Si chiude un 2020 di crescita costante per Cherry 106, che archivia l’anno della pandemia con 18 portafogli NPL acquisiti. Rispetto alla prima parte dell’anno, chiusa con 8 acquisizioni, la società creata a fine 2019 da Giovanni Bossi ha sensibilmente migliorato la performance negli ultimi sei mesi, con una accelerazione nel corso dell’ultimo trimestre, durante il quale il team di Cherry ha portato a conclusione 7 operazioni.
Tra i portafogli acquisiti in questo secondo semestre, mediante trattative avviate con primarie istituzioni bancarie e società a livello nazionale, figurano crediti deteriorati principalmente unsecured, originati sia nel mercato primario sia secondario e appartenenti ai segmenti bancario e del credito al consumo.
Le transazioni concluse nel secondo semestre, in particolare, hanno a oggetto crediti non performing per un valore nominale lordo complessivo di oltre 325 milioni di euro, riferibili a circa 45.000 posizioni. Tra queste, rientra un’operazione conclusa a fine anno per un pacchetto di crediti bancari unsecured dal mercato secondario del valore nominale di quasi 150 milioni di euro, che rappresenta l’acquisizione più consistente realizzata nel 2020.
Al 31 dicembre, il valore del portafoglio proprietario di Cherry ammonta a oltre 500 milioni di euro di GBV.
«Siamo nati a ridosso dell’insorgere dell’emergenza sanitaria, che tuttavia non ha ridimensionato i nostri programmi – commenta Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Cherry 106 – Possiamo affermare, anzi, che il 2020 per Cherry sia stato un anno proficuo e di crescita costante, pur in un contesto di mercato, quello della gestione dei crediti, completamente modificato dalla pandemia. Abbiamo saputo reagire grazie all’adattabilità della nostra tecnologia, al know how e alle competenze che ci distinguono, ma soprattutto grazie alle persone, che condividono una cultura del fare impresa che ci permette di interpretare e cogliere le sfide più innovative: come quella della cessione dei crediti d’imposta, cui ci siamo approcciati a settembre diventando operativi in pochi mesi, e come quelle che ci attendono nel 2021, che sono ancora più ambiziose. Siamo partiti in 15, oggi il nostro team è triplicato: basterebbe questo dato per comprendere quanto il 2020 per Cherry sia andato oltre ogni attesa».
Fonte: Cherry 106
Si chiude un 2020 di crescita costante per Cherry 106, che archivia l’anno della pandemia con 18 portafogli NPL acquisiti. Rispetto alla prima parte dell’anno, chiusa con 8 acquisizioni, la società creata a fine 2019 da Giovanni Bossi ha sensibilmente migliorato la performance negli ultimi sei mesi, con una accelerazione nel corso dell’ultimo trimestre, durante il quale il team di Cherry ha portato a conclusione 7 operazioni.
Tra i portafogli acquisiti in questo secondo semestre, mediante trattative avviate con primarie istituzioni bancarie e società a livello nazionale, figurano crediti deteriorati principalmente unsecured, originati sia nel mercato primario sia secondario e appartenenti ai segmenti bancario e del credito al consumo.
Le transazioni concluse nel secondo semestre, in particolare, hanno a oggetto crediti non performing per un valore nominale lordo complessivo di oltre 325 milioni di euro, riferibili a circa 45.000 posizioni. Tra queste, rientra un’operazione conclusa a fine anno per un pacchetto di crediti bancari unsecured dal mercato secondario del valore nominale di quasi 150 milioni di euro, che rappresenta l’acquisizione più consistente realizzata nel 2020.
Al 31 dicembre, il valore del portafoglio proprietario di Cherry ammonta a oltre 500 milioni di euro di GBV.
«Siamo nati a ridosso dell’insorgere dell’emergenza sanitaria, che tuttavia non ha ridimensionato i nostri programmi – commenta Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Cherry 106 – Possiamo affermare, anzi, che il 2020 per Cherry sia stato un anno proficuo e di crescita costante, pur in un contesto di mercato, quello della gestione dei crediti, completamente modificato dalla pandemia. Abbiamo saputo reagire grazie all’adattabilità della nostra tecnologia, al know how e alle competenze che ci distinguono, ma soprattutto grazie alle persone, che condividono una cultura del fare impresa che ci permette di interpretare e cogliere le sfide più innovative: come quella della cessione dei crediti d’imposta, cui ci siamo approcciati a settembre diventando operativi in pochi mesi, e come quelle che ci attendono nel 2021, che sono ancora più ambiziose. Siamo partiti in 15, oggi il nostro team è triplicato: basterebbe questo dato per comprendere quanto il 2020 per Cherry sia andato oltre ogni attesa».
Fonte: Cherry 106