S&P promuove gli stress test sulle banche europee lanciati dall’Eba e i cui risultati saranno pubblicati il 31 luglio.
Secondo gli esperti dell’agenzia di rating, infatti, la decisione dell’Eba di includere nell’esercizio uno scenario fortemente avverso permettera’ di testare l’effettiva resilienza delle banche in un contesto che rimane connotato da grande incertezza. Se lo scenario di base prevede un’espansione dell’economia europea dell’11% cumulativo nel corso dei prossimi tre anni, lo scenario avverso prevede invece che l’economia rimanga in recessione per tutto il 2021 e almeno buona parte del 2022 con una performance cumulativa sui 3 anni pari al -3,6%. In questo scenario, la disoccupazione crescerebbe del 4,7%, i prezzi delle abitazioni residenziali calerebbero del 16% e quelle del real estate a uso commerciale del 31%, sebbene con le dovute differenze fra i vari paesi. In questo contesto aumenterebbero anche i premi sul rischio e aumenterebbero le differenze fra i vari paesi. I prezzi delle azioni quotate sul mercato perderebbero meta’ del loro valore nel primo anno. “Apprezziamo l’esercizio degli stress test e ne seguiremo con attenzione i risultati – si legge nel comunicato di S&P – Pensiamo che gli stress test offriranno importanti informazioni aggiuntive ai mercati che questa volta saranno particolarmente importanti data l’alta incertezza che permane circa l’impatto della pandemia sui bilanci delle banche. L’obiettivo della ricerca e’ quello di testare la resilienza delle banche in caso di un aumento piu’ forte del previsto delle perdite sui crediti portando di conseguenza alla luce potenziali inadeguatezze di capitale.
Ma ci aspettiamo che offrira’ anche informazioni preziose sul tallone di Achille di molte banche europee, quello della persistente bassa redditivita’”. Tre le banche italiane che saranno oggetto degli stress test dell’Eba, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca.
Fonte: Il Sole 24 Ore
S&P promuove gli stress test sulle banche europee lanciati dall’Eba e i cui risultati saranno pubblicati il 31 luglio.
Secondo gli esperti dell’agenzia di rating, infatti, la decisione dell’Eba di includere nell’esercizio uno scenario fortemente avverso permettera’ di testare l’effettiva resilienza delle banche in un contesto che rimane connotato da grande incertezza. Se lo scenario di base prevede un’espansione dell’economia europea dell’11% cumulativo nel corso dei prossimi tre anni, lo scenario avverso prevede invece che l’economia rimanga in recessione per tutto il 2021 e almeno buona parte del 2022 con una performance cumulativa sui 3 anni pari al -3,6%. In questo scenario, la disoccupazione crescerebbe del 4,7%, i prezzi delle abitazioni residenziali calerebbero del 16% e quelle del real estate a uso commerciale del 31%, sebbene con le dovute differenze fra i vari paesi. In questo contesto aumenterebbero anche i premi sul rischio e aumenterebbero le differenze fra i vari paesi. I prezzi delle azioni quotate sul mercato perderebbero meta’ del loro valore nel primo anno. “Apprezziamo l’esercizio degli stress test e ne seguiremo con attenzione i risultati – si legge nel comunicato di S&P – Pensiamo che gli stress test offriranno importanti informazioni aggiuntive ai mercati che questa volta saranno particolarmente importanti data l’alta incertezza che permane circa l’impatto della pandemia sui bilanci delle banche. L’obiettivo della ricerca e’ quello di testare la resilienza delle banche in caso di un aumento piu’ forte del previsto delle perdite sui crediti portando di conseguenza alla luce potenziali inadeguatezze di capitale.
Ma ci aspettiamo che offrira’ anche informazioni preziose sul tallone di Achille di molte banche europee, quello della persistente bassa redditivita’”. Tre le banche italiane che saranno oggetto degli stress test dell’Eba, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca.
Fonte: Il Sole 24 Ore