Federico Ghizzoni, vicepresidente esecutivo di Clessidra sgr ha illustrato il progetto della società per entrare nel segmento del factoring distressed, ossia nell’anticipo fatture ad aziende in tensione finanziaria.
Il punto di partenza dell’operazione è costitutito dall’acquisizione di Compagnia Europea Factoring Industriale (Coefi), che ha deliberato un aumento di capitale per un minimo di 3 milioni e un massimo di 6 milioni, da sottoscriversi entro il giugno 2021. La ratio dell’operazione risiede nello sfruttamento delle potenziali sinergia con l’attività di Clessidra Restructuring Fund.
L’ingresso nel factoring distressed da parte di Clessidra sarà guidato da Mario Fera (amministratore delegato di Clessidra sgr) e Gabriele Piccini (ex country head di Unicredit). La squadra lavorerà nel finanziamento del capitale circolante verso imprese con piani di ristrutturazione in corso e di pmi con buone prospettive industriali ma con difficoltà di accesso al credito bancario per motivi dimensionali non ottimali o perché senza rating, utilizzando lo strumento del factoring per mitigare il rischio di credito.
Ghizzoni ha spiegato:
“Guardiamo ad aziende capo filiere che attraverso il factoring potranno trasmettere liquidità a breve termine ai loro fornitori. Ma non ci metteremo in contrapposizione con il sistema bancario che continuerà a fornire credito all’economia reale. La nostra squadra, che ha una profonda conoscenza del settore industriale, mira piuttosto essere un partner degli istituti di credito, qualora non potessero soddisfare le richieste dei clienti. Il fondo di restructuring si dedicherà ai crediti Utp. Il factoring invece fornirà ossigeno a breve, finanziandosi presso le banche e mettendo a disposizione un team di competenze che ben conosce l’industria e che quindi riesce a fare una efficiente selezione del credito”.
Federico Ghizzoni, vicepresidente esecutivo di Clessidra sgr ha illustrato il progetto della società per entrare nel segmento del factoring distressed, ossia nell’anticipo fatture ad aziende in tensione finanziaria.
Il punto di partenza dell’operazione è costitutito dall’acquisizione di Compagnia Europea Factoring Industriale (Coefi), che ha deliberato un aumento di capitale per un minimo di 3 milioni e un massimo di 6 milioni, da sottoscriversi entro il giugno 2021. La ratio dell’operazione risiede nello sfruttamento delle potenziali sinergia con l’attività di Clessidra Restructuring Fund.
L’ingresso nel factoring distressed da parte di Clessidra sarà guidato da Mario Fera (amministratore delegato di Clessidra sgr) e Gabriele Piccini (ex country head di Unicredit). La squadra lavorerà nel finanziamento del capitale circolante verso imprese con piani di ristrutturazione in corso e di pmi con buone prospettive industriali ma con difficoltà di accesso al credito bancario per motivi dimensionali non ottimali o perché senza rating, utilizzando lo strumento del factoring per mitigare il rischio di credito.
Ghizzoni ha spiegato:
“Guardiamo ad aziende capo filiere che attraverso il factoring potranno trasmettere liquidità a breve termine ai loro fornitori. Ma non ci metteremo in contrapposizione con il sistema bancario che continuerà a fornire credito all’economia reale. La nostra squadra, che ha una profonda conoscenza del settore industriale, mira piuttosto essere un partner degli istituti di credito, qualora non potessero soddisfare le richieste dei clienti. Il fondo di restructuring si dedicherà ai crediti Utp. Il factoring invece fornirà ossigeno a breve, finanziandosi presso le banche e mettendo a disposizione un team di competenze che ben conosce l’industria e che quindi riesce a fare una efficiente selezione del credito”.