La fusione tra BancoBpm e Bper potrebbe prendere forma nel primo semestre 2021. A riportare l’indiscrezione è stata Reuters. La possibile fusione tra le due ex popolari è diventata d’attualità dopo che nei giorni scorsi il ceo di Unipol, primo azionista di Bper, con Il Sole 24 Ore aveva definito «affascinante» il progetto di aggregazione tra le due realtà. Un’apertura a cui lo stesso Ceo di BancoBpm, Giuseppe Castagna, aveva dato credito a stretto giro, alimentando così l’interesse del mercato. In questo quadro, il ceo Alessandro Vandelli nei giorni scorsi ha evidenziato che la banca oggi è «tutta focalizzata» sull’integrazione dei circa 630 sportelli di Ubi, sottolineando che le parole di Cimbri sono «più uno stimolo che una indicazione puntuale». Si vedrà quali saranno le evoluzioni. I colloqui informali tra le parti a quanto risulta al Sole 24Ore sono in corso e diversi stakeholder di entrambe le parti vedrebbero di buon occhio l’operazione, ma al momento non sono stati firmati neanche gli accordi preliminari di riservatezza. Si vedrà quali saranno le evoluzioni. Va detto che le variabili, nel risiko bancario italiano, non mancano, dalle prossime mosse di UniCredit al futuro di Mps. Al momento, comunque, non risultano advisor nominati da parte di Bper mentre Lazard sarebbe l’advisor per BancoBpm.
Fonte: Il Sole 24 Ore
La fusione tra BancoBpm e Bper potrebbe prendere forma nel primo semestre 2021. A riportare l’indiscrezione è stata Reuters. La possibile fusione tra le due ex popolari è diventata d’attualità dopo che nei giorni scorsi il ceo di Unipol, primo azionista di Bper, con Il Sole 24 Ore aveva definito «affascinante» il progetto di aggregazione tra le due realtà. Un’apertura a cui lo stesso Ceo di BancoBpm, Giuseppe Castagna, aveva dato credito a stretto giro, alimentando così l’interesse del mercato. In questo quadro, il ceo Alessandro Vandelli nei giorni scorsi ha evidenziato che la banca oggi è «tutta focalizzata» sull’integrazione dei circa 630 sportelli di Ubi, sottolineando che le parole di Cimbri sono «più uno stimolo che una indicazione puntuale». Si vedrà quali saranno le evoluzioni. I colloqui informali tra le parti a quanto risulta al Sole 24Ore sono in corso e diversi stakeholder di entrambe le parti vedrebbero di buon occhio l’operazione, ma al momento non sono stati firmati neanche gli accordi preliminari di riservatezza. Si vedrà quali saranno le evoluzioni. Va detto che le variabili, nel risiko bancario italiano, non mancano, dalle prossime mosse di UniCredit al futuro di Mps. Al momento, comunque, non risultano advisor nominati da parte di Bper mentre Lazard sarebbe l’advisor per BancoBpm.
Fonte: Il Sole 24 Ore