Gli effetti della pandemia sulla qualità degli attivi bancari stanno diventando «un po’ meno incerti» e «un po’ meno negativi» rispetto alle previsioni dello scorso febbraio di Standard & Poor’s. Lo si legge in una nota in cui l’Agenzia di rating prevede «perdite da crediti pari a 1.600 miliardi di dollari (1.360 miliardi di euro) tra il 2021 e il 2022, pari a circa l’8% in meno delle precedenti previsioni», per un totale di 2.500 miliardi di dollari (2.120 miliardi di euro) nel triennio dal 2020 al 2022, vale a dire «oltre una volta e mezzo le perdite da crediti registrate nel 2019». Secondo gli analisti di S&P il sistema bancario dell’intero continente americano «ritornerà ai livelli pre-pandemia nel 2021 nel Nord America e nel 2022 nell’America Latina». Al ribasso le stime sulla macro-area Asia-Pacifico Cina esclusa, l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, che…
Fonte: Il Sole 24 Ore
Gli effetti della pandemia sulla qualità degli attivi bancari stanno diventando «un po’ meno incerti» e «un po’ meno negativi» rispetto alle previsioni dello scorso febbraio di Standard & Poor’s. Lo si legge in una nota in cui l’Agenzia di rating prevede «perdite da crediti pari a 1.600 miliardi di dollari (1.360 miliardi di euro) tra il 2021 e il 2022, pari a circa l’8% in meno delle precedenti previsioni», per un totale di 2.500 miliardi di dollari (2.120 miliardi di euro) nel triennio dal 2020 al 2022, vale a dire «oltre una volta e mezzo le perdite da crediti registrate nel 2019». Secondo gli analisti di S&P il sistema bancario dell’intero continente americano «ritornerà ai livelli pre-pandemia nel 2021 nel Nord America e nel 2022 nell’America Latina». Al ribasso le stime sulla macro-area Asia-Pacifico Cina esclusa, l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, che…
Fonte: Il Sole 24 Ore