In vista della Giornata Mondiale del Risparmio, che si celebrerà il 31 ottobre, N26 ha pubblicato i dati di una recente indagine[1] condotta a livello globale per indagare l’impatto dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sull’attitudine al risparmio dei consumatori. Secondo quanto emerso dallo studio, l’impatto economico della pandemia ha avuto ripercussioni sull’approccio degli italiani alla gestione delle proprie finanze e dei risparmi: il 27% degli intervistati ha infatti dichiarato di fare molta più attenzione all’utilizzo del proprio denaro per assicurarsi una maggiore sicurezza economica sul lungo periodo, un dato in linea con altri Paesi europei come Germania (24%), Francia (25%) e Belgio (28%).
Come conseguenza di questo nuovo approccio al risparmio, un italiano su tre (34%) ha dichiarato di aver rinunciato a una spesa non essenziale per risparmiare denaro per il futuro, mentre l’11% fa ora maggiore attenzione al proprio bilancio. Inoltre, le persone risultano maggiormente inclini all’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici per una migliore gestione delle proprie finanze: il 17% ha affermato di essere più propenso ad affidarsi a funzionalità o applicazioni per la gestione del denaro e la pianificazione delle proprie spese e il 6% ha ammesso di non aver avuto un conto di risparmio prima dell’emergenza sanitaria ma di essere adesso decisamente intenzionato a crearne uno. Al contrario, solo il 26% degli intervistati ha dichiarato di non aver cambiato il proprio comportamento in seguito alla pandemia, un dato significativamente inferiore rispetto ad altre nazioni come Paesi Bassi (47%), Germania (37%), Francia (36%) e Belgio (34%).
A conferma di quanto evidenziato dall’indagine, a partire dalle prime fasi del lockdown, N26 ha registrato una stabile crescita mensile dell’utilizzo della funzionalità Spazi, un vero e proprio conto parallelo al conto corrente principale N26 che aiuta i clienti a risparmiare o a mettere da parte i soldi per un acquisto importante, con un aumento del +50% tra aprile e settembre 2020, il dato più alto in Europa. Il fatto che questo trend non sia cambiato nel corso dei mesi estivi, quando le misure di contrasto al Covid-19 si sono attenuate, conferma che le abitudini di risparmio acquisite durante il lockdown potrebbero essere destinate a durare.
La ricerca ha inoltre rivelato una preferenza per la scelta di un’unica banca per gestire sia il proprio conto principale, sia il conto di risparmio, opzione scelta dal 39% degli italiani. Tra il 31% che invece ha scelto di affidarsi a due banche separate, la ragione principale è la possibilità di ottenere migliori tassi di interesse da un fornitore diverso da quello del proprio conto principale. Infine, il 30% degli intervistati ha ammesso di non possedere ancora un conto di risparmio, una percentuale particolarmente elevata rispetto alla media globale del 18%.
[1] Ricerca condotta da Sapio Research per N26 durante il mese di aprile 2020 su un campione di 10.106 individui residenti in Europa (di cui 1.023 italiani) e USA
Fonte: N26
In vista della Giornata Mondiale del Risparmio, che si celebrerà il 31 ottobre, N26 ha pubblicato i dati di una recente indagine[1] condotta a livello globale per indagare l’impatto dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sull’attitudine al risparmio dei consumatori. Secondo quanto emerso dallo studio, l’impatto economico della pandemia ha avuto ripercussioni sull’approccio degli italiani alla gestione delle proprie finanze e dei risparmi: il 27% degli intervistati ha infatti dichiarato di fare molta più attenzione all’utilizzo del proprio denaro per assicurarsi una maggiore sicurezza economica sul lungo periodo, un dato in linea con altri Paesi europei come Germania (24%), Francia (25%) e Belgio (28%).
Come conseguenza di questo nuovo approccio al risparmio, un italiano su tre (34%) ha dichiarato di aver rinunciato a una spesa non essenziale per risparmiare denaro per il futuro, mentre l’11% fa ora maggiore attenzione al proprio bilancio. Inoltre, le persone risultano maggiormente inclini all’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici per una migliore gestione delle proprie finanze: il 17% ha affermato di essere più propenso ad affidarsi a funzionalità o applicazioni per la gestione del denaro e la pianificazione delle proprie spese e il 6% ha ammesso di non aver avuto un conto di risparmio prima dell’emergenza sanitaria ma di essere adesso decisamente intenzionato a crearne uno. Al contrario, solo il 26% degli intervistati ha dichiarato di non aver cambiato il proprio comportamento in seguito alla pandemia, un dato significativamente inferiore rispetto ad altre nazioni come Paesi Bassi (47%), Germania (37%), Francia (36%) e Belgio (34%).
A conferma di quanto evidenziato dall’indagine, a partire dalle prime fasi del lockdown, N26 ha registrato una stabile crescita mensile dell’utilizzo della funzionalità Spazi, un vero e proprio conto parallelo al conto corrente principale N26 che aiuta i clienti a risparmiare o a mettere da parte i soldi per un acquisto importante, con un aumento del +50% tra aprile e settembre 2020, il dato più alto in Europa. Il fatto che questo trend non sia cambiato nel corso dei mesi estivi, quando le misure di contrasto al Covid-19 si sono attenuate, conferma che le abitudini di risparmio acquisite durante il lockdown potrebbero essere destinate a durare.
La ricerca ha inoltre rivelato una preferenza per la scelta di un’unica banca per gestire sia il proprio conto principale, sia il conto di risparmio, opzione scelta dal 39% degli italiani. Tra il 31% che invece ha scelto di affidarsi a due banche separate, la ragione principale è la possibilità di ottenere migliori tassi di interesse da un fornitore diverso da quello del proprio conto principale. Infine, il 30% degli intervistati ha ammesso di non possedere ancora un conto di risparmio, una percentuale particolarmente elevata rispetto alla media globale del 18%.
[1] Ricerca condotta da Sapio Research per N26 durante il mese di aprile 2020 su un campione di 10.106 individui residenti in Europa (di cui 1.023 italiani) e USA
Fonte: N26