Il Nuovo Governo ha meno di 15 giorni di tempo per decidere cosa fare relativamente alle cartelle esattoriali in quanto sono in scadenza sia la notifica dei nuovi atti al 28 febbraio quanto quella del pagamento delle rate della rottamazione ter e saldo e stralcio al 1 marzo.
Se il Governo Draghi non decidesse in tempo per una proroga moltissimi contribuenti si troverebbero in seria difficoltà, in quanto l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pronto l’invio di 50 milioni di cartelle esattoriali al momento bloccate.
La salvezza per i contribuenti al momento inadempienti e ancor più in crisi a causa delle difficoltà economiche determinate dagli effetti della pandemia resta il Decreto Ristori 5 che potrebbe stando agli ultimi rumors emersi dai media constare in 2 provvedimenti di notevole importanza:
- La possibile proroga delle scadenze al 30 aprile, ossia fino alla fine dello stato di emergenza
- E una pace fiscale selettiva
Di cosa si tratterebbe nello specifico?
Draghi ha presentato il suo discorso al Senato ieri ottenendo in tarda serata la fiducia in Parlamento. Uno dei primi obiettivi della squadra di Governo sarà proprio quello di riprendere da ciò che era rimasto in sospeso precedentemente, e dunque tornerà ad occuparsi seriamente del Decreto ristori 5, che dovrebbe appunto contenere le due novità sopra menzionate, entrambe pensate, specie la seconda per dare maggior respiro ai contribuenti maggiormente provati dalla crisi.
Il decreto come anticipato dovrebbe contenere anche la novità della pace fiscale selettiva, ossia una rottamazione quater ed un nuovo saldo e stralcio ma mirato, dunque selettiva, solo per quanti verranno considerati dei ‘morosi incolpevoli’.
Nello specifico l’obiettivo sarebbe quello di concedere una sorta di pace fiscale parziale riservata unicamente a quanti hanno perso il lavoro oppure hanno registrato una notevole perdita di fatturato determinato dai lockdown e della pandemia in atto. Non resta che attendere per comprendere se tutti e due i provvedimenti saranno confermati.
Il Nuovo Governo ha meno di 15 giorni di tempo per decidere cosa fare relativamente alle cartelle esattoriali in quanto sono in scadenza sia la notifica dei nuovi atti al 28 febbraio quanto quella del pagamento delle rate della rottamazione ter e saldo e stralcio al 1 marzo.
Se il Governo Draghi non decidesse in tempo per una proroga moltissimi contribuenti si troverebbero in seria difficoltà, in quanto l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pronto l’invio di 50 milioni di cartelle esattoriali al momento bloccate.
La salvezza per i contribuenti al momento inadempienti e ancor più in crisi a causa delle difficoltà economiche determinate dagli effetti della pandemia resta il Decreto Ristori 5 che potrebbe stando agli ultimi rumors emersi dai media constare in 2 provvedimenti di notevole importanza:
Di cosa si tratterebbe nello specifico?
Draghi ha presentato il suo discorso al Senato ieri ottenendo in tarda serata la fiducia in Parlamento. Uno dei primi obiettivi della squadra di Governo sarà proprio quello di riprendere da ciò che era rimasto in sospeso precedentemente, e dunque tornerà ad occuparsi seriamente del Decreto ristori 5, che dovrebbe appunto contenere le due novità sopra menzionate, entrambe pensate, specie la seconda per dare maggior respiro ai contribuenti maggiormente provati dalla crisi.
Il decreto come anticipato dovrebbe contenere anche la novità della pace fiscale selettiva, ossia una rottamazione quater ed un nuovo saldo e stralcio ma mirato, dunque selettiva, solo per quanti verranno considerati dei ‘morosi incolpevoli’.
Nello specifico l’obiettivo sarebbe quello di concedere una sorta di pace fiscale parziale riservata unicamente a quanti hanno perso il lavoro oppure hanno registrato una notevole perdita di fatturato determinato dai lockdown e della pandemia in atto. Non resta che attendere per comprendere se tutti e due i provvedimenti saranno confermati.