Il 2020 è stato senza dubbio un anno che ha costretto l’economia a ridisegnare i propri equilibri e le proprie priorità in modo intenso. Il settore finanziario – ritenuto essenziale e, quindi, mai formalmente bloccato dalle autorità, nonostante le difficoltà della pandemia – ha affrontato e sta affrontando tutt’ora mutazioni importanti per adeguarsi ai nuovi scenari a tempo di record.
Se, da un lato, si è intensificata una trasformazione digitale specifica in ambito B2C (sportelli bancari che si smaterializzano e diventano app, chat bot che dialogano direttamente con gli investitori, ecc), dall’altro, è diventato ancora più chiaro come la tecnologia sia il miglior alleato per velocizzare e rendere più sicure tutte quelle attività amministrativo-gestionali non visibili al consumatore finale, ma cruciali per il governo dei player nel mondo della finanza: dalle banche depositarie agli Intermediari Finanziari.
Attualmente, nel panorama dei gestionali di settore è possibile distinguere:
– Lo strumento generalista standard: si tratta di un prodotto informatico che, pur presentando caratteristiche peculiari per soddisfare alcuni bisogni degli Intermediari (calcolo del Nav, antiriciclaggio, ecc) manca di flessibilità e di opportunità di personalizzazione (a meno che non si attendano mesi!), non consente l’interazione con data base di terze parti (per esempio, un CRM interno) e non è studiato per raccordare processi e procedure che taglino trasversalmente back office e front office (come nella gestione dei portafogli, ad esempio). Nascono prevalentemente per portare a termine singole funzioni in ambiti molto delimitati (solo Real Estate, solo mondo del leasing, solo segnalazioni, ecc) e, al mutare delle masse gestite, degli utenti da connettere, del modello di business dell’Intermediario diventano insufficienti e farraginosi e lo costringono a “tamponare” con altri software le lacune rilevate in progress.
Puntare su questo tipo di struttura può offrire la sensazione di non dover investire tempo in migrazioni complesse o formazione del proprio personale, prediligendo un approccio conservativo all’attività amministrativa (…”non abbiamo bisogno di altro”..) e non prendendo in considerazione l’inefficienza e l’inefficacia di un’eccessiva rigidità in contesti ad alto tasso di cambiamento e ampi margini di errore.
– Lo strumento di bassa gamma: ossia la versione semplificata e meno performante della categoria appena descritta. Come ogni settore, anche quello tecnologico presta il fianco ai surrogati, alle imitazioni e ai tentativi di dare riscontro a una clientela non particolarmente interessata alla qualità o alla sicurezza dei supporti (finché non impatta con gravi problemi) quanto piuttosto ad un apparente risparmio. Non occorrono sofisticate analisi per intuire i limiti di questi software, ma c’è senza dubbio un indicatore ricorrente: molti utilizzatori continuano a preferire lo svolgimento manuale di certe operazioni o si avvalgono di tradizionali fogli di calcolo, con tutte le complicanze e i disservizi del caso.
– Lo strumento integrato (come NAVSQUARE 2020®): parliamo di una Piattaforma operativa “intelligente”, pensata per processi e non singoli task, che, attraverso l’integrazione di moduli gestionali ed accounting genera un flusso informativo ricco e coerente funzionale a qualsiasi azione di governance sia interna che esterna (ad esempio, Financial Reporting, gestione portafogli, bilancio, risk management, adeguamenti normativi, gestione sottoscrittori, AML, Segnalazioni di Vigilanza Consob e Banca d’Italia, ecc).
Si tratta di un habitat digitale user friendly, disponibile anche in versione mobile (come un conto corrente online!) che semplifica e ottimizza le articolate necessità caratteristiche dei soggetti vigilati. Tale tecnologia è il frutto di competenze trasversali – informatiche, contabili, fiscali, normative ed organizzative – e di un continuo processo di innovazione e miglioramento che previene le obsolescenze e offre un accesso smart a enormi masse di dati, consentendo anche la generazione di reportistica evoluta e navigabile.
