Nei prossimi 5 anni illimity consoliderà la sua specializzazione nei settori in cui è presente fin dall’inizio, ovvero il credito alle PMI e il fronte UTP e NPL, e investirà molto in innovazione tecnologica e digitalizzazione dei processi. Perché sul piano della tecnologia “siamo solo all’inizio di quello che sta succedendo nel mondo. Nei prossimi anni vedremo degli analitycs molto più sviluppati e noi, che siamo una banca di nuovo paradigma fin dall’inizio, ci stiamo preparando a questo mondo facendo alleanze con chi, in ogni settore, è già avanti”. Con queste parole il Ceo di illimity Corrado Passera ha aperto l’evento di presentazione del Piano strategico 2021-25 della banca annunciando, sul piano tecnologico, un’alleanza con il gruppo ION. L’azienda, specializzata in software, dati e analisi per istituzioni finanziarie, acquisirà il 10% del capitale della banca attraverso un aumento di capitale riservato. La partnership prevede un accordo di licenza d’uso sui sistemi informativi sviluppati da Illimity a fronte della sottoscrizione di 5,75 milioni di azioni di nuova emissione riservati al prezzo di 10 euro ciascuna, per un controvalore di 57,5 milioni, oltre all’assegnazione di warrant per sottoscrivere tra marzo e luglio 2022 altri 2,4 milioni di azioni ordinarie a 12,5 euro per azione. L’accordo genererà per la banca 90 milioni di euro di ricavi cumulati nel periodo 2021-2025. A questo si aggiungono altri accordi di collaborazione di lungo periodo nell’ambito di data analytics, credit scoring e market intelligence. “Mi fa estremamente piacere accogliere tra i nostri azionisti di lungo periodo il Gruppo ION ed, in particolare, Andrea Pignataro con il quale condivido una visione di fortissima innovazione davanti a noi – ha commentato Passera – Dalla nostra partnership ci aspettiamo sinergie tecnologiche e commerciali molto significative che rafforzeranno ulteriormente il nostro Piano d’Impresa”.
Passando ai numeri, il Piano Strategico di illimity prevede di raggiungere un utile netto di 140 milioni di euro nel 2023 e superiore a 240 nel 2025, con un tasso medio di crescita annua del 51% (dato che va oltre le attese di Equita Sim che stimava 208 milioni al 2025). Dal lato della distribuzione dei dividendi si segue una politica flessibile che prevede un payout ratio tra il 20 e il 30% e un esborso totale di 180 milioni in 5 anni. Positivo anche il target dei ricavi, fissato a 450 milioni nel 2023 e a 660 nel 2025. La linea guida, che prevede una crescita annua del 30%, supera i 576 milioni stimati da Equita nel 2025. Durante il quinquennio illimity punta ad ottenere un graduale ribilanciamento del contributo del margine di interesse dal 59% del 2020 al 55% del 2025, mentre la componente di commissioni nette passerà dall’8,6% al 21,6%. Guardando allo stato patrimoniale, la banca prevede di attirare masse pari a 6,4 miliardi nel 2023 e 8,2 nel 2025 a fronte dei 3,5 del 2020. La componente wholesale guadagnerà sempre maggiore rilevanza, arrivando a rappresentare oltre il 40% delle passività totali, il 9% in più dello scorso esercizio.
“Quello che presentiamo oggi è un Piano ambizioso, ma altrettanto concreto per contribuire al rilancio del Paese. Ci impegniamo a portare utili importanti ai nostri azionisti, ma ci impegniamo anche ad essere molto utili al nostro Paese in questa fase di rilancio e di recupero di fiducia – ha affermato Passera sottolineando – Siamo una squadra forte che in poco più di due anni ha costruito una banca innovativa, al servizio delle imprese per coprire bisogni molto sentiti nel credito alla crescita, nel credito ai risanamenti aziendali, nel credito distressed”.
