Finint Investments SGR, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Finint in parnership con Italfondiario,società del Gruppo doValue, ha lanciato Efesto Credit Fund, un fondo d’investimento specializzato con una dotazione iniziale di circa 450 milioni.
L’iniziativa prevede il trasferimento al nuovo fondo di esposizioni Utp consentendo il deconsolidamento degli asset e al contempo ottimizzando le potenzialità di ristrutturazione e di turnaround per le Pmi. Fra le banche, secondo indiscrezioni, figurerebbero Bper, Unicredit e Bnl.
I crediti UTP di questa prima fase riguardano 51 piccole e medie imprese italiane attive in diversi settori industriali tra cui immobiliare, edilizia, agricoltura, packaging, energia e utilities, food & beverage, arredamento, in situazioni fra loro diversificate che spaziano da processi di rilancio industriale, a gestione o avvio di piani concordatari. Al momento il portafoglio risulta composto per il 44% da creiditi tipo secured, assistiti da garanzie reali, ed per il 56% da crediti unsecured.
Da sottolineare che il nuovo fondo si concentrerà sulla gestione dei crediti, mentre la nuova finanza verrà messa a disposizione delle aziende attraverso una innovativa struttura di investimento e sarà convogliata per favorire l’avvio di operazioni di “turnaround” che possano così facilitare l’uscita per alcune aziende dall’attuale momento di tensione finanziaria.
Mauro Sbroggiò, Amministratore Delegato di Finint SGR ha dichiarato:
“Con la costituzione del fondo Efesto Finint SGR amplia ulteriormente il proprio perimetro di attività nel settore dei distressed asset, integrando il portafoglio di strategie sul segmento NPL con quello dei crediti UTP. I crediti sono vantati principalmente verso un insieme di aziende in tensione finanziaria, ma con prospettive di rilancio. Per tali aziende la situazione finanziaria pregressa, acuita dall’impatto della pandemia, ha reso ancora più difficile l’accesso continuativo ai normali canali di credito bancario. Con il Fondo Efesto ci proponiamo perciò di accompagnare queste aziende, anche con l’apporto di nuova finanza, nei rispettivi percorsi di risanamento”.
Finint Investments SGR, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Finint in parnership con Italfondiario,società del Gruppo doValue, ha lanciato Efesto Credit Fund, un fondo d’investimento specializzato con una dotazione iniziale di circa 450 milioni.
L’iniziativa prevede il trasferimento al nuovo fondo di esposizioni Utp consentendo il deconsolidamento degli asset e al contempo ottimizzando le potenzialità di ristrutturazione e di turnaround per le Pmi. Fra le banche, secondo indiscrezioni, figurerebbero Bper, Unicredit e Bnl.
I crediti UTP di questa prima fase riguardano 51 piccole e medie imprese italiane attive in diversi settori industriali tra cui immobiliare, edilizia, agricoltura, packaging, energia e utilities, food & beverage, arredamento, in situazioni fra loro diversificate che spaziano da processi di rilancio industriale, a gestione o avvio di piani concordatari. Al momento il portafoglio risulta composto per il 44% da creiditi tipo secured, assistiti da garanzie reali, ed per il 56% da crediti unsecured.
Da sottolineare che il nuovo fondo si concentrerà sulla gestione dei crediti, mentre la nuova finanza verrà messa a disposizione delle aziende attraverso una innovativa struttura di investimento e sarà convogliata per favorire l’avvio di operazioni di “turnaround” che possano così facilitare l’uscita per alcune aziende dall’attuale momento di tensione finanziaria.
Mauro Sbroggiò, Amministratore Delegato di Finint SGR ha dichiarato:
“Con la costituzione del fondo Efesto Finint SGR amplia ulteriormente il proprio perimetro di attività nel settore dei distressed asset, integrando il portafoglio di strategie sul segmento NPL con quello dei crediti UTP. I crediti sono vantati principalmente verso un insieme di aziende in tensione finanziaria, ma con prospettive di rilancio. Per tali aziende la situazione finanziaria pregressa, acuita dall’impatto della pandemia, ha reso ancora più difficile l’accesso continuativo ai normali canali di credito bancario. Con il Fondo Efesto ci proponiamo perciò di accompagnare queste aziende, anche con l’apporto di nuova finanza, nei rispettivi percorsi di risanamento”.