Il mondo della credit industry è pronto a ripartire e si sta preparando a gestire nel migliore dei modi la nuova ondata di crediti deteriorati in arrivo nel nostro Paese. Perché “oggi parlare di crediti distressed vuol dire far riferimento al legame molto stretto che questi hanno con l’economia reale e alla responsabilità che il settore ha nei confronti del Paese intero”.
E’ il messaggio forte e chiaro che arriva dal CVSPRINGDAY, l’evento di Credit Village dedicato
al mercato dei crediti deteriorati, che si è tenuto oggi nella suggestiva cornice di LE VILLAGE a
Milano, con main sponsor illimity. Nuova la location e nuovo anche il format “ibrido” per questa sesta edizione dell’evento che si è svolta con successo e ha permesso agli ospiti di partecipare sia live che in diretta streaming. Poco meno di 1.100 i partecipanti, con un centinaio di ospiti in presenza, nel massimo rispetto delle norme anti-Covid, e oltre 900 in collegamento. Una ventina gli speaker autorevoli, tra cui grandi personalità del mondo bancario e finanziario italiano come Corrado Passera, CEO illimity, Giuseppe Castagna, AD di Banco BPM e Carlo Cottarelli, Direttore Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani. Gli ospiti si sono alternati sul palco e, sotto la guida della giornalista di Sky TG24, Mariangela Pira, si sono confrontati su come questo nuovo ecosistema di crediti deteriorati possa rappresentare “the italian new deal” ovvero una grande opportunità di ripresa.
“Per far ripartire il nostro Paese, che quest’anno subirà un calo del PIL del 9%, bisogna innanzitutto utilizzare i soldi che arrivano dall’Europa nel migliore dei modi, cercando di far funzionare meglio la Pubblica Amministrazione, che deve diventare sempre più meritocratica, e facendo una riforma della giustizia per attrarre gli investitori esteri, da sempre spaventati dalla lentezza del nostro sistema” ha dichiarato Cottarelli, che ha tracciato una panoramica sui possibili futuri scenari macroeconomici e sociali.
La credit industry giocherà un ruolo fondamentale, nei prossimi mesi, per rimettere in moto
l’economia anche perché ci saranno impatti sui principali settori del Paese, dall’energia
all’immobiliare, passando per il terzo settore. La ripresa dell’economia passerà soprattutto dalla categoria molto complessa degli UTP che ammontano a circa 59 miliardi di euro. Quando scadranno le moratorie sarà cruciale individuare all’interno dei portafogli le posizioni meritevoli di essere accompagnate e supportate per un ritorno in bonis.
Per dare qualche numero Pier Paolo Masenza, Partner e Financial Services Leader PwC, ha
stimato un’ondata tra i 60 e i 100 miliardi di nuovi flussi di crediti problematici nei prossimi 18-24 mesi. Il settore richiede sempre più specializzazione e diventa sempre più pressante il tema dell’evoluzione tecnologica. E’ necessaria una vera e propria alleanza tra banca e impresa, con il contributo di tutti gli stakeholder coinvolti.
Nonostante ad oggi nessuno sia in grado di prevedere quello che sarà l’andamento della nostra economia nei mesi futuri, dal CVSPRINGDAY soffia un vento di ottimismo che si basa su una certezza: oggi il mondo del credito ha le spalle più larghe e ed è più strutturato per gestire questa crisi molto meglio rispetto a quelle degli anni passati.
Il mondo della credit industry è pronto a ripartire e si sta preparando a gestire nel migliore dei modi la nuova ondata di crediti deteriorati in arrivo nel nostro Paese. Perché “oggi parlare di crediti distressed vuol dire far riferimento al legame molto stretto che questi hanno con l’economia reale e alla responsabilità che il settore ha nei confronti del Paese intero”.
E’ il messaggio forte e chiaro che arriva dal CVSPRINGDAY, l’evento di Credit Village dedicato
al mercato dei crediti deteriorati, che si è tenuto oggi nella suggestiva cornice di LE VILLAGE a
Milano, con main sponsor illimity. Nuova la location e nuovo anche il format “ibrido” per questa sesta edizione dell’evento che si è svolta con successo e ha permesso agli ospiti di partecipare sia live che in diretta streaming. Poco meno di 1.100 i partecipanti, con un centinaio di ospiti in presenza, nel massimo rispetto delle norme anti-Covid, e oltre 900 in collegamento. Una ventina gli speaker autorevoli, tra cui grandi personalità del mondo bancario e finanziario italiano come Corrado Passera, CEO illimity, Giuseppe Castagna, AD di Banco BPM e Carlo Cottarelli, Direttore Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani. Gli ospiti si sono alternati sul palco e, sotto la guida della giornalista di Sky TG24, Mariangela Pira, si sono confrontati su come questo nuovo ecosistema di crediti deteriorati possa rappresentare “the italian new deal” ovvero una grande opportunità di ripresa.
“Per far ripartire il nostro Paese, che quest’anno subirà un calo del PIL del 9%, bisogna innanzitutto utilizzare i soldi che arrivano dall’Europa nel migliore dei modi, cercando di far funzionare meglio la Pubblica Amministrazione, che deve diventare sempre più meritocratica, e facendo una riforma della giustizia per attrarre gli investitori esteri, da sempre spaventati dalla lentezza del nostro sistema” ha dichiarato Cottarelli, che ha tracciato una panoramica sui possibili futuri scenari macroeconomici e sociali.
La credit industry giocherà un ruolo fondamentale, nei prossimi mesi, per rimettere in moto
l’economia anche perché ci saranno impatti sui principali settori del Paese, dall’energia
all’immobiliare, passando per il terzo settore. La ripresa dell’economia passerà soprattutto dalla categoria molto complessa degli UTP che ammontano a circa 59 miliardi di euro. Quando scadranno le moratorie sarà cruciale individuare all’interno dei portafogli le posizioni meritevoli di essere accompagnate e supportate per un ritorno in bonis.
Per dare qualche numero Pier Paolo Masenza, Partner e Financial Services Leader PwC, ha
stimato un’ondata tra i 60 e i 100 miliardi di nuovi flussi di crediti problematici nei prossimi 18-24 mesi. Il settore richiede sempre più specializzazione e diventa sempre più pressante il tema dell’evoluzione tecnologica. E’ necessaria una vera e propria alleanza tra banca e impresa, con il contributo di tutti gli stakeholder coinvolti.
Nonostante ad oggi nessuno sia in grado di prevedere quello che sarà l’andamento della nostra economia nei mesi futuri, dal CVSPRINGDAY soffia un vento di ottimismo che si basa su una certezza: oggi il mondo del credito ha le spalle più larghe e ed è più strutturato per gestire questa crisi molto meglio rispetto a quelle degli anni passati.