Il Ceo di illimity ha spiegato che si è deciso di operare nei 3 segmenti in cui la banca è specializzata fin dall’inizio, perché si crede ormai superato il modello di banca universale. “In questi settori pensiamo di sviluppare un valore di circa 11 miliardi che potranno fare la differenza”. illimity punta ad erogare crediti netti alla clientela pari a 5,3 miliardi nel 2023 e a 7,3 miliardi nel 2025, a fronte dei 2,2 dello scorso esercizio. Si punta a rafforzare i prestiti performing alle imprese, cui illimity ha già “erogato finanziamenti pari 1 miliardo di euro”. Nel mondo delle PMI ci sono circa 700 miliardi di crediti performing che vedono un gran numero di aziende che se aiutate potrebbero fare di più. C’è poi il mondo del non performing che è di grande rilevanza e comprende una gran parte di aziende ancora vive che possono tornare in bonis. Su UTP e NPL la banca prevede un mercato del valore rispettivo di 35 e 140 miliardi tra il 2021 e il 2025. Di conseguenza gli asset ponderati per il rischio (Rwa) saliranno a 5,4 miliardi di euro nel 2023 e 7 miliardi nel 2025.
“Qui si gioca parte dell’occupazione del nostro paese” ha detto Passera elencando alcuni dei vantaggi competitivi su cui può contare illimity, ovvero “il fatto di essere una banca, che ci permette di conoscere bene i nostri clienti e le attività per ogni settore e di avere un’architettura IT completamente digitale, modulare e in cloud (non abbiamo neanche un server fisico), con un unico grande database che può essere continuamente integrato e implementato, che ci dà una grande flessibilità e ci permette di abbassare i costi”.
Avendo un modello di gestione digitale dei depositi fin dall’inizio, illimity punta a sviluppare alleanze con nuovi operatori digitali. Nello specifico partiranno due nuovi progetti di banca diretta con New Hype e Bilty, che coprono sia la clientela delle famiglie sia quella delle aziende.
Infine, guardando alla sostenibilità, Passera ha affermato: “Siamo una banca sostenibile fin dall’inizio e, per fare un gioco di parole, pensiamo che l’SGR toglierà a illimity ogni limite. Abbiamo un’attenzione molto sentita verso le persone che lavorano con noi e da subito, ben prima del Covid, abbiamo dato ai nostri collaboratori la possibilità di lavorare dove vogliono disegnando il proprio welfare sulle proprie necessità”.
Nei prossimi 5 anni illimity consoliderà la sua specializzazione nei settori in cui è presente fin dall’inizio, ovvero il credito alle PMI e il fronte UTP e NPL, e investirà molto in innovazione tecnologica e digitalizzazione dei processi. Perché sul piano della tecnologia “siamo solo all’inizio di quello che sta succedendo nel mondo. Nei prossimi anni vedremo degli analitycs molto più sviluppati e noi, che siamo una banca di nuovo paradigma fin dall’inizio, ci stiamo preparando a questo mondo facendo alleanze con chi, in ogni settore, è già avanti”. Con queste parole il Ceo di illimity Corrado Passera ha aperto l’evento di presentazione del Piano strategico 2021-25 della banca annunciando, sul piano tecnologico, un’alleanza con il gruppo ION. L’azienda, specializzata in software, dati e analisi per istituzioni finanziarie, acquisirà il 10% del capitale della banca attraverso un aumento di capitale riservato. La partnership prevede un accordo di licenza d’uso sui sistemi informativi sviluppati da Illimity a fronte della sottoscrizione di 5,75 milioni di azioni di nuova emissione riservati al prezzo di 10 euro ciascuna, per un controvalore di 57,5 milioni, oltre all’assegnazione di warrant per sottoscrivere tra marzo e luglio 2022 altri 2,4 milioni di azioni ordinarie a 12,5 euro per azione. L’accordo genererà per la banca 90 milioni di euro di ricavi cumulati nel periodo 2021-2025. A questo si aggiungono altri accordi di collaborazione di lungo periodo nell’ambito di data analytics, credit scoring e market intelligence. “Mi fa estremamente piacere accogliere tra i nostri azionisti di lungo periodo il Gruppo ION ed, in particolare, Andrea Pignataro con il quale condivido una visione di fortissima innovazione davanti a noi – ha commentato Passera – Dalla nostra partnership ci aspettiamo sinergie tecnologiche e commerciali molto significative che rafforzeranno ulteriormente il nostro Piano d’Impresa”.
Passando ai numeri, il Piano Strategico di illimity prevede di raggiungere un utile netto di 140 milioni di euro nel 2023 e superiore a 240 nel 2025, con un tasso medio di crescita annua del 51% (dato che va oltre le attese di Equita Sim che stimava 208 milioni al 2025). Dal lato della distribuzione dei dividendi si segue una politica flessibile che prevede un payout ratio tra il 20 e il 30% e un esborso totale di 180 milioni in 5 anni. Positivo anche il target dei ricavi, fissato a 450 milioni nel 2023 e a 660 nel 2025. La linea guida, che prevede una crescita annua del 30%, supera i 576 milioni stimati da Equita nel 2025. Durante il quinquennio illimity punta ad ottenere un graduale ribilanciamento del contributo del margine di interesse dal 59% del 2020 al 55% del 2025, mentre la componente di commissioni nette passerà dall’8,6% al 21,6%. Guardando allo stato patrimoniale, la banca prevede di attirare masse pari a 6,4 miliardi nel 2023 e 8,2 nel 2025 a fronte dei 3,5 del 2020. La componente wholesale guadagnerà sempre maggiore rilevanza, arrivando a rappresentare oltre il 40% delle passività totali, il 9% in più dello scorso esercizio.
“Quello che presentiamo oggi è un Piano ambizioso, ma altrettanto concreto per contribuire al rilancio del Paese. Ci impegniamo a portare utili importanti ai nostri azionisti, ma ci impegniamo anche ad essere molto utili al nostro Paese in questa fase di rilancio e di recupero di fiducia – ha affermato Passera sottolineando – Siamo una squadra forte che in poco più di due anni ha costruito una banca innovativa, al servizio delle imprese per coprire bisogni molto sentiti nel credito alla crescita, nel credito ai risanamenti aziendali, nel credito distressed”.
Il Ceo di illimity ha spiegato che si è deciso di operare nei 3 segmenti in cui la banca è specializzata fin dall’inizio, perché si crede ormai superato il modello di banca universale. “In questi settori pensiamo di sviluppare un valore di circa 11 miliardi che potranno fare la differenza”. illimity punta ad erogare crediti netti alla clientela pari a 5,3 miliardi nel 2023 e a 7,3 miliardi nel 2025, a fronte dei 2,2 dello scorso esercizio. Si punta a rafforzare i prestiti performing alle imprese, cui illimity ha già “erogato finanziamenti pari 1 miliardo di euro”. Nel mondo delle PMI ci sono circa 700 miliardi di crediti performing che vedono un gran numero di aziende che se aiutate potrebbero fare di più. C’è poi il mondo del non performing che è di grande rilevanza e comprende una gran parte di aziende ancora vive che possono tornare in bonis. Su UTP e NPL la banca prevede un mercato del valore rispettivo di 35 e 140 miliardi tra il 2021 e il 2025. Di conseguenza gli asset ponderati per il rischio (Rwa) saliranno a 5,4 miliardi di euro nel 2023 e 7 miliardi nel 2025.
“Qui si gioca parte dell’occupazione del nostro paese” ha detto Passera elencando alcuni dei vantaggi competitivi su cui può contare illimity, ovvero “il fatto di essere una banca, che ci permette di conoscere bene i nostri clienti e le attività per ogni settore e di avere un’architettura IT completamente digitale, modulare e in cloud (non abbiamo neanche un server fisico), con un unico grande database che può essere continuamente integrato e implementato, che ci dà una grande flessibilità e ci permette di abbassare i costi”.
Avendo un modello di gestione digitale dei depositi fin dall’inizio, illimity punta a sviluppare alleanze con nuovi operatori digitali. Nello specifico partiranno due nuovi progetti di banca diretta con New Hype e Bilty, che coprono sia la clientela delle famiglie sia quella delle aziende.
Infine, guardando alla sostenibilità, Passera ha affermato: “Siamo una banca sostenibile fin dall’inizio e, per fare un gioco di parole, pensiamo che l’SGR toglierà a illimity ogni limite. Abbiamo un’attenzione molto sentita verso le persone che lavorano con noi e da subito, ben prima del Covid, abbiamo dato ai nostri collaboratori la possibilità di lavorare dove vogliono disegnando il proprio welfare sulle proprie necessità”.