Cerved Group ha reso noti i risultati preliminari per il 2020: ricavi consolidati a 488 milioni in calo del 6.2% sul 2019, Ebitda rettificato a 203 milioni con un margine del 42% sio ricavi. Tali risultati finanziari sono in corso di revisione e il bilancio 2020 con i dati completi e definitivi del periodo sarà esaminato dal Consiglio di Amministrazione del 25 marzo 2021.
Andrea Mignanelli, Amministratore Delegato del Gruppo, ha commentato: “In un contesto di emergenza pandemica e di crisi economica senza precedenti, i risultati preliminari del 2020 confermano la solidità di Cerved, la sua capacità di introdurre rapidamente innovazioni sul mercato e la centralità del nostro ruolo nel sistema economico italiano. Il diverso mix di servizi nel core business dei dati e la maggiore volatilità del Credit Management hanno determinato un impatto sui margini.
Abbiamo leggermente superato la guidance su Ricavi ed EBITDA che avevamo fornito a novembre, grazie soprattutto al contributo delle divisioni Risk Management e Growth Services. Queste divisioni, che rappresentano oltre due terzi del fatturato del Gruppo, hanno tenuto, facendo leva sui risultati record del segmento Financial Istituzioni Finanziarie e di MBS Consulting Il lancio tempestivo dei servizi di Covid-19 Impact Assessment e il nostro supporto alle banche nell’erogazione di prestiti garantiti hanno sostenuto il conto economico, riaffermando il nostro ruolo centrale nel sistema economico e finanziario. La divisione Credit Management ha sofferto nell’area della gestione del credito bancario, principalmente a causa degli effetti della pandemia sulla liquidità e sulle attività giudiziarie, mentre le altre aree sono andate bene (principalmente recupero crediti e servizi legali).
Dal punto di vista finanziario, il leverage ratio è aumentato a 2,9x a fine 2020, riflettendo un importante flusso di cassa operativo nonostante i significativi investimenti in M&A e i costi non ricorrenti legati al rifinanziamento e al riscadenziamento del debito. La generazione di cassa e il livello di leva finanziaria continuano ad offrire al Gruppo un’ampia flessibilità finanziaria nel perseguire la sua strategia di M&A e di politica dei dividendi”
Cerved Group ha reso noti i risultati preliminari per il 2020: ricavi consolidati a 488 milioni in calo del 6.2% sul 2019, Ebitda rettificato a 203 milioni con un margine del 42% sio ricavi. Tali risultati finanziari sono in corso di revisione e il bilancio 2020 con i dati completi e definitivi del periodo sarà esaminato dal Consiglio di Amministrazione del 25 marzo 2021.
Andrea Mignanelli, Amministratore Delegato del Gruppo, ha commentato: “In un contesto di emergenza pandemica e di crisi economica senza precedenti, i risultati preliminari del 2020 confermano la solidità di Cerved, la sua capacità di introdurre rapidamente innovazioni sul mercato e la centralità del nostro ruolo nel sistema economico italiano. Il diverso mix di servizi nel core business dei dati e la maggiore volatilità del Credit Management hanno determinato un impatto sui margini.
Abbiamo leggermente superato la guidance su Ricavi ed EBITDA che avevamo fornito a novembre, grazie soprattutto al contributo delle divisioni Risk Management e Growth Services. Queste divisioni, che rappresentano oltre due terzi del fatturato del Gruppo, hanno tenuto, facendo leva sui risultati record del segmento Financial Istituzioni Finanziarie e di MBS Consulting Il lancio tempestivo dei servizi di Covid-19 Impact Assessment e il nostro supporto alle banche nell’erogazione di prestiti garantiti hanno sostenuto il conto economico, riaffermando il nostro ruolo centrale nel sistema economico e finanziario. La divisione Credit Management ha sofferto nell’area della gestione del credito bancario, principalmente a causa degli effetti della pandemia sulla liquidità e sulle attività giudiziarie, mentre le altre aree sono andate bene (principalmente recupero crediti e servizi legali).
Dal punto di vista finanziario, il leverage ratio è aumentato a 2,9x a fine 2020, riflettendo un importante flusso di cassa operativo nonostante i significativi investimenti in M&A e i costi non ricorrenti legati al rifinanziamento e al riscadenziamento del debito. La generazione di cassa e il livello di leva finanziaria continuano ad offrire al Gruppo un’ampia flessibilità finanziaria nel perseguire la sua strategia di M&A e di politica dei dividendi”