Non si è fatta attendere la reazione del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali alla notizia di una possibile ordinanza della Regione Lombardia per la chiusura il sabato e la domenica degli spazi della media e grande distribuzione, tra cui i centri commerciali.
Il presidente neo eletto, Roberto Zoia ha dichiarato:
“Vogliamo ribadire con forza che la sicurezza è sempre stata al primo posto nelle nostre strutture, fin dall’inizio del lockdown nel corso del quale abbiamo comunque garantito agli italiani i servizi di prima necessità, applicando da subito protocolli di sicurezza rigorosissimi. Quando poi i centri commerciali hanno riaperto tutte le attività, abbiamo ampliato le misure già implementate per tutelare al massimo la salute dei lavoratori, dei commercianti, dei fornitori e dei clienti. Da maggio ad oggi, si è iniziato ad intravedere qualche segnale incoraggiante di ripresa, risultato di sforzi immensi fatti dall’intero settore. Una nuova chiusura dei centri commerciali in Lombardia durante i weekend, che rappresentano il maggior introito – ossia circa il 20-30% del fatturato settimanale – e vedono il maggior livello di occupati, rischierebbe di porre un brusco freno a questo graduale percorso di recupero e mettere definitivamente in ginocchio un numero importante di attività commerciali in affanno ormai da mesi, generando una situazione drammatica dal punto di vista occupazionale. Si tratta di una proposta che ci preoccupa enormemente, considerato che proprio la Lombardia rappresenta almeno il 20% dei circa 140 miliardi di euro di fatturato che l’intero settore dei centri commerciali, incluso l’indotto, realizza annualmente nel territorio nazionale con 783.000 posti di lavoro”.
Non si è fatta attendere la reazione del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali alla notizia di una possibile ordinanza della Regione Lombardia per la chiusura il sabato e la domenica degli spazi della media e grande distribuzione, tra cui i centri commerciali.
Il presidente neo eletto, Roberto Zoia ha dichiarato:
“Vogliamo ribadire con forza che la sicurezza è sempre stata al primo posto nelle nostre strutture, fin dall’inizio del lockdown nel corso del quale abbiamo comunque garantito agli italiani i servizi di prima necessità, applicando da subito protocolli di sicurezza rigorosissimi. Quando poi i centri commerciali hanno riaperto tutte le attività, abbiamo ampliato le misure già implementate per tutelare al massimo la salute dei lavoratori, dei commercianti, dei fornitori e dei clienti. Da maggio ad oggi, si è iniziato ad intravedere qualche segnale incoraggiante di ripresa, risultato di sforzi immensi fatti dall’intero settore. Una nuova chiusura dei centri commerciali in Lombardia durante i weekend, che rappresentano il maggior introito – ossia circa il 20-30% del fatturato settimanale – e vedono il maggior livello di occupati, rischierebbe di porre un brusco freno a questo graduale percorso di recupero e mettere definitivamente in ginocchio un numero importante di attività commerciali in affanno ormai da mesi, generando una situazione drammatica dal punto di vista occupazionale. Si tratta di una proposta che ci preoccupa enormemente, considerato che proprio la Lombardia rappresenta almeno il 20% dei circa 140 miliardi di euro di fatturato che l’intero settore dei centri commerciali, incluso l’indotto, realizza annualmente nel territorio nazionale con 783.000 posti di lavoro”.