In risposa ad una interrogazione dell’ex presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani (Ppe) il commissario europeo ai Mairead McGuinness ha reso noto che le nuove normative sulla gestione degli NPL dovrebbero slittare almeno di sei mesi offrendo un po’ di sollievo agli istituti di credito
McGuinness scrive: «A dicembre la Commissione pubblicherà una comunicazione su misure ulteriori per affrontare la questione dei crediti deteriorati, [ad oggi la commissione]sta monitorando l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulle banche e sui loro clienti, e conferma il proprio impegno a reagire in modo rapido e deciso se e quando necessario».
Tajani, oggi vicepresidente del gruppo dei Popolari ha commentato con soddisfazione: «È una risposta positiva, che va nella giusta direzione». Dello stesso avviso Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi che ha dichiarato «Possiamo interpretare la risposta di McGuinness nella direzione auspicata non solo dalle banche italiane ma anche da quelle europee,anche la Federazione bancaria europea nella riunione del consiglio della scorsa settimana ha sottolineato la necessità che le autorità valutino tutte le misure necessarie per consentire alle banche di continuare a erogare il massimo possibile di credito all’economia».
Nel dettaglio, la normativa che vedrà posticipata la sua implementazione fa riferimento alle disposizioni in tema di accantonamenti che prevedono la svalutazion integrale dei crediti realizzata in modo graduale al passare del tempo dalla data di default (cosidetto calendar provisioning)
In risposa ad una interrogazione dell’ex presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani (Ppe) il commissario europeo ai Mairead McGuinness ha reso noto che le nuove normative sulla gestione degli NPL dovrebbero slittare almeno di sei mesi offrendo un po’ di sollievo agli istituti di credito
McGuinness scrive: «A dicembre la Commissione pubblicherà una comunicazione su misure ulteriori per affrontare la questione dei crediti deteriorati, [ad oggi la commissione]sta monitorando l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulle banche e sui loro clienti, e conferma il proprio impegno a reagire in modo rapido e deciso se e quando necessario».
Tajani, oggi vicepresidente del gruppo dei Popolari ha commentato con soddisfazione: «È una risposta positiva, che va nella giusta direzione». Dello stesso avviso Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi che ha dichiarato «Possiamo interpretare la risposta di McGuinness nella direzione auspicata non solo dalle banche italiane ma anche da quelle europee,anche la Federazione bancaria europea nella riunione del consiglio della scorsa settimana ha sottolineato la necessità che le autorità valutino tutte le misure necessarie per consentire alle banche di continuare a erogare il massimo possibile di credito all’economia».
Nel dettaglio, la normativa che vedrà posticipata la sua implementazione fa riferimento alle disposizioni in tema di accantonamenti che prevedono la svalutazion integrale dei crediti realizzata in modo graduale al passare del tempo dalla data di default (cosidetto calendar provisioning)
Sabatini si è anche premurato di evidenziare come con riferimento alle posizioni oggetto di moratorianon non debba procedersi in modo automatico alla classificazione a deteriorato anche a fronte della verosimile estensione delle moratorie al giugno 2021 attualmente in discussione nella bozza della legge di bilancio.
Da ultimo l’esponente dell’ABI ha manifestato apprezzamento per le ipotesi in discussione su asset managemnt company a livello europeo per la gestione dei crediti deteriorati (leggi il nostro articolo). Si tratta di un argomeno sul qual al momento esistono posizioni contrastanti come testimoniato ad esemio dal parere negativo espresso di recente dai vertici del Single Resolutio Board (leggi il nostro articolo)