Il Governo e l’Agenzia delle Entrate, dato il periodo pandemico in atto e le difficoltà economiche che i contribuenti stanno vivendo, hanno lavorato ad un nuovo rinvio delle rate in scadenza al fine di consentire un supporto concreto.
Il quarto decreto ristori, come aveva annunciato il viceministro all’Economia Laura Castelli, attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook contiene una sorta di ancora di salvataggio per tutti i contribuenti decaduti dalle rate della precedente rottamazione ter. In programma anche una nuova rottamazione delle cartelle e la cancellazione dei crediti esigibili.
Il Governo ha destinato circa 5 miliardi per il rinvio delle tasse di fine anno, e di questi denari un miliardo sarà destinato alla pace fiscale, dunque per circa 1 milione e duecentomila contribuenti è giunta la sospensione del pagamento della rottamazione –ter nonché del saldo e stralcio che era in scadenza il prossimo 10 dicembre, ora il tutto è stato rinviato al 1 marzo 2021.
Il Governo ha optato per questa direzione, seguendo la linea della rassicurazione promossa dalla Castelli nei giorni scorsi: “Alleggerire il fisco, soprattutto in questo momento, è fondamentale per favorire la ripresa. Due i fronti su cui stiamo già agendo”.
Poi gli ulteriori dettagli sono esplicitati all’interno dello stesso post: “Il primo per ridimensionare la crisi e le difficoltà che hanno imprese e autonomi. Lavoriamo per far ripartire le rateizzazioni decadute, prevedendo le sospensioni della rottamazione “ter”, un saldo e stralcio e impostando una rottamazione “quater”. Questo sarà accompagnato da una riforma della riscossione che stralci le vecchie cartelle che non sono più riscuotibili”.
Il secondo fronte su cui intervenire, specifica il viceministro dell’Economia è quello relativo alla pressione fiscale degli autonomi, che attendono ormai da troppo tempo: “Interverremo attraverso meccanismi di semplificazione e accordi tra Imprese e Fisco, capaci di ridare slancio alla colonna vertebrale di questo paese che è fatta di PMI. Ma anche abolendo tutte quelle piccole tasse che infastidiscono solo i cittadini e non portano nulla.
È un lavoro di riforma e semplificazione importante, anzi fondamentale, che passa anche dalla realizzazione di Testi unici, che mettano ordine tra le centinaia, quasi migliaia, di norme. Aiutare l’economia a ripartire vuol dire anche favorire il rapporto tra il fisco, i cittadini e le imprese. E per questo serve un fisco semplice, giusto e trasparente”.
E’ stato ‘Il Sole 24 Ore’ pochi giorni fa a far notare come i decreti anti crisi emanati fino ad oggi avessero già fatto slittare al 10 dicembre ben 4 rate della rottamazione, che avrebbero avuto scadenza: 28/2, 31/5, 31/7 e 30/11 oltre ai due appuntamenti del saldo e stralcio che erano precedentemente fissati per il 31/3 ed il 31/7, la proroga concessa nel nuovo decreto ristori ha predisposto l’atteso nuovo rinvio rispetto alla scadenza del 10 dicembre prossimo, che avrebbe riguardato il pagamento delle rate 2020 eventualmente scadute della rottamazione ter. Una proroga importante, questa a marzo 2021, per i contribuenti in difficoltà in quanto permette loro di non perdere il beneficio della pace fiscale a chi era in regola nell’anno passato, il 2019.
Il decreto Ristori quater, approvato in Cdm il 29 sera, da un lato prevede norme sulla pace fiscale e dall’altro permette la riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle.
Il Governo e l’Agenzia delle Entrate, dato il periodo pandemico in atto e le difficoltà economiche che i contribuenti stanno vivendo, hanno lavorato ad un nuovo rinvio delle rate in scadenza al fine di consentire un supporto concreto.
Il quarto decreto ristori, come aveva annunciato il viceministro all’Economia Laura Castelli, attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook contiene una sorta di ancora di salvataggio per tutti i contribuenti decaduti dalle rate della precedente rottamazione ter. In programma anche una nuova rottamazione delle cartelle e la cancellazione dei crediti esigibili.
Il Governo ha destinato circa 5 miliardi per il rinvio delle tasse di fine anno, e di questi denari un miliardo sarà destinato alla pace fiscale, dunque per circa 1 milione e duecentomila contribuenti è giunta la sospensione del pagamento della rottamazione –ter nonché del saldo e stralcio che era in scadenza il prossimo 10 dicembre, ora il tutto è stato rinviato al 1 marzo 2021.
Il Governo ha optato per questa direzione, seguendo la linea della rassicurazione promossa dalla Castelli nei giorni scorsi: “Alleggerire il fisco, soprattutto in questo momento, è fondamentale per favorire la ripresa. Due i fronti su cui stiamo già agendo”.
Poi gli ulteriori dettagli sono esplicitati all’interno dello stesso post: “Il primo per ridimensionare la crisi e le difficoltà che hanno imprese e autonomi. Lavoriamo per far ripartire le rateizzazioni decadute, prevedendo le sospensioni della rottamazione “ter”, un saldo e stralcio e impostando una rottamazione “quater”. Questo sarà accompagnato da una riforma della riscossione che stralci le vecchie cartelle che non sono più riscuotibili”.
Il secondo fronte su cui intervenire, specifica il viceministro dell’Economia è quello relativo alla pressione fiscale degli autonomi, che attendono ormai da troppo tempo: “Interverremo attraverso meccanismi di semplificazione e accordi tra Imprese e Fisco, capaci di ridare slancio alla colonna vertebrale di questo paese che è fatta di PMI. Ma anche abolendo tutte quelle piccole tasse che infastidiscono solo i cittadini e non portano nulla.
È un lavoro di riforma e semplificazione importante, anzi fondamentale, che passa anche dalla realizzazione di Testi unici, che mettano ordine tra le centinaia, quasi migliaia, di norme. Aiutare l’economia a ripartire vuol dire anche favorire il rapporto tra il fisco, i cittadini e le imprese. E per questo serve un fisco semplice, giusto e trasparente”.
E’ stato ‘Il Sole 24 Ore’ pochi giorni fa a far notare come i decreti anti crisi emanati fino ad oggi avessero già fatto slittare al 10 dicembre ben 4 rate della rottamazione, che avrebbero avuto scadenza: 28/2, 31/5, 31/7 e 30/11 oltre ai due appuntamenti del saldo e stralcio che erano precedentemente fissati per il 31/3 ed il 31/7, la proroga concessa nel nuovo decreto ristori ha predisposto l’atteso nuovo rinvio rispetto alla scadenza del 10 dicembre prossimo, che avrebbe riguardato il pagamento delle rate 2020 eventualmente scadute della rottamazione ter. Una proroga importante, questa a marzo 2021, per i contribuenti in difficoltà in quanto permette loro di non perdere il beneficio della pace fiscale a chi era in regola nell’anno passato, il 2019.
Il decreto Ristori quater, approvato in Cdm il 29 sera, da un lato prevede norme sulla pace fiscale e dall’altro permette la riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle.