Questo anno e mezzo di pandemia e le relative misure restrittive, hanno stremato il Paese. Dal 1° luglio abbiamo riacquistato buona parte delle libertà perdute nei mesi precedenti e le attività economiche si sono rimesse più o meno tutte in movimento. Il 30 giugno sono terminate le moratorie per i privati, mentre le aziende hanno beneficiato di una proroga selettiva fino al 31 dicembre, come accadrà probabilmente al blocco dei licenziamenti.
Ma cosa succederà adesso? Per restare in tema, la “vigile attesa” è iniziata e cosa ci riserverà il futuro, sarà proprio l’oggetto di confronto nel corso di uno dei primissimi eventi live del 2021, ossia il CvSpringDay dal titolo: “La “tempesta perfetta” sarà inevitabile alla fine delle moratorie? Opportunità e rischi in un mercato in continua evoluzione”
Ad aprire i lavori sarà oltretutto l’ospite più qualificato che si potesse trovare: Andrea Enria, presidente della Commissione di Vigilanza della BCE.
Il quale, qualche mese fa, spiegava che nel corso dell’ultimo anno la Banca centrale europea ha: “identificato una serie di pratiche molto diverse tra le banche in termini di scelte di accantonamento, classificazione dei prestiti e capacità operativa di prepararsi al probabile aumento degli NPL”. E se è vero che la maggior parte di esse è conforme alle aspettative, tuttavia, “circa due banche su cinque, presentano divari significativi in termini di ciò che ci aspettiamo”, ad esempio non riuscendo a fare una prevenzione efficace. E ciò accade perché, continua Enria, “le banche si basano ancora su indicatori del rischio di credito che guardano al passato, che in questo momento sono inaffidabili. Non sono inoltre in grado di costruire indicatori che esaminino efficacemente le moratorie e le misure di sostegno per stimare la probabilità di default. Tra le aree più deboli figurano anche le procedure di valutazione delle tolleranze e delle inadempienze probabili. Ci sono progressi, ma non quanto vorremmo“.Sarà interessante quindi ascoltarlo e capire, dalla sua viva voce, a che punto è la situazione a oggi.
Altrettanto interessanti saranno poi anche gli altri ospiti, CEO dei più importanti gruppi bancari e investitori, italiani e internazionali, che si confronteranno sulle tematiche concrete del mondo degli NPE, spiegando le loro vision e le strategie messe in campo per affrontare le nuove sfide.
Inoltre, nei diversi panel che si articoleranno nel corso della giornata, si discuterà anche dell’importanza della nuova finanza nella gestione degli UTP; dell’evoluzione del mercato secondario; delle partnership strategiche fra Originator, Investitori e Servicer; del contributo dei market place; della sempre maggior attenzione posta dai player ai temi della sostenibilità (ESG).
Ma il 7 luglio sarà soprattutto l’occasione, finalmente, di incontrarsi di persona per riallacciare quelle relazioni interpersonali e fare networking che nessuna piattaforma streaming potrà mai dare…
Pertanto non mi resta altro che salutare e dare un arrivederci a presto a Palazzo Mezzanotte a Milano!
Questo anno e mezzo di pandemia e le relative misure restrittive, hanno stremato il Paese. Dal 1° luglio abbiamo riacquistato buona parte delle libertà perdute nei mesi precedenti e le attività economiche si sono rimesse più o meno tutte in movimento. Il 30 giugno sono terminate le moratorie per i privati, mentre le aziende hanno beneficiato di una proroga selettiva fino al 31 dicembre, come accadrà probabilmente al blocco dei licenziamenti.
Ma cosa succederà adesso? Per restare in tema, la “vigile attesa” è iniziata e cosa ci riserverà il futuro, sarà proprio l’oggetto di confronto nel corso di uno dei primissimi eventi live del 2021, ossia il CvSpringDay dal titolo: “La “tempesta perfetta” sarà inevitabile alla fine delle moratorie? Opportunità e rischi in un mercato in continua evoluzione”
Ad aprire i lavori sarà oltretutto l’ospite più qualificato che si potesse trovare: Andrea Enria, presidente della Commissione di Vigilanza della BCE.
Il quale, qualche mese fa, spiegava che nel corso dell’ultimo anno la Banca centrale europea ha: “identificato una serie di pratiche molto diverse tra le banche in termini di scelte di accantonamento, classificazione dei prestiti e capacità operativa di prepararsi al probabile aumento degli NPL”. E se è vero che la maggior parte di esse è conforme alle aspettative, tuttavia, “circa due banche su cinque, presentano divari significativi in termini di ciò che ci aspettiamo”, ad esempio non riuscendo a fare una prevenzione efficace. E ciò accade perché, continua Enria, “le banche si basano ancora su indicatori del rischio di credito che guardano al passato, che in questo momento sono inaffidabili. Non sono inoltre in grado di costruire indicatori che esaminino efficacemente le moratorie e le misure di sostegno per stimare la probabilità di default. Tra le aree più deboli figurano anche le procedure di valutazione delle tolleranze e delle inadempienze probabili. Ci sono progressi, ma non quanto vorremmo“.Sarà interessante quindi ascoltarlo e capire, dalla sua viva voce, a che punto è la situazione a oggi.
Altrettanto interessanti saranno poi anche gli altri ospiti, CEO dei più importanti gruppi bancari e investitori, italiani e internazionali, che si confronteranno sulle tematiche concrete del mondo degli NPE, spiegando le loro vision e le strategie messe in campo per affrontare le nuove sfide.
Inoltre, nei diversi panel che si articoleranno nel corso della giornata, si discuterà anche dell’importanza della nuova finanza nella gestione degli UTP; dell’evoluzione del mercato secondario; delle partnership strategiche fra Originator, Investitori e Servicer; del contributo dei market place; della sempre maggior attenzione posta dai player ai temi della sostenibilità (ESG).
Ma il 7 luglio sarà soprattutto l’occasione, finalmente, di incontrarsi di persona per riallacciare quelle relazioni interpersonali e fare networking che nessuna piattaforma streaming potrà mai dare…
Pertanto non mi resta altro che salutare e dare un arrivederci a presto a Palazzo Mezzanotte a Milano!