Pier Carlo Padoan è stato designato come presidente di Unicredit. L’ex ministro dell’economia ed ex capo economista dell’Ocse è stato cooptato nel cda quale amministratore non esecutivo, dopo essere stato selezionato come miglior candidato alla presidenza per il prossimo mandato (2021-2023). La scelta da parte del board è stata unanime e ha avuto il supporto di una task force composta da amministratori indipendenti e guidata dal vicepresidente Lamberto Andreotti. Unicredit ha spiegato che Padoan svolgerà «un ruolo attivo nella definizione della lista dei candidati per il rinnovo dell’organo amministrativo, che l’attuale consiglio di amministrazione predisporrà in vista dell’assemblea degli azionisti del 2021».
«Sono felice di entrare a far parte del consiglio di amministrazione di Unicredit e sono onorato di esserne stato designato presidente», ha dichiarato Padoan. «Mi impegnerò pienamente nei miei nuovi compiti e confermo l’intenzione di lasciare il mio ruolo di parlamentare italiano. Sono molto grato al presidente Cesare Bisoni e all’intero cda per la fiducia che ripone in me in questo momento cruciale per l’Italia e per l’Europa. Unicredit è un’azienda paneuropea vincente, con solide e forti radici italiane, e sono entusiasta di lavorare con il consiglio di amministrazione e il management team per capitalizzare questi punti di forza».
«Massima soddisfazione» è stata espressa dall’a.d. Jean Pierre Mustier, secondo il quale «la sua profonda esperienza e la sua conoscenza dell’Europa e del suo contesto normativo, nonché gli importanti ruoli pubblici ricoperti in Italia, saranno di grande utilità per il gruppo».
Il presidente Bisoni ha aggiunto che «la straordinaria esperienza» di Padoan «porterà grande beneficio alla banca». L’istituto di piazza Gae Aulenti ha ricordato di essere impegnato a garantire che la governance resti in linea con i migliori standard internazionali anche attraverso la formazione di un cda adeguato al proprio stato di unica G-Ssib (Global systemically important banks) italiana.
Fonte: Italia Oggi
Pier Carlo Padoan è stato designato come presidente di Unicredit. L’ex ministro dell’economia ed ex capo economista dell’Ocse è stato cooptato nel cda quale amministratore non esecutivo, dopo essere stato selezionato come miglior candidato alla presidenza per il prossimo mandato (2021-2023). La scelta da parte del board è stata unanime e ha avuto il supporto di una task force composta da amministratori indipendenti e guidata dal vicepresidente Lamberto Andreotti. Unicredit ha spiegato che Padoan svolgerà «un ruolo attivo nella definizione della lista dei candidati per il rinnovo dell’organo amministrativo, che l’attuale consiglio di amministrazione predisporrà in vista dell’assemblea degli azionisti del 2021».
«Sono felice di entrare a far parte del consiglio di amministrazione di Unicredit e sono onorato di esserne stato designato presidente», ha dichiarato Padoan. «Mi impegnerò pienamente nei miei nuovi compiti e confermo l’intenzione di lasciare il mio ruolo di parlamentare italiano. Sono molto grato al presidente Cesare Bisoni e all’intero cda per la fiducia che ripone in me in questo momento cruciale per l’Italia e per l’Europa. Unicredit è un’azienda paneuropea vincente, con solide e forti radici italiane, e sono entusiasta di lavorare con il consiglio di amministrazione e il management team per capitalizzare questi punti di forza».
«Massima soddisfazione» è stata espressa dall’a.d. Jean Pierre Mustier, secondo il quale «la sua profonda esperienza e la sua conoscenza dell’Europa e del suo contesto normativo, nonché gli importanti ruoli pubblici ricoperti in Italia, saranno di grande utilità per il gruppo».
Il presidente Bisoni ha aggiunto che «la straordinaria esperienza» di Padoan «porterà grande beneficio alla banca». L’istituto di piazza Gae Aulenti ha ricordato di essere impegnato a garantire che la governance resti in linea con i migliori standard internazionali anche attraverso la formazione di un cda adeguato al proprio stato di unica G-Ssib (Global systemically important banks) italiana.
Fonte: Italia Oggi