Lezioni dagli Stati Uniti: normalizzare l’eccezionale. Nonostante la flessione, i ricavi dell’investment banking delle banche statunitensi nel secondo trimestre di quest’anno sono rimasti eccezionalmente forti. In particolare, il calo del 17% anno su anno dei ricavi dell’investment banking, in linea con il consenso, ha comunque mostrato ricavi in crescita del 35% rispetto al secondo trimestre 2019, ha osservato in uno studio di oggi Berenberg.
I ricavi azionari (+8% su base annua) e le commissioni (+16% su base annua) hanno anche raggiunto nuovi livelli record pluriennali e hanno superato il consenso del 16% e del 12%, rispettivamente. Questo, insieme ai forti ricavi del primo trimestre di quest’anno 2021, fa sì che l’intero esercizio 2021 sarà un altro anno eccezionalmente forte per ricavi dell’investment banking, secondo Berenberg. “Nel breve termine riteniamo che i risultati delle banche statunitensi forniscano un ampio sostegno ai ricavi dell’investment banking delle banche europee, che hanno anche confronti meno impegnativi su base annua”, ha precisato Berenberg.
Invece, ricavi più deboli si sono visti nel reddito fisso, valute e materie prime…
Autore: Francesca Gerosa
Fonte: Milano Finanza
Lezioni dagli Stati Uniti: normalizzare l’eccezionale. Nonostante la flessione, i ricavi dell’investment banking delle banche statunitensi nel secondo trimestre di quest’anno sono rimasti eccezionalmente forti. In particolare, il calo del 17% anno su anno dei ricavi dell’investment banking, in linea con il consenso, ha comunque mostrato ricavi in crescita del 35% rispetto al secondo trimestre 2019, ha osservato in uno studio di oggi Berenberg.
I ricavi azionari (+8% su base annua) e le commissioni (+16% su base annua) hanno anche raggiunto nuovi livelli record pluriennali e hanno superato il consenso del 16% e del 12%, rispettivamente. Questo, insieme ai forti ricavi del primo trimestre di quest’anno 2021, fa sì che l’intero esercizio 2021 sarà un altro anno eccezionalmente forte per ricavi dell’investment banking, secondo Berenberg. “Nel breve termine riteniamo che i risultati delle banche statunitensi forniscano un ampio sostegno ai ricavi dell’investment banking delle banche europee, che hanno anche confronti meno impegnativi su base annua”, ha precisato Berenberg.
Invece, ricavi più deboli si sono visti nel reddito fisso, valute e materie prime…
Autore: Francesca Gerosa
Fonte: Milano Finanza