NAVSQUARE 2020® crea workflow operativi che rendono ordinata, rapida e sicura la gestione e l’amministrazione del mondo finanziario, facendo convergere e mettendo a sistema, in modo dinamico, procedure e funzionalità indispensabili per l’universo FIA ed ex art. 106 TUB.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE
Fonte: Artis Consulting
Il 2020 è stato senza dubbio un anno che ha costretto l’economia a ridisegnare i propri equilibri e le proprie priorità in modo intenso. Il settore finanziario – ritenuto essenziale e, quindi, mai formalmente bloccato dalle autorità, nonostante le difficoltà della pandemia – ha affrontato e sta affrontando tutt’ora mutazioni importanti per adeguarsi ai nuovi scenari a tempo di record.
Se, da un lato, si è intensificata una trasformazione digitale specifica in ambito B2C (sportelli bancari che si smaterializzano e diventano app, chat bot che dialogano direttamente con gli investitori, ecc), dall’altro, è diventato ancora più chiaro come la tecnologia sia il miglior alleato per velocizzare e rendere più sicure tutte quelle attività amministrativo-gestionali non visibili al consumatore finale, ma cruciali per il governo dei player nel mondo della finanza: dalle banche depositarie agli Intermediari Finanziari.
Attualmente, nel panorama dei gestionali di settore è possibile distinguere:
– Lo strumento generalista standard: si tratta di un prodotto informatico che, pur presentando caratteristiche peculiari per soddisfare alcuni bisogni degli Intermediari (calcolo del Nav, antiriciclaggio, ecc) manca di flessibilità e di opportunità di personalizzazione (a meno che non si attendano mesi!), non consente l’interazione con data base di terze parti (per esempio, un CRM interno) e non è studiato per raccordare processi e procedure che taglino trasversalmente back office e front office (come nella gestione dei portafogli, ad esempio). Nascono prevalentemente per portare a termine singole funzioni in ambiti molto delimitati (solo Real Estate, solo mondo del leasing, solo segnalazioni, ecc) e, al mutare delle masse gestite, degli utenti da connettere, del modello di business dell’Intermediario diventano insufficienti e farraginosi e lo costringono a “tamponare” con altri software le lacune rilevate in progress.
Puntare su questo tipo di struttura può offrire la sensazione di non dover investire tempo in migrazioni complesse o formazione del proprio personale, prediligendo un approccio conservativo all’attività amministrativa (…”non abbiamo bisogno di altro”..) e non prendendo in considerazione l’inefficienza e l’inefficacia di un’eccessiva rigidità in contesti ad alto tasso di cambiamento e ampi margini di errore.
– Lo strumento di bassa gamma: ossia la versione semplificata e meno performante della categoria appena descritta. Come ogni settore, anche quello tecnologico presta il fianco ai surrogati, alle imitazioni e ai tentativi di dare riscontro a una clientela non particolarmente interessata alla qualità o alla sicurezza dei supporti (finché non impatta con gravi problemi) quanto piuttosto ad un apparente risparmio. Non occorrono sofisticate analisi per intuire i limiti di questi software, ma c’è senza dubbio un indicatore ricorrente: molti utilizzatori continuano a preferire lo svolgimento manuale di certe operazioni o si avvalgono di tradizionali fogli di calcolo, con tutte le complicanze e i disservizi del caso.
– Lo strumento integrato (come NAVSQUARE 2020®): parliamo di una Piattaforma operativa “intelligente”, pensata per processi e non singoli task, che, attraverso l’integrazione di moduli gestionali ed accounting genera un flusso informativo ricco e coerente funzionale a qualsiasi azione di governance sia interna che esterna (ad esempio, Financial Reporting, gestione portafogli, bilancio, risk management, adeguamenti normativi, gestione sottoscrittori, AML, Segnalazioni di Vigilanza Consob e Banca d’Italia, ecc).
Si tratta di un habitat digitale user friendly, disponibile anche in versione mobile (come un conto corrente online!) che semplifica e ottimizza le articolate necessità caratteristiche dei soggetti vigilati. Tale tecnologia è il frutto di competenze trasversali – informatiche, contabili, fiscali, normative ed organizzative – e di un continuo processo di innovazione e miglioramento che previene le obsolescenze e offre un accesso smart a enormi masse di dati, consentendo anche la generazione di reportistica evoluta e navigabile.
NAVSQUARE 2020® crea workflow operativi che rendono ordinata, rapida e sicura la gestione e l’amministrazione del mondo finanziario, facendo convergere e mettendo a sistema, in modo dinamico, procedure e funzionalità indispensabili per l’universo FIA ed ex art. 106 TUB.
ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE
Fonte: Artis Consulting