Secondo quanto riportato da Stefano Righi per L’Economia del Corriere della Sera, da un anno all’altro “le principali sei banche italiane hanno guadagnato quasi cinque miliardi di euro in più”, passando da utili aggregati netti per 3,9 miliardi a 8,7 miliardi di euro. Questo incremento è imputabile a fattori non ricorrenti, tra cui vi è l’entusiasmo nei confronti della ripresa dimostrato dal tessuto sociale, che spinge il Pil verso la crescita.
“I bilanci del comparto creditizio hanno infatti beneficiato degli effetti di alcune operazioni straordinarie,” scrive il quotidiano, facendo riferimento all’acquisizione di UBI Banca da parte di IntesaSanpaolo, ma anche la chiusura delle attività turche da parte di UniCredit e delle ultime evoluzioni del business di MPS. “Gli effetti di queste manovre contabili”, spiega, “sono parte di quei 5 miliardi di maggiori utili realizzati nei primi nove mesi dell’anno dalle prime sei banche italiane”.
Insieme agli utili, cresce anche la capitalizzazione in Borsa, e si torna alla distribuzione dei dividendi: dopo più di 10 anni, gli investitori riconoscono che il settore è tornato ad essere profittevole.
Fonte: Soldi On Line
Secondo quanto riportato da Stefano Righi per L’Economia del Corriere della Sera, da un anno all’altro “le principali sei banche italiane hanno guadagnato quasi cinque miliardi di euro in più”, passando da utili aggregati netti per 3,9 miliardi a 8,7 miliardi di euro. Questo incremento è imputabile a fattori non ricorrenti, tra cui vi è l’entusiasmo nei confronti della ripresa dimostrato dal tessuto sociale, che spinge il Pil verso la crescita.
“I bilanci del comparto creditizio hanno infatti beneficiato degli effetti di alcune operazioni straordinarie,” scrive il quotidiano, facendo riferimento all’acquisizione di UBI Banca da parte di IntesaSanpaolo, ma anche la chiusura delle attività turche da parte di UniCredit e delle ultime evoluzioni del business di MPS. “Gli effetti di queste manovre contabili”, spiega, “sono parte di quei 5 miliardi di maggiori utili realizzati nei primi nove mesi dell’anno dalle prime sei banche italiane”.
Insieme agli utili, cresce anche la capitalizzazione in Borsa, e si torna alla distribuzione dei dividendi: dopo più di 10 anni, gli investitori riconoscono che il settore è tornato ad essere profittevole.
Fonte: Soldi On Line