesso difficile fare nostri, ma che stanno diventando sempre più vitali nel mondo del lavoro. Per fare un esempio attinente al nostro settore penso alla sensibilità e all’empatia essenziali per entrare in contatto con un cliente e comprenderne le necessità, per poi trovare la soluzione che risulti più adatta.
Perciò anche lei è d’accordo con l’idea che vi siano soft skill e valori che notoriamente vengono attribuiti alle donne? Mi fa qualche esempio sul suo settore?
A.S. In linea di massima sì, attenzione però perché il mio obiettivo non è quello di fare un discorso sessista, ma semplicemente di ragionare insieme su alcuni dati di fatto.
Con il termine soft skill si indicano le competenze trasversali, vale a dire quelle che esulano dal solo contesto lavorativo. Il MIT di Boston le ha definite con il termine “intelligenza emozionale” e io penso che sia una definizione piuttosto azzeccata, perché riflette un nuovo modo che si sta sviluppando di affrontare le sfide e le opportunità che il mercato ci sottopone.
Nella nostra realtà, ad esempio, si sta assistendo ad un’inversione di tendenza: mentre prima si prediligevano atteggiamenti più prettamente data – driven ora stanno acquisendo grande importanza competenze quali l’essere in grado di collaborare in maniera propositiva all’interno del proprio team, di sviluppare relazioni di lungo periodo, di rispettare le regole, di essere proattivi, flessibili, empatici. Tutti questi sono elementi che io vedo riflessi nel mio team e che ritengo fondamentali per emergere sia come individuo che come azienda.
Qual è a suo avviso il giusto equilibrio per avere successo nel mondo del Debt Management?
A.S. Indipendentemente dal settore di appartenenza io penso che siano due gli elementi fondamentali per avere successo: avere le competenze e sapersi relazionare con gli altri.
Concetti e conoscenze si acquisiscono con il tempo, lo studio ed il lavoro, ma per quanto riguarda la capacità di creare relazioni, beh, quella è una soft skill il più delle volte innata. Si tratta di una predisposizione personale, che, per definizione, non tutti sono in grado di sviluppare e che a mio parere le donne padroneggiano meglio di noi.
La mia conclusione è quindi questa: per avere successo uomini e donne si scontrano con i medesimi ostacoli, ma visti da prospettive diverse. Gli uomini dovrebbero spesso prendere esempio dalle proprie colleghe e dare maggiore importanza al valore degli elementi relazionali: le donne hanno questa particolare sensibilità molto più sviluppata e riescono quindi a costruire con grande efficacia rapporti e relazioni sia professionali che personali basati sulla reciproca fiducia e sull’empatia.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE
Intervista ad Alessandro Scorsone, Sales & Marketing Director di Axactor Italy
Dott. Scorsone come si trova a lavorare in un team composto per lo più da donne?
A.S. Devo ammettere che quando sono arrivato in Axactor sono rimasto sorpreso, in senso positivo s’intende, perché su oltre 120 dipendenti circa il 75% sono donne, una situazione che nel nostro settore è considerata una rarità. Il mio stesso team sales è formato interamente da donne e devo ammettere che ne sono molto soddisfatto.
Ritengo infatti che le donne possiedano attitudini e soft skill che per noi uomini è spesso difficile fare nostri, ma che stanno diventando sempre più vitali nel mondo del lavoro. Per fare un esempio attinente al nostro settore penso alla sensibilità e all’empatia essenziali per entrare in contatto con un cliente e comprenderne le necessità, per poi trovare la soluzione che risulti più adatta.
Perciò anche lei è d’accordo con l’idea che vi siano soft skill e valori che notoriamente vengono attribuiti alle donne? Mi fa qualche esempio sul suo settore?
A.S. In linea di massima sì, attenzione però perché il mio obiettivo non è quello di fare un discorso sessista, ma semplicemente di ragionare insieme su alcuni dati di fatto.
Con il termine soft skill si indicano le competenze trasversali, vale a dire quelle che esulano dal solo contesto lavorativo. Il MIT di Boston le ha definite con il termine “intelligenza emozionale” e io penso che sia una definizione piuttosto azzeccata, perché riflette un nuovo modo che si sta sviluppando di affrontare le sfide e le opportunità che il mercato ci sottopone.
Nella nostra realtà, ad esempio, si sta assistendo ad un’inversione di tendenza: mentre prima si prediligevano atteggiamenti più prettamente data – driven ora stanno acquisendo grande importanza competenze quali l’essere in grado di collaborare in maniera propositiva all’interno del proprio team, di sviluppare relazioni di lungo periodo, di rispettare le regole, di essere proattivi, flessibili, empatici. Tutti questi sono elementi che io vedo riflessi nel mio team e che ritengo fondamentali per emergere sia come individuo che come azienda.
Qual è a suo avviso il giusto equilibrio per avere successo nel mondo del Debt Management?
A.S. Indipendentemente dal settore di appartenenza io penso che siano due gli elementi fondamentali per avere successo: avere le competenze e sapersi relazionare con gli altri.
Concetti e conoscenze si acquisiscono con il tempo, lo studio ed il lavoro, ma per quanto riguarda la capacità di creare relazioni, beh, quella è una soft skill il più delle volte innata. Si tratta di una predisposizione personale, che, per definizione, non tutti sono in grado di sviluppare e che a mio parere le donne padroneggiano meglio di noi.
La mia conclusione è quindi questa: per avere successo uomini e donne si scontrano con i medesimi ostacoli, ma visti da prospettive diverse. Gli uomini dovrebbero spesso prendere esempio dalle proprie colleghe e dare maggiore importanza al valore degli elementi relazionali: le donne hanno questa particolare sensibilità molto più sviluppata e riescono quindi a costruire con grande efficacia rapporti e relazioni sia professionali che personali basati sulla reciproca fiducia e sull’empatia.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE