Il consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Def (Nadef), il documento che contiene il nuovo quadro macroeconomico che farà da cornice alla prossima manovra finanziaria.
Due constatazioni preliminari prima di un commento più dettagliato:
- Si prevede un ritorno del PIL ai livelli pre-crisi nel 2022 e un superamento di questo livello nel 2023
- Nel 2019, a 11 anni dalla crisi del 2008, il nostro paese non aveva ancora recuperato un crollo del 7%, mentre quest’anno le stime sono intorno a – 10%
A supporto dell’idea che questa volta il recupero sarà più veloce ci sono le ingenti risorse che verranno messe a disposizione dal Recovery Fund, tuttavia poche semplici considerazioni sono sufficienti per qualificare come eccessivo l’ottimismo di queste previsioni.
In primo luogo, come evidenziato da diversi commentatori, il rimbalzo osservato nel terzo trimestre, per quanto superiore alle aspettative non può essere preso come riferimento per proiezioni successive poiché la ripresa dei contagi sta già dando luogo a nuove restrizioni alla circolazione e alle attività produttive che potrebbero produrre effetti recessivi già negli ultimi mesi dell’anno.
Il consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Def (Nadef), il documento che contiene il nuovo quadro macroeconomico che farà da cornice alla prossima manovra finanziaria.
Due constatazioni preliminari prima di un commento più dettagliato:
A supporto dell’idea che questa volta il recupero sarà più veloce ci sono le ingenti risorse che verranno messe a disposizione dal Recovery Fund, tuttavia poche semplici considerazioni sono sufficienti per qualificare come eccessivo l’ottimismo di queste previsioni.
In primo luogo, come evidenziato da diversi commentatori, il rimbalzo osservato nel terzo trimestre, per quanto superiore alle aspettative non può essere preso come riferimento per proiezioni successive poiché la ripresa dei contagi sta già dando luogo a nuove restrizioni alla circolazione e alle attività produttive che potrebbero produrre effetti recessivi già negli ultimi mesi dell’anno.