Secondo il rapporto mensile dell’ABI le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a settembre 2021 sono 15,5 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 16,6 miliardi di agosto 2021 e ai 24,3 miliardi di settembre 2020 (-8,9 miliardi pari a -36,4%) e ai 30,7 miliardi di settembre 2019 (-15,2 miliardi pari a -49,6%) (cfr. Tabella 10).
Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 73,4 miliardi (pari a -82,6%).Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,90% a settembre 2021, (era 1,40% a settembre 2020, 1,77% a settembre 2019 e 4,89% a novembre 2015).
Il vice dg Gianfranco Torriero sottolinea come le banche arriveranno così a fine dicembre, quando scadranno le misure anti Covid, in buone condizioni con un basso flusso di nuovi crediti deteriorati certificato anche dalla Banca d’Italia. “C’è una rischiosità molto contenuta” rileva e per le famiglie “a livelli precedenti alla crisi finanziaria del 2007”. Si tratta anche dell’effetto “delle misure messe in campo dalle istituzioni e della banche” che ha evitato “quei rischi di aumento degli Npl che alcuni avevano paventato” nei mesi scorsi.
Secondo il rapporto mensile dell’ABI le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a settembre 2021 sono 15,5 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 16,6 miliardi di agosto 2021 e ai 24,3 miliardi di settembre 2020 (-8,9 miliardi pari a -36,4%) e ai 30,7 miliardi di settembre
2019 (-15,2 miliardi pari a -49,6%) (cfr. Tabella 10).
Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 73,4 miliardi (pari a -82,6%).Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,90% a settembre 2021, (era 1,40% a
settembre 2020, 1,77% a settembre 2019 e 4,89% a novembre 2015).
Il vice dg Gianfranco Torriero sottolinea come le banche arriveranno così a fine dicembre, quando scadranno le misure anti Covid, in buone condizioni con un basso flusso di nuovi crediti deteriorati certificato anche dalla Banca d’Italia. “C’è una rischiosità molto contenuta” rileva e per le famiglie “a livelli precedenti alla crisi finanziaria del 2007”. Si tratta anche dell’effetto “delle misure messe in campo dalle istituzioni e della banche” che ha evitato “quei rischi di aumento degli Npl che alcuni avevano paventato” nei mesi scorsi.