Mercato secondario NPL: al termine di una lunga discussione i rappresentanti del Parlamento Ue e quelli del Consiglio hanno trovato un accordo sugli standard comuni vincolanti per il trasferimento di crediti deteriorati dalle banche al mercato secondario.
Le disposizioni assicurano che i debitori non si trovino in condizioni peggiori dopo il trasferimento del loro credito e che gli Stati membri siano in grado di mantenere o introdurre regole più rigide per proteggere i consumatori, spiega una nota del Parlamento Ue.
Le misure concordate rafforzano lo sviluppo di mercati secondari professionali per i crediti originariamente emessi dalle banche, e che si qualificano come non performanti. Le terze parti (gli acquirenti del credito, come i fondi di investimento ad esempio) potranno acquistare gli Npl in tutta la Ue e non creeranno un nuovo credito, ma acquisteranno i crediti deteriorati con il loro rischio esistente. Di conseguenza non avranno bisogno di una autorizzazione speciale ma dovranno rispettare le regole che proteggono i mutuatari.
“Con questa direttiva chiariamo che lo sviluppo di un mercato secondario europeo reale, efficiente e ben regolamentato per gli Npl deve andare di pari passo con tutti gli sforzi possibili da parte dei creditori per rendere il credito nuovamente performante e il più alto livello possibile di protezione per i mutuatari”, ha detto la presidente della commissione econ del Parlamento europeo, Irene Tinagli, convinta che “non possiamo rischiare che la ripresa venga messa a repentaglio da decisioni che penalizzano famiglie e imprese”.
Mercato secondario NPL: al termine di una lunga discussione i rappresentanti del Parlamento Ue e quelli del Consiglio hanno trovato un accordo sugli standard comuni vincolanti per il trasferimento di crediti deteriorati dalle banche al mercato secondario.
Le disposizioni assicurano che i debitori non si trovino in condizioni peggiori dopo il trasferimento del loro credito e che gli Stati membri siano in grado di mantenere o introdurre regole più rigide per proteggere i consumatori, spiega una nota del Parlamento Ue.
Le misure concordate rafforzano lo sviluppo di mercati secondari professionali per i crediti originariamente emessi dalle banche, e che si qualificano come non performanti. Le terze parti (gli acquirenti del credito, come i fondi di investimento ad esempio) potranno acquistare gli Npl in tutta la Ue e non creeranno un nuovo credito, ma acquisteranno i crediti deteriorati con il loro rischio esistente. Di conseguenza non avranno bisogno di una autorizzazione speciale ma dovranno rispettare le regole che proteggono i mutuatari.
“Con questa direttiva chiariamo che lo sviluppo di un mercato secondario europeo reale, efficiente e ben regolamentato per gli Npl deve andare di pari passo con tutti gli sforzi possibili da parte dei creditori per rendere il credito nuovamente performante e il più alto livello possibile di protezione per i mutuatari”, ha detto la presidente della commissione econ del Parlamento europeo, Irene Tinagli, convinta che “non possiamo rischiare che la ripresa venga messa a repentaglio da decisioni che penalizzano famiglie e imprese